Momento di confusione decisionale

Come possiamo smettere di farci travolgere dai nostri conflitti interiori?

Cosa fare quando siamo davanti a una scelta ma mente e cuore prendono due direzioni diametralmente opposte? A chi dar retta? Vediamo con quanti tipi di conflitti interiori dobbiamo confrontarci e come smettere di trovarsi sempre davanti a un bivio decisionale

Non è facile quando a scegliere non sei tu ma le voci che ti parlano dall’interno. Frutto di un’indole indecisa, i conflitti interiori assomigliano a quelle vocine che partono o dal cuore o dalla testa e che spesso ti costringono a permanere in un limbo decisionale dove confusione e ansia fanno da padrone.

Non per forza prendersi del tempo per decidere bene è una cosa negativa: purtroppo, però, esistono talmente tanti tipi di conflitti interiori che diventa complicato non soccombere.

Cosa sono i conflitti interiori?

Sapete quella sensazione in cui siete in bilico tra ciò che pensate sia giusto fare/dire e quello che sentite? Mi spiego meglio. A volte, quando ci confrontiamo con la vita, e con i suoi numerosi bivi, siamo costretti a percorrere una delle due strade possibili. In poche parole, siamo costretti a prendere delle decisioni.

Il brutto arriva quando l’ago della bilancia non pende da nessun lato. Quando in quel momento la nostra mente, quindi tutto ciò che abbiamo imparato, tutte le regole di vita apprese nel tempo, entrano in conflitto con ciò che il nostro cuore ci sussurra, nonché le nostre sensazioni. L’istinto.

Quale scegliere tra le due quindi? La nostra intelligenza razionale, quella ben strutturata, solida e lineare, o l’intelligenza emotiva più sottile, eccentrica e tortuosa? È meglio seguire il cervello, da sempre la direzione più adatta all’applicazione pratica delle nostre scelte, o ascoltare il cuore così da non vivere con rimpianti e rimorsi in una vita insoddisfacente?

Ecco a voi il tipico conflitto interiore!

Quanti tipi di conflitti interiori esistono?

Causati spesso da credenze, regole valori e ideali ereditati dalla famiglia, dalla religione o dalla società, per ogni causa esiste una tipologia specifica di conflitto interiore:

  • Conflitto esistenziale, quando le sensazioni di disagio interiore si vivono nei confronti di qualcosa di più grande di noi come la vita stessa o la salvaguardia del pianeta, per esempio;
  • Conflitto morale, emerge quando siamo costretti a entrare in contrasto con i nostri valori etici personali;
  • Conflitto d’auto-immagine, il più deludente tra tutti, ciò quello in cui ci troviamo a confrontarci contro aspetti di noi che non corrispondono affatto all’idea che c’eravamo costruiti del nostro essere;
  • Conflitto interpersonale, è quello utilizzato quando, pur di compiacere qualcuno in amore, in amicizia o a lavoro, cambiamo aspetti del nostro io;
  • Conflitto d’amore, il tipico conflitto che nasce quando amiamo qualcuno ma non proprio tutte le sue abitudini;
  • Conflitto sessuale, nasce per esempio quando i nostri valori morali o ideali religiosi non combaciano con il nostro orientamento sessuale;
  • Conflitto religioso, la tipologia di conflitto più frequente tra tutte perché quella fondata sulla fede, l’esatto opposto della razionalità e della scienza;
  • Conflitto politico, quello che nasce quando i propri ideali politici vanno in contrasto con il partito politico che si segue.

Come zittire la mente ed essere felici?

La prima cosa da fare per zittire la mente ed essere felici, è chiederci se i nostri conflitti interiori nascono da limiti nostri o sono indotti da qualcun altro. Sono realmente frutto delle nostre convinzioni e decisioni? Ci appartengono? Se la risposta è no, la decisione da prendere verrà da sé.

Altro modo per staccare la spina dei nostri conflitti interiori potrebbe essere fare un elenco dei pro e dei contro e capire così cos’è razionalmente meglio fare. Un’altra opzione potrebbe essere riflettere su quale delle due possibilità è il male minore per noi, della serie: se avessimo una pistola puntata contro, cosa sceglieremmo?

Da non sottovalutare, potrebbe essere anche chiedersi se la paura sta influenzando il nostro ragionamento: definendo l’ombra che si cela dietro la nostra indecisione, a volte, risulta più facile ragionare con lucidità.

Un altro ulteriore metodo, poi, potrebbe essere comprendere qual è la nostra reale priorità. Spogliarci di ogni credenza, aspettativa, valore e fare un faccia a faccia con noi stessi per cercare di leggere fino in fondo dentro di noi.

Il modo migliore per scegliere? Non scegliere!

Incoerenza, contrasto, impulsi, indecisione, incertezza, ansia. Ecco quello che capita quando entriamo in conflitto con le nostre voci interiori, nonché quello che in psicologia si definisce “Dissonanza cognitiva“.

Quello che si riduce a un semplice gioco tra desideri personali e aspettative (interne o esterne), a volte, può davvero metterci in difficoltà. Ma fino a quando bisogna restare a guardare cuore e mente che combattono? Si può smettere di essere vittime e smussare gli angoli di questo contrasto perenne?La risposta è certamente sì, basta utilizzare alcuni tra i suggerimenti esposti in precedenza.

Oppure sapete cosa? Provate a smetterla di arrovellarvi, mettete in pausa impulsi e raziocinio e lasciate fare al caso. Per quanto possa sembrare banale, la vita è una, e prima di rimpiangere il tempo perso tra un’indecisione e un’altra, viviamola per la sua imprevedibilità. Lasciamo che la vita si muova verso una sua direzione, e forse chissà, potremmo anche restare sorprendentemente stupiti!

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