Un'immagine tratta dal docufilm Che l’ArteMiSia gentile realizzato in collaborazione con l'Associa
Un'immagine tratta dal docufilm Che l’ArteMiSia gentile realizzato in collaborazione con l'Associazione Sedici di Prato

L’unione fa la forza (anche online): le iniziative per la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne

Il 25 novembre ricorre la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne. Un evento istituito nel 1999 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, che oggi più che mai necessita di essere celebrato. A confermarlo è l’Istat, che durante il primo lockdown, tra marzo e giugno, ha registrato un boom di chiamate all’1522, il numero verde per la violenza e lo stalking (+73% rispetto allo stesso periodo del 2019). Un segno che a casa, molte donne, non sono affatto al sicuro. E proprio in casa, in un 2020 senza manifestazioni causa Covid, planeranno centinaia di iniziative digitali per sensibilizzare e far riflettere sull’orrore della violenza di genere. Un orrore ancora troppo vicino, che spesso striscia tra luoghi e persone familiari, e che si insinua nella quotidianità di tante, tantissime donne. Abbiamo selezionato alcune delle iniziative più belle in tutta Italia, spaziando tra diverse prospettive e linguaggi.

Milano

A Milano, in via Amatore Sciesa, il 25 novembre apre lo spazio dell’associazione bresciana a sostegno delle donne Viva Vittoria. In questa occasione viene lanciata un’iniziativa partecipativa di raccolta fondi – patrocinata dal Comune di Milano – che chiederà a tutti i milanesi di realizzare dei quadrati di lana (a maglia o all’uncinetto) e di portarli in uno dei centri di raccolta dell’associazione. I quadrati verranno cuciti insieme con un filo rosso, simbolo dell’unione tra le donne, e andranno a formare centinaia di coperte che saranno poi esposte il 6 e il 7 marzo 2021 davanti a Palazzo Reale e vendute dietro libera offerta. Il ricavato della raccolta fondi sarà devoluto a Telefono Donna e Svs Donna Aiuta Donna, due associazioni che si occupano di sostegno e cura delle donne maltrattate per il loro reinserimento nella società.

L'iniziativa di Viva Vittoria
L’iniziativa di Viva Vittoria

Il 25 novembre il cortile di Palazzo Reale avrebbe dovuto ospitare l’installazione Il luogo più pericoloso, realizzata dalle artiste Silvia Levenson e Natalia Saurin, a cura di Antonella Mazza. Una grande esposizione di piatti di uso quotidiano decorati con frasi generalmente pronunciate dagli uomini violenti. “Non lo farò più”, “Sarai mia per sempre”, “Senza di me non sei niente”. Inserita nel palinsesto de I Talenti delle Donne 2020, a causa dell’emergenza sanitaria è stata trasformata in una sequenza di scatti di donne con i piatti della mostra e i volti coperti dalle mascherine che Silvia Levenson ha pensato per dar voce alle donne ‘imbavagliate’.

L'opera "Il luogo più sicuro". Foto: Marco del Comune
L’opera “Il luogo più sicuro”. Foto: Marco del Comune

Sara Giovanna Carletti, in arte Saragio’, designer di gioielli e fondatrice del brand Alloveyou, ha dato il via al progetto charity DO.B.DO – Don’t Break Dolls – non rompete le bambole, una collezione di gioielli e orecchini a forma di bambola – il simbolo di una vita spensierata che a volte viene spezzata, rotta – a supporto delle donne vittime di abusi. Una collezione dedicata e ispirata al mondo interiore delle bambine. Il 50% del ricavato andrà a sostegno di attività e azioni concrete in aiuto e supporto alle donne vittime di violenza e abusi.

Un orecchino della collezione DO.B.DO - Don't Break Dolls - non rompete le bambole
Un orecchino della collezione DO.B.DO – Don’t Break Dolls – non rompete le bambole

Il 25 novembre, il PAC Padiglione d’Arte Contemporanea trasmetterà sul suo sito, per tutta la giornata, il video di una suggestiva performance dell’artista curda Zehra Doğan. Durante l’opera, Zehra Doğan dipinge il ritratto di Hevrin Khalaf, segretaria generale del Partito del Futuro siriano, attivista per i diritti delle donne e in prima linea per il riconoscimento dell’identità del popolo curdo, uccisa il 12 ottobre 2019 dalle milizie mercenarie arabe che appoggiano l’offensiva turca. L’iniziativa online è il primo elemento di un progetto in tre atti, a cura di Elettra Stamboulis e realizzato in collaborazione con la Fondazione Brescia Musei, che sarà completato da una Project Room dell’artista al PAC dal 18 dicembre al 14 febbraio, e da una sua nuova performance a febbraio pensata appositamente per il Padiglione milanese.

Zehra Doğan durante la performance In memoria di Hevrin Khalaf, 2019. Museo di Santa Giulia. Courte
Zehra Doğan durante la performance In memoria di Hevrin Khalaf, 2019. Museo di Santa Giulia. Courtesy l’artista e Museo di Santa Giulia, Brescia.

Il Teatro in difesa delle donne: sulla pagina youtube di PACTA dei Teatri Salone, il 25 novembre sarà disponibile gratuitamente il video dello spettacolo Adesso Libere, realizzato da PACTA dei Teatri e Soccorso Rosa Onlus, e tratto dallo spettacolo Adesso basta! Istruzioni contro l’abuso. Lo spettacolo racconta la storia di alcune donne che sono riuscite a ribellarsi ai soprusi di chi le maltrattava. Un viaggio doloroso attraverso la violenza, fino in fondo attraverso la libertà di dire basta.

Un'immagine tratta dallo spettacolo spettacolo Adesso basta! Istruzioni contro l'abuso. Foto: A. Rai
Un’immagine tratta dallo spettacolo spettacolo Adesso basta! Istruzioni contro l’abuso. Foto: A. Raimondi

Pavia

Gli Stati generali delle donne hanno dato il via a una raccolta fondi per trasformare Villa Gaia, in provincia di Pavia, in un luogo dedicato alle donne in situazioni di disagio e di difficoltà. La Villa dovrebbe costituire il primo nucleo di una serie di Gaia Point da realizzarsi in tutta Italia e non solo: degli spazi sicuri con una piccola cucina, un bar, uno spazio di accoglienza per donne vittime di violenza, un forno in cui verranno organizzati corsi di panificazione un emporio con la vendita di prodotti tipici locali e di presidi Slow Food, oltre a una biblioteca aperta a tutti. Qui tutte le info.

Firenze

In occasione del 25 novembre, il Comune di Firenze ha organizzato varie iniziative, tra cui cui la mostra open air composta da una serie di manifesti raffiguranti le superwomen disegnate dalle street artist Lediesis; l’inaugurazione di nuove panchine rosse e arcobaleno; e la campagna Non è una questione di genere contro gli stereotipi di genere. In tutta la città saranno affissi vari manifesti con otto immagini di donne da cui trarre ispirazione: Hannah Arendt, Rossana Rossanda, Rita Levi Montalcini, Samantha Cristoforetti, Frida Kahlo, Greta Thunberg, Margaret Hamilton e Margherita Hack. L’obiettivo è attirare l’attenzione di quelle bambine e ragazze che crescono con l’idea che alcune professioni siano solo per uomini.

Uno dei manifesti del progetto realizzato dal Comune di Firenze in collaborazione con Lediesis
Uno dei manifesti del progetto realizzato dal Comune di Firenze in collaborazione con Lediesis

Il 25 novembre, dalle ore 17 alle ore 22 andrà in onda l’evento online di Teatri d’Imbarco, che dal palcoscenico del Teatro delle Spiagge di Firenze presenterà Il Femminicidio secondo Dostoevskij Inchiesta di un’attrice sulle tracce di una storia di ordinaria violenza. Un progetto inserito nel cartellone del Festival dei Diritti promosso dall’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Firenze. Il programma si sviluppa attorno allo spettacolo LA MITE, tratto dal racconto di Dostoevskij e interpretato da Beatrice Visibelli per l’adattamento e la regia di Nicola Zavagli. Dando voce al carnefice, l’attrice si immerge nei labirinti oscuri della sua mente, con un inedito rovesciamento di prospettive e di ruoli. Ad accompagnare lo spettacolo sarà anche una serie di videointerviste e un talback aperto agli spettatori. La visione dello spettacolo è gratuita: per ricevere il link di connessione alla piattaforma virtuale zoom contattare [email protected].

Genova

A Genova, Palazzo Ducale ha organizzato il talk online Il silenzio aiuta il carnefice, mai il torturato – Un dialogo su donne violentate e uomini violentatori con l’attrice Carla Signoris e la filosofa Nicla Vassallo. Una riflessione lucida e brillante sulla violenza contro le donne, le bimbe e le ragazzine.

Sempre a Genova il 25 novembre sarà illuminata di arancione la Lanterna, il monumento simbolo della città. Un evento simbolico per attirare l’attenzione pubblica sul tema della violenza contro le donne.

La Lanterna di Genova. Foto: Katarina Sevcikova
La Lanterna di Genova. Foto: Katarina Sevcikova

Torino

Non un solo giorno, ma un intero mese dedicato alla sensibilizzazione sulla violenza di genere. È il programma di Rosso Indelebile,  il progetto artistico e sociale nato dall’idea dell’artista e curatrice Rosalba Castelli,  che in occasione del 25 novembre coinvolge enti, istituzioni, esercizi e aziende private e Pubbliche Amministrazioni in una serie di presentazioni, proiezioni, camminate virtuali e momenti di dibattito, tutti in streaming. Le dirette verranno trasmesse gratuitamente sulle pagine FaceBook di Artemixia e YouTube di Rosso Indelebile.

Prato

Un viaggio nelle discriminazioni e nel tempo grazie al teatro. Il 25 novembre, il Centro Antiviolenza La Nara di Prato presenta, grazie al patrocinio del Comune di Prato, un estratto del docufilm tratto dallo spettacolo teatrale sulla pittrice Artemisia Gentileschi Che l’ArteMiSia gentile, ideato e diretto da Stefano Luci. Il film, realizzato da Claudia Gori e Margherita Nuti dell’associazione pratese Sedici, raccoglie interviste, backstage e parti dello spettacolo tratteggiando un racconto pensato per i giovani con l’obiettivo di diffondere un esempio di donna forte e coraggiosa che ritrova, grazie alla sua arte, la propria autonomia. Lo spettacolo è il risultato di un lungo laboratorio teatrale intrapreso dal regista con gli studenti del Gruppo teatrale Legalità e Cittadinanza attiva del Liceo Copernico di Prato, mentre le coreografie sono di Letizia Ceccarelli. L’estratto dal docufilm Che l’ArteMiSia gentile sarà disponibile sul canale youtube del Comune di Prato. Il progetto è stato realizzato in in collaborazione con l’associazione Sedici e l’associazione Ciurmastorta.

Un'immagine tratta dal docufilm Che l'ArteMiSia gentile
Un’immagine tratta dal docufilm Che l’ArteMiSia gentile

Giovedì 26 novembre, alle ore 21, andrà in scena sulla piattaforma Meet un video-incontro con il gruppo teatrale AlBeLuMaRe sullo spettacolo Fili di giovani trame, in cui le storie di quattro giovani donne si intrecciano dando vita a una riflessione sul ruolo della donna nel presente.
Per partecipare è necessario inviare una e-mail all’indirizzo [email protected]. L’iniziativa è finanziata dal Comune di Prato.

Roma

Il GIO – Osservatorio Interuniversitario sugli Studi di Genere ha organizzato un Corso di aggiornamento e formazione che affronta e approfondisce le tematiche relative alla violenza contro le donne da diverse angolature. Il programma si articolerà in una serie di incontri digitali con esperte/i di scienze sociali, sanitarie, politiche, giuridiche, economiche, scientifico-tecnologico, e umanistiche. Qui il programma del corso, per iscrizioni contattare: [email protected]

Verona

La violenza sulle donne non è solo fisica, ma può essere anche digitale. Martedì 24 Novembre 2020 alle 19.00 via Zoom, Verona Professional Women Network presenta l’evento online La violenza sulle donne nel mondo digital. Un dibattito in cui verrà affrontato il tema della violenza virtuale e della protezione dei dati nel mondo digitale, organizzato nell’ambito delle iniziative promosse dall’assessorato delle Pari Opportunità in occasione della Giornata Mondiale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne. Qui il link per accreditarsi all’evento.

Modena

Promossa dall’Aiw (Association for the integration of women) in collaborazione con la Caritas, l’iniziativa Basta silenzio promuove la produzione di mascherine con messaggi contro la violenza. Un’iniziativa, parte del progetto di sartoria sociale Intrecci di fili, a cui si può partecipare sia cucendo mascherine che acquistandole. Qui tutte le info. Il ricavato verrà destinato ai progetti di integrazione promossi dall’associazione Aiw. Saranno inoltre organizzati incontri di riflessione, all’aperto, sulle reazioni emotive e psicologiche alla violenza curati dal Centro attività psicosomatiche.

Sempre il 25 novembre, le fontane di piazza Roma si illumineranno di arancione per dire no alla violenza contro le donne. L’iniziativa, a cura di Soroptimist Modena, proseguirà fino al 10 dicembre.

Qui sotto, la nostra class con la Dott.ssa Giulia Marchesi.

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