5 alternative efficaci all’acqua ossigenata

1/6 – Introduzione

Noi tutti abbiamo in casa delle sostanze per disinfettare, pulire e detergere sia la persona che gli ambienti di casa. Una delle sostanze più comuni, semplicissima da reperire è l’acqua ossigenata. Questa sostanza viene chiamata con il nome scientifico di Perossido di idrogeno (H2O2) in quanto possedendo un atomo di ossigeno in più della normale acqua, essa risulti capace di aumentare il proprio potere ossidante, quindi essere più efficacie nell’ossidazione di composti organici, riesce cioè a rompere meglio le molecole organiche che compongono virus e batteri. Analizziamo ora 5 efficaci alternative a questo prodotto:.

2/6 – Succo di limone

Un altro validissimo aiuto contro infezioni e batteri, utile cioè per disinfettare ferite e superfici è il succo di limone. Esso infatti si comporta esattamente come l’acqua ossigenata, cioè le sue molecole sono organizzate in maniera tale da riuscire a rompere le strutture organiche che compongono i batteri. Anche il limone infatti ha un alto potere ossidante, questo è anche dato dal fatto che il pH al quale si trova è fortemente acido, infatti tutti i principali elementi ossidanti si trovano ad un pH compreso tra 2 e 6,9.

3/6 – Gli isocianurati

Famiglia di disinfettanti molto utilizzati per detergere e disinfettare superfici smaltate come piastrelle o piscine. Questi agenti sono composti principalmente da cloro ed infatti vengono ampiamente utilizzati nelle piscine. La loro concentrazione deve essere calcolata precisamente (3g per 10L di acqua), al di sopra di questo valore potrebbe essere tossico per la pelle e portare a forti irritazioni. Oltre che per disinfettare superfici gli Isocianurati, come il Tricloro, possono venire utilizzati per disinfettare frutta e verdura da eventuali batteri, a patto però che siano molto diluiti (1 pastiglia di 3g ogni 50L di acqua).

4/6 – Composti d’Ammonio quaternario

Ovvero composti chimici contenenti principalmente ammoniaca (NH4*). Questi composti sono molto efficaci nel eliminare batteri e funghi, sono invece poco efficaci contro spore e virus. La loro peculiarità sta nel riuscire a distruggere le membrane fosfolipidiche e proteiche dei batteri molto velocemente, ed evitarne così la riproduzione. È bene inoltre non mischiare questi composti con altri tipi di detergenti, altrimenti potrebbero perdere di efficacia. Se invece si vuole potenziarne l’effetto è proficuo miscelarli a fosfati o tensioattivi non ionici.

5/6 – Composti fenolici

I composti fenolici sono derivati del “carbon fossile”, la loro caratteristica risiede nella facilità di penetrare i grassi, è quindi molto utilizzato in cucina, per smacchiare e sgrassare. Queste sostanze sono composte per un 50% di di cresoli, una sostanza scura e oleosa, e la restante parte deve essere diluita con acqua. Essendo sostanze non particolarmente aggressive possono essere miscelate con altri detergenti senza nessun rischio.

6/6 – Disinfettanti

Se non siamo pratici di disinfettanti, o magari semplicemente ci apprestiamo a comprarne uno per la prima volta, è sempre meglio chiedere a chi ne sa più di noi. È altresì molto importante leggere bene le etichette e le istruzioni riportate sulle etichette, perché molto probabilmente un disinfettante pericoloso per i batteri lo è anche per gli esseri umani.

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