Come calcolare l’indice glicemico di un pasto

1/4 – Introduzione

L’indice glicemico è importante in quanto indica quanto tempo impiega un alimento per far salire il livello di glicemia nel sangue. Esso è un valore abbastanza importante per le persone diabetiche. Queste ultime infatti devono tenere sempre sotto controllo il proprio livello glicemico. L’indice glicemico è utile anche in caso di obesità in quanto consente di conoscere quali sono i carboidrati che fanno ingrassare più facilmente. Negli ultimi anni gli studi scientifici hanno dimostrato che l’indice glicemico incide nella prevenzione del diabete e delle malattie cardiovascolari. Leggendo questa breve guida si possono avere alcuni utili consigli su come calcolare l’indice glicemico di un pasto.

2/4 – Misurazione

Per ottenere un corretto indice glicemico ogni persona deve misurare la glicemia a digiuno e successivamente deve assumere 50 g di glucosio. Poi, bisogna valutare la glicemia ad intervalli di tempo regolare. La raccolta dei dati dà la possibilità di tracciare in un grafico le variazioni glicemiche in relazione al tempo trascorso. All’area sottotesa delle linea viene dato il valore 100 poiché il glucosio rappresenta l’alimento di riferimento per la valutazione dell’indice glicemico degli altri cibi. In seguito la persona deve assumere una quantità di un altro alimento che contiene 50 g di carboidrati. Si ripete lo stesso procedimento eseguito con il glucosio e si riportano i dati sul grafico. La valutazione del rapporto tra le due linee consente di calcolare l’indice glicemico dell’alimento.

3/4 – Alimenti

Il calcolo dell’indice glicemico di un alimento è importante, ma generalmente occorre anche quello di un intero pasto. In questo caso bisogna calcolare l’indice glicemico di tutti gli alimenti oppure componenti (esempio pasta, salsa di pomodoro, zucchine, olio di oliva extravergine). Per eseguire questo calcolo basta un foglio; si deve calcolare l’indice glicemico di ciascun alimento e poi bisogna sommare i risultati. L’indice glicemico dipende da vari fattori: la composizione dell’alimento, il luogo di coltivazione, la raccolta, il contenuto in amido, proteine, fibre e grassi, il tipo di cottura ed il grado di maturazione (frutta). I valori glicemici sono indicativi in quanto si riferiscono all’alimento puro e non alla quantità effettiva che si consuma.

4/4 – Quantità

Molti alimenti che hanno un indice glicemico abbastanza basso sono integrali e sono ricchi di nutrienti come fibre, minerali e vitamine. Questi componenti sono molto importanti per la salute per cui è importante inserirne molti nel proprio menù quotidiano. Tuttavia è fondamentale tenere sempre d’occhio la quantità che si assume di ciascun alimento, cioè la dimensione della porzione. Se la porzione mangiata è maggiore rispetto a quella per la quale è stato calcolato l’indice glicemico bisogna apportare delle correzioni al valore stimato. Così facendo si ottiene l’effettivo indice glicemico.

Alcuni link che potrebbero esserti utili

Riproduzione riservata