Come gestire la propria impulsività

1/7 – Introduzione

Se ci accorgiamo di essere eccessivamente impulsivi nel reagire alle situazioni che si presentano quotidianamente, può essere necessario prendere dei provvedimenti per migliorarsi. L’agire in modo istintivo, senza pensare alle conseguenze delle proprie azioni o parole, infatti, può essere controproducente tanto nelle relazioni personali quanto nel lavoro e nella quotidianità. Spesso dietro l’impulsività si nasconde una profonda insicurezza o il timore di non essere in grado di far valere le proprie ragioni. In queste circostanze è importante prendere del tempo per dedicarsi a sè, così da comprendere il proprio stato d’animo e quali sono le situazioni che ci rendono impulsivi. Con i passi che seguono vi daremo alcuni spunti su come imparare a gestire la propria impulsività, ricordando che talvolta può essere necessario un supporto esterno da parte di uno psicologo.

2/7 Occorrente

  • pensiero positivo
  • yoga
  • meditazione
  • sport

3/7 – Contare prima di agire

Quando siamo particolarmente stressati o sotto pressione, può capitarci di rispondere male anche alle persone a cui vogliamo bene. In alternativa, cerchiamo di scaricare le tensioni mangiando in modo compulsivo, oppure commettiamo dei gesti di cui ci presto ci pentiamo, come dare un ceffone a qualcuno o offendere una persona cara. In tutti i casi si tratta di impulsività, un tratto caratteriale presente in ognuno di noi, che abbiamo in maniera più o meno spiccata e che abbiamo sviluppato col tempo e con le esperienze. L’impulsività si manifesta soprattutto se siamo delle persone particolarmente emotive e non riusciamo a gestire bene le situazioni che ci capitano di fronte, soprattutto quelle di accezione negativa. Per risolvere in modo efficace questo problema, innanzitutto bisogna cercare, ogni qualvolta si sente l’impulso irrefrenabile ad agire, di attendere un certo tempo da noi precedentemente stabilito, ad esempio contare fino a 60 secondi, prima dell’inizio dell’azione. Può succedere che, aspettando questo tempo, passi la “voglia“ di agire. Se invece dopo questo lasso di tempo siamo ancora convinti di agire, probabilmente non siamo più guidati dall’impulso, ma è subentrata la razionalità, ossia abbiamo ponderato la situazione che abbiamo di fronte. Questo è quello che dobbiamo cercare di fare ogni qualvolta si presenti una situazione particolare: aspettare qualche minuto è un ottimo modo per gestire l’impulsività.

4/7 – Praticare attività fisica

In generale una buona strategia per combattere l’impulsività consiste dedicarsi frequentemente a pratiche meditative o a praticare molta attività sportiva, specialmente di tipo aerobico (come la corsa o andare in bici) o ancora a frequentare una scuola di yoga. Si tratta di esercizi che aiutano a tenere la mente rilassata e a scaricare le tensioni che si accumulano dentro di noi e che possono far scatenare reazioni impulsive. Starsene chiusi in casa di sicuro non ci aiuterà a gestire l’impulsività, a sfogare la propria rabbia o ad allontanare i pensieri negativi: il modo migliore per allontanare le reazioni istintive è scaricarsi con l’attività fisica all’aria aperta, ma anche frequentare delle persone positive, che ci aiutino a migliorare le nostre relazioni interpersonali.

5/7 – Annotare le sensazioni

Un altro metodo efficace consiste nel cercare di attivare un pensiero, possibilmente positivo, relativamente alla situazione che stiamo vivendo. Dobbiamo cercare di esaminare attentamente tutte le possibili conseguenze dell’azione che si desidera attuare, sia quelle negative, ma anche quelle positive. Se ne abbiamo la possibilità, proviamo a scriverle, su due colonne distinte, su di un foglio di carta, in modo tale da fissarle con maggiore fermezza nella mente e da poterle analizzare con calma. Questo accorgimento potrà essere utile anche qualora, nel futuro, ci si trovi nuovamente nella stessa situazione.

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7/7 Consigli

  • Consultare uno psicologo nel caso in cui l’impulsività comprometta le relazioni sociali e il lavoro.

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