Come utilizzare la psicologia inversa

1/4 – Introduzione

La mente umana è un vero e proprio pozzo infinito di risorse che possono o meno essere comprese. Gli psicologi che hanno provato a spiegarne al meglio i meccanismi sono stati, sono e saranno tantissimi, molti dei quali sono celebri e nel passato hanno dato delle spiegazioni assolutamente appaganti e convincenti sulla mente umana (vedi il celebre Sigmund Freud). Questo articolo affronta un argomento molto particolare e, nello specifico ci dà alcune spiegazioni, su come bisogna utilizzare la psicologia inversa, ovvero quel meccanismo mentale che ci aiuta a persuadere il prossimo a fare ciò che vorremmo che faccia.

2/4 – Lanciare una sfida

La psicologia inversa è una tecnica che una persona usa nei confronti di un’altra persona, convincendo quest’ultima a fare qualcosa che all’inizio non voleva fare. Il primo esempio di applicazione di questa tecnica è quello della sfida: per cui l’ego della persona manipolata, se non farà una certa cosa, risulterà danneggiato. L’ esempio “Tanto non hai il coraggio di parlare con i tuoi superiori” porta la persona in questione a trovare il coraggio di farlo, perché se non lo facesse le altre persone potrebbero pensare che lei si faccia sottomettere.

3/4 – Individuare le situazioni in cui la psicologia inversa è efficace

Non su tutte le persone ha effetto la psicologia inversa: infatti nel secondo esempio coloro che sono molto sicuri di sé non cambieranno il proprio modo di vestire, perché tengono di più a sentirsi a proprio agio, piuttosto che all’opinione altrui. Perciò si può dire che questa tecnica ha effetto principalmente con le persone sensibili o insicure, in quanto cerca di trarre vantaggio dalle debolezze altrui. Nel caso, infatti, in cui la persona manipolata si rendesse conto del nostro scopo, la sua reazione, non solo andrebbe nella direzione opposta a quella che noi vorremmo, ma potrebbe risultare anche peggiore di quanto ci saremmo aspettati. Per questo la psicologia inversa va usata con cautela e, possibilmente, a scopi educativi e positivi. Quando la usiamo solo per raggiungere il nostro scopo, a svantaggio degli altri, essa può risultare dannosa e, in certi casi, anche pericolosa.

4/4 – Indurre una persona a prendere una decisione

La terza applicazione della psicologia avversa si può avere quando diciamo alla persona che vogliamo manipolare che quella cosa che vuole fare porta più svantaggi che vantaggi, risultando addirittura dannosa o fastidiosa. In questo caso possiamo notare l’esempio ” Se esci conciata così, ci credo che poi la gente ti guarda male!”. La persona a cui viene riferita questa frase, si troverà in una condizione in cui verrà sicuramente giudicata male, perciò metterà in dubbio quello che sta facendo, cambiando così le conseguenze della sua azione.

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