Solitamente si parla di colon irritabile (o colite) quando si manifesta un'alterazione dell’equilibrio intestinale e del colon appunto. Questa sindrome si manifesta con stitichezza, diarrea, gonfiore e dolori addominali in generale. Si tratta di fastidi estremamente diffusi e non c'è da preoccuparsi, ma è bene escludere fin da subito che non si tratti di polipi intestinali, del morbo di Chron o di colite ulcerosa.
Tra i motivi di un’alterata funzione intestinale, che sfociano poi nella colite, in cima c'è senza dubbio un’alimentazione scorretta oppure combinazioni di cibi sbagliate. Ma anche una situazione di forte stress, ansia o depressione possono provocare malessere intestinale.

Ecco alcune regole da seguire. Ma naturalmente il consiglio che vi diamo è quello di consultare uno specialista.

Fra i vari cibi che possono contribuire a peggiorare i sintomi del colon irritabile ci sono il latte (così come i suoi derivati), la frutta, che tende a fermentare, la verdura, le spezie piccanti e non, le bevande stimolanti come caffè o te e le bibite gassate.

Se pensiamo alla frutta ad esempio, non è corretto eliminarla del tutto perché fonte di fibra e quindi potenzialmente irritante. In realtà è comunque consigliabile assumere circa 30 grammi di fibra al giorno. Dovrà essere il medico a stilare una lista di frutti adatti alla tua dieta. Ma in linea di massima, la buccia e i semi possono concorrere a scatenare la sintomatologia da colon irritabile e, tra la frutta da limitare, rientrano albicocche, pere, prugne, cachi e uva. Via libera invece alle banane.

Oltre agli alimenti, vi sono alcune regole da seguire per cercare di migliorare la sintomatologia. Intanto cercate di evitare pasti troppo abbondanti così come anche periodi di digiuno; cercate poi di bere molto e di alimentarvi facendo attenzione agli orari e mangiando con calma, seduti a tavola e masticando lentamente.

Tra gli alimenti che potrebbero favorire la comparsa dei sintomi legati alla sindrome del colon irritabile, rientrano i salumi, le carni grasse e i formaggi. Meglio preferire la carne bianca (pollo, tacchino) e il pesce (merluzzo, sogliola, branzino) ma, soprattutto, le cotture facilmente digeribili e povere di grassi. Quindi, al bando le fritture e via libera alla cottura al vapore o al forno.
Fate attenzione anche ai lieviti contenuti nelle merendine, nelle brioche e nei biscotti potrebbero accentuare i sintomi della colite. Conta molto anche quanto vengono fatti lievitare pane e pizza (una lunga lievitazione aumenta la digeribilità).

Qualche vizio ogni tanto fa bene concederselo, ma evitate caramelle, marmellate e bibite gassate e dolci se soffrite della sindrome del colon irritabile. Una delle sostanze che pare peggiorare la sintomatologia del disturbo, infatti, è il classico dolcificante (acesulfame, aspartame o maltitolo che sia). E, per quanto riguarda le bibite gassate, è confermato che peggiorano notevolmente sintomi quali meteorismo e crampi addominali.

Per quanto riguarda gli ortaggi, che non dovrebbero mai mancare in una dieta sana, chi soffre di sindrome del colon irritabile dovrebbe prediligere le verdure cotte: basta un filo di olio extravergine di oliva a crudo e il gioco è fatto. Attenzione, però, se il disturbo del colon irritabile si manifesta con meteorismo e gas intestinali: in questi casi andrebbero evitati broccoli, cavoli e cavolfiori. Le verdure crude (soprattutto cipolla e sedano) sono invece sempre sconsigliate in presenza di sindrome del colon irritabile.

È molto importante assumere integratori a base di probiotici (lattobacilli e bifido batteri), anche sotto forma di cibi, come il kefir di cocco, lo yogurt, il miso e il kombucha, ma bisogna combinarli adeguatamente con i prebiotici, ingredienti alimentari non digeribili che ne coadiuvano la corretta attività.

Colon irritabile? Ecco la dieta da seguire

  • 15 03 2016

Si tratta di una infiammazione cronica che causa dolori e gonfiore alla pancia, stitichezza o diarrea. Ma chi soffre di questa sindrome può tenerla sotto controllo con la corretta filosofia alimentare.

Il colon irritabile, quell’infiammazione che si manifesta con dolori e gonfiore alla pancia, e che si acutizza a causa di stress e tensione, necessita di un’apposita dieta. All’inizio potrebbe essere utile tenere una sorta di ‘diario alimentare‘ per tenere nota di cosa sia mangia, quali alimenti o abbinamenti sembrano migliorare oppure peggiorare i sintomi. Ma poi occorre rivolgersi a uno specialista e farsi prescrivere uno schema alimentare adatto alla vostra situazione. Alcune indicazioni generali dovreste comunque seguirle!

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