foglie di alloro

Tutti i segreti di benessere delle foglie di alloro

Dalle teste dei poeti dell'antica Roma alle nostre tavole: un viaggio nelle proprietà e nelle virtù delle foglie di alloro, soffermandoci sugli usi e le possibili controindicazioni

Foglie di alloro: proprietà, usi e controindicazioni

Le foglie di alloro non sono solo profumate e molto amate per aromatizzare tante preparazioni, ma possiedono anche una gran numero di proprietà.

L’uso dell’alloro ha le sue radici nel periodo greco-romano, nel quale, oltre ad essere utilizzata come pianta medicamentosa, veniva impiegata come simbolo di massima onorificenza. Usanza di cui ancora si pregiano i nostri giovani laureati.

I diversi ambiti, tra salute e società, in cui ancora oggi fa capolino, raccontano le numerose sfaccettature di questa “pianta magica” e ne sottolineano la vasta praticità d’impiego. Ma iniziamo dal principio.

Cos’è l’alloro

Tutti siamo abituati a maneggiarne prevalentemente le foglie secche, ma l’alloro è una pianta verde diffusissima nel territorio mediterraneo, che facilmente può raggiungere i diversi metri di altezza. Le foglie, raccolte all’inizio della primavera, si arricchiscono in particolare di tantissimi principi attivi responsabili proprio della sua fama.

Proprietà e usi dell’alloro

Le foglie e le bacche di alloro contengono in diversa percentuale oli essenziali (geraniolo, terpineolo, eucaliptolo e molti altri), principi attivi, sali minerali, vitamine e acido folico, attribuendone diverse proprietà:

  • digestive e diuretiche
  • espettoranti
  • analgesiche
  • antiossidanti
  • astringenti 
  • depurative

L’alloro in fitoterapia

Le foglie secche di alloro vengono impiegate con estremo successo in ambito fitoterapico. La ricchezza di diversi principi attivi, rende l’infuso di alloro utile in tantissime situazioni:

  • nella gestione dei dolori mestruali e intestinali;
  • nel supportare la funzionalità digestiva;
  • nell’ aumentare il pull di antiossidanti endogeni;
  • nel facilitare l’eliminazione di muco dalle prime vie aree.

Oltre alle foglie di alloro secche, per arricchire ed esaltare la potenza di tisane ed infusi è possibile aggiungere anche le bacche o unire le virtù di questa pianta ad altre come il limone.

Gli usi dell’olio di alloro

Dalle bacche molto mature dell’alloro, opportunamente pestate e macerate, è possibile ottenere un pregiatissimo olio, l’olio di alloro, ricchissimo di principi attivi liposolubili, dotati di una spiccata attività cosmetologica.

Dall’azione antinfiammatoria, l’olio di alloro tal quale o opportunamente tramutato nel sapone di Aleppo, può risultare utile nel lenire la pelle sottoposta ad eventi infiammatori o nel nutrire cute e annessi cutanei come i capelli

Massaggiato maestralmente sul corpo può contribuire poi a ridurre dolori muscolari e articolari o a decontrarre la muscolatura.

Come si usa l’alloro in cucina

Sottoforma di foglia secca, l’alloro può essere impiegato in cucina come aroma per insaporire diverse pietanze, dai primi piatti ai secondi di carne o di pesce. In questo caso, 100 g di alloro (quantità assolutamente spropositata da utilizzare in cucina) forniranno 341 Kcal di cui:

  • 6 g di carboidrati;
  • 3 g di fibre;
  • 6 g di proteine;
  • 4 g di lipidi;
  • 830 mg di calcio;
  • 43 mg di ferro.

La ricchezza, negli oligoelementi, nonostante la bassa biodisponibilità, è una pecularità di questa pianta. Tuttavia, le ridotte quantità di impiego, ne minimizzando l’utilità nutrizionale.

olio di alloro

Controindicazioni dell’alloro

A meno che non decidessimo di mangiare le foglie dell’alloro usate in giardinaggio per le siepi, potremmo stare abbastanza tranquilli. 

La specie di alloro (Laurus Nobilis) impiegata in ambito culinario e fitoterapico, è evidentemente diversa da quella utilizzata nel giardinaggio, è sicura e non velenosa. e non è da confondersi il lauro (Prunus laurocerasus), pianta simile ma tossica.

Non esistono particolari controindicazioni nell’uso e nell’assunzione dell’alloro e del suo olio essenziale.

Tuttavia l’uso inadeguato, esagerato o protratto a lungo nel tempo, potrebbe essere responsabile della comparsa di alcune reazioni avverse di natura gastroenterica, provocando nausea, sonnolenza e mal di testa o di natura dermatologica, provocando dermatiti da contatto nel caso il soggetto fosse predisposto. 

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