Cattive Abitudini

Per scoprire il benessere misura il tempo che sprechi con le cattive abitudini

Quanto tempo ogni giorno buttiamo via con cattive abitudini, tempo che potrebbe essere usato per il nostro benessere? Ecco come scoprirlo

Tutti abbiamo delle cattive abitudini, piccole o grandi che siano, che accumulandosi ci rubano tempo al benessere; potrebbe essere aprire Instagram come prima cosa la mattina appena sveglie, o ordinare per l’ennesima volta cibo poco sano invece di spendere 10 minuti per cucinare un pasto come si deve.

Quale che sia la nostra piccola cattiva abitudine, questa, insieme alle altre, ruba tempo al nostro benessere e a fine mese può avere effetti collaterali sulla nostra salute psicofisica e renderci insoddisfatte e infelici.

Quali sono le cattive abitudini che ci fan vivere male?

Con cattive abitudini che rubano tempo al benessere si possono intendere molte cose, alcune anche banali.

Dal passare troppo tempo sui social media a invidiare la vita apparentemente perfetta di qualcuno (breaking news: non è vero!), al prendere la macchina anche per brevi tragitti che potremmo fare a piedi, fino a non riuscire ad alzarci un poco prima la mattina per preparaci con calma, tutte queste piccole cose si sommano e ci tolgono tante piccole occasioni di fare qualcosa che ci faccia invece stare bene.

Non si tratta di cose gravi o macroscopiche, anche se smettere di fumare sarebbe davvero salutare, ma di tante piccole abitudini da lasciarci alle spalle, almeno ogni tanto.

Quanto tempo passiamo con le cattive abitudini?

Misurare il tempo sprecato con le cattive abitudini non è facile, e spesso nascondiamo la testa sotto la sabbia proprio per non scendere a patti con questa consapevolezza.

Tuttavia una volta individuati alcuni comportamenti che potremmo cambiare, misurare il tempo che sprechiamo non è impossibile; basta un piccolo esercizio per poterle sostituirle con altre più sane che portino benessere nella nostra vita.

Individuiamo tre piccole cattive abitudini, delle cose semplici, che vorremmo cambiare nel quotidiano: potrebbe essere passare meno tempo al telefono la sera e leggere di più, prendere più spesso i mezzi pubblici e meno la macchina o ordinare meno junk food e mangiare più sano.

Per ognuna di queste attività segniamoci su un calendario quante volte a settimana le facciamo e per quanto tempo, per almeno due settimane.

Dopo 15 giorni avremo un quadro chiaro della situazione e vedere quanto tempo sprechiamo con le nostre cattive abitudini a discapito del nostro benessere sarà di certo uno stimolo a migliorarci.

Il primo passo per fare un cambiamento è sempre quello di fare introspezione e imparare a conoscerci meglio sia per le abitudini positive che negative.

Sembra banale, ma capita molto spesso di fare cose in modo del tutto automatico, senza renderci conto che queste ci fanno stare male o ci danneggiano sul lungo periodo, anche solo perché rubano tempo a comportamenti più salutari.

Come superare le cattive abitudini

Certo, all’inizio non è facile cambiare dei comportamenti radicati, anzi, potrebbe anche portare a dei leggerissimi stati di ansia. Ad esempio quando ci sforziamo di non guardare il telefono per alcune ore, o mettiamo la sveglia mezzora prima per andare al lavoro a piedi invece che in auto.

Ogni cambiamento comporta un piccolo passo fuori dalla comfort zone, ma ne varrà sicuramente la pena perché la posta in gioco è il nostro benessere.

Un ottimo modo, anche molto semplice per cambiare una cattiva abitudine è condividere il nostro proposito con gli altri. Basta raccontarlo ad un amico, a un familiare o al partner per renderlo subito più reale e chiedere supporto nei momenti di debolezza.

Inoltre l’altro potrebbe addirittura volersi unire in questo piccolo cambiamento e si sa che le cose condivise sono sempre più semplici e divertenti.

Un altro step importante è sicuramente identificare quali sono gli scenari che innescano queste cattive abitudini. Lo stress, la stanchezza, il poco tempo a disposizione (che poi, diciamocelo, spesso non ne abbiamo poco, ma lo gestiamo male), quali sono i trigger di questi comportamenti? Individuarli ci aiuta a evitare determinate situazioni in cui potremmo cedere e perdere la nostra consapevolezza.

Una volta compreso quali cattive abitudini possiamo lasciarci alle spalle, e abbiamo trovato altri comportamenti che ci possono portare più benessere, di certo staremo molto meglio con noi stesse.

L’importanza dell’auto-accettazione

Certo questo processo non è sempre facile ed è molto importante non giudicarci, ma anzi accettarci come siamo, anche con qualche piccolo difetto e di fronte alle difficoltà.

Misurare il tempo sprecato con le cattive abitudini è solo un esercizio per stare meglio e non deve diventare un’ossessione, o potrebbe risultare controproducente e farci stare peggio di prima.

Comprendere le ragioni di comportamenti che non ci fanno stare bene può portarci a una consapevolezza più profonda, e aiutarci a stare meglio, dal punto di vista fisico e mentale: certo questo non può succedere dalla sera alla mattina, anzi.

Sono percorsi anche lunghi, da affrontare con calma, serenità e ottimismo, amandoci per come siamo e accettando che non possiamo e non dobbiamo essere perfette, né di fronte a noi stesse, né tantomeno per dimostrare qualcosa a qualcun altro.

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