I minerali sono schegge in grado di ricordarci e trasmettere la potenza del pianeta in cui viviamo. Non importa che si tratti di un pezzo di piccole o grandi dimensioni: ogni pietra porta con sé l'energia della Terra. Essa è parte del mistero e come tale partecipa agli intriganti disegni a cui la natura dà vita. In sanscrito, la parola Chakra significa ruota, cerchio: i principali sono sette e nella disciplina Yoga ognuno è collegato con una parte del corpo. Antichi popoli, quali Incas, Maya e Nativi Americani indossavano le pietre come talismano in grado di proteggere e curare. Ecco sette pietre da conoscere.

Il Primo Chakra, il centro, la radice che ci collega alla terra, è associata al Diaspro Rosso, conosciuto come "la Pietra dell'entusiasmo". Favorisce il contatto con le proprie radici ed aiuta a entrare in connessione con tutto ciò che di piacevole e sensuale ci offre l'esistenza.

È possibile lavorare con il Secondo Chakra, situato appena sotto l'ombelico e in connessione con le emozioni, utilizzando la Corniola, nota come "la pietra della gioia". Aiuta a capire cosa è necessario per migliorare la propria qualità di vita ed esprimere la propria creatività sia in senso fisico che artistico.

Il Terzo Chakra, che simbolicamente è rappresentato dal colore giallo e si trova all'altezza del plesso solare, è associato al Quarzo Citrino: "il grande pulitore". Questa pietra favorisce l'attività del fegato, della cistifellea e dell'apparato digerente. Da usare per brevi periodi, chi si sente scarico e vulnerabile scoprirà la forza di un invincibile guerriero.

In connessione con il cuore, il Quarzo Rosa è "la pietra del Perdono", connessa al Quarto Chakra. Il cristallo per amico: insegna ad amare e stare bene con se stessi. Per la sua delicatezza è molto indicato  per i bambini e le donne in gravidanza.

Il Quinto Chakra, in connessione con la gola, è associato al Calcedonio Blu, considerato "La Pietra degli oratori". Un talismano in grado di sciogliere la lingua e facilitare la comunicazione verbale.

Ametista, "la pietra del percorso dell'Anima": è associata al Sesto Chakra, tradizionalmente identificato con il terzo occhio, considerato il centro dell'intuizione e dell'immaginazione creativa. Aiuta ad affrontare con coerenza e lucidità tutte le situazioni della vita.

La pietra associata al Settimo Chakra è il Quarzo Ialino o Cristallo di Rocca, considerato "Il re dei Quarzi e delle Pietre". L'intensità della sua luce bianca trasparente racchiude le frequenze di tutti i colori: un'energia limpida, calmante e rigenerante. Nell'antichità portare questa pietra era considerata una protezione magica.

Cristalloterapia: cos’è e come funziona

L'energia dei cristalli ci aiuta a meditare, trovare equilibrio, scoprire una nuova vitalità

ENERGIA DELLA TERRA

 

La mancanza di evidenze scientifiche pone la cristalloterapia al centro di un dibattito importante. Se così accade nella cultura occidentale, in altri luoghi del mondo l’uso delle pietre è parte di antichi rituali, da secoli utilizzati nelle tradizioni dei popoli d’Oriente. Nei testi Veda, la cui origine si perde nella notte dei tempi, i cristalli vengono citati come principio di energia, cuore del mondo.

La formazione di un diamante avviene circa 200 chilometri sotto la superficie terrestre: il processo è ancora in parte ignoto. Da millenni incastonati nelle statue religiose: merce e scambio, utilizzati come talismano e ammirati per la bellezza, al centro di commerci, costituiscono uno degli esempi più chiari di come i minerali nascondano, ancora oggi, una storia affascinante e misteriosa, di cui ci sfuggono numerosi dettagli.

 

BENESSERE OLISTICO

 

Che cosa si intende quando parliamo di cristalloterapia? Cinzia Mantovani, Life Coach e Cristalloterapeuta a Castello d’Argile BO, spiega: «Al termine terapia si dovrebbe sostituire “armonizzazione“. Il termine terapia, infatti, evoca altro e rimanda al mondo della medicina. Oggi la cristalloterapia è intesa come tecnica di supporto e integrazione, in grado di partecipare a uno stato di rilassamento e benessere della persona».

«I vortici di energia che la tradizione indiana ha chiamato chakra in fondo ci lasciano immaginare un campo elettromagnetico su cui nel corso del Novecento sono state portate avanti ricerche sempre più approfondite. Siamo elettricità in movimento». Una seduta di cristalloterapia generalmente inizia con una fase di rilassamento, in cui ci si allontana progressivamente dalle tensioni: una pulizia che aiuta a procedere verso la consapevolezza del cambiamento.

 

L’ATTITUDINE AL CAMBIAMENTO

 

«I cristalli vengono disposti in maniera intuitiva sulle diverse parti del corpo, dove vengono lasciati per un tempo variabile da dieci a venti minuti. C’è chi ama stare in silenzio e chi preferisce parlare. La fiducia è fondamentale, ecco perché è importante chiedere a noi stessi che cosa stiamo avvertendo, anche verso le persona con cui scegliamo di intraprendere un certo percorso, e seguire il nostro istinto».

«Quando ci sentiamo immersi nel malessere, a livello fisico, mentale o spirituale, è il sintomo qualcosa non va: ha smesso di funzionare. Siamo pronti ad attuare un cambiamento nella nostra vita? Questo è il primo interrogativo su cui riflettere. Spesso diciamo di desiderare un cambiamento, e lo desideriamo, ma alla prova dei fatti non riusciamo a crederci» sottolinea Cinzia Mantovani, concludendo: «Le pietre intervengono nella nostra vita in maniera delicata, con una forza invisibile e potente. Alcuni amano averle in tasca o in casa, utilizzarle come soprammobile, appese a un ciondolo. I cristalli si manifestano in un modo diverso per ognuno di noi: la modalità giusta per te».

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