La vacanza è il luogo perfetto della narrazione: la rottura della routine apre la porta all'imprevisto e alle svolte del quotidiano che sono necessarie alla creazione di una trama. Non è strano che così tanti scrittori abbiano usato le vacanze come sfondo delle proprie storie...

David Foster Wallace, "Una cosa divertente che non farò mai più". Lo scrittore americano, morto suicida quest'anno a soli quarantasei anni, racconta in questo lungo reportage la sua esperienza a bordo di una nave da crociera extralusso. Esilarante e deprimente al tempo stesso.

Henry James, "Le ali della colomba". La tragica storia d'amore e di inganno fra Kate Croy, Merton Densher e Millie Theale si svolge sullo sfondo di una vacanza veneziana.

E. M. Forster, "Camera con vista". La lunga vacanza di Lucy Honeychurch a Firenze è lo sfondo dei più romantico e leggero dei romanzi di Forster.

Craig Thompson, "Carnet di viaggio". Non un fumetto, ma una graphic novel: il racconto illustrato di un lungo viaggio, fra persone nuove e luoghi pieni di magia.

Joan Lindsay, "Picnic a Hanging Rock". Un libro che è diventato un classico del cinema: alcune studentesse di un collegio scompaiono misteriosamente durante un picnic estivo. Solo una ritorna viva, e in stato di shock...

Graham Greene, "In viaggio con la zia". Un tranquillo signore londinese incontra per la prima volta l'anziana zia, sorella della madre. Una signora eccentrica e libera, modernissima, con cui lui inizia un viaggio a dir poco rocambolesco...

Cesare Pavese, "La bella estate". Tre racconti estivi del grande scrittore italiano, in cui la stagione calda ha il sapore della fine. Pavese si sarebbe suicidato due mesi dopo l'uscita del libro.

Gerald Durrell, "La mia famiglia e altri animali". Il resoconto dell'infanzia a Corfù del celebre naturalista inglese è ancora spassosissimo, e intriso di sole, mare e calore mediterraneo.

Michel Houellebecq, "Piattaforma". Da una vacanza e da un incontro scaturisce un'idea: che il turismo sessuale possa diventare un business di successo. Provocatorio e cinico.

Anne Tyler, "Turista per caso": Macon Leary scrive guide di viaggio per gente che odia viaggiare. Ma la vita lo costringe ad adattarsi all'imprevisto.

Agatha Christie, "Assassinio sull'Orient Express". Uno dei gialli della serie di Poirot, forse il più celebre, in cui l'ispettore si trova ad indagare su un omicidio avvenuto a bordo del treno che collega l'Europa con il lontano Oriente.

Bruce Chatwin, "In Patagonia". Il capolavoro della letteratura di viaggi.

In vacanza con gli scrittori

La vacanza è il luogo perfetto della narrazione: la rottura della routine apre la porta all'imprevisto e alle svolte del quotidiano che sono necessarie alla creazione di una trama. Non è strano che così tanti scrittori abbiano usato le vacanze come sfondo delle proprie storie...

 

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