«I social network, fra cui Facebook, ci spingono a pensarlo, ma è una trappola» avverte Giuseppe Riva, docente di Psicologia e nuove tecnologie della comunicazione all’Università Cattolica di Milano.

«Oltre a essere un luogo in cui ognuno offre solo il meglio di sé, il social funziona da amplificatore della fortuna altrui. In pratica, anche quando uno dei nostri contatti non fornisce informazioni su di sé, noi ci immaginiamo che stia vivendo dei momenti felici, perché prevale sempre una dimensione positiva, esibita di continuo anche dagli altri amici».

«I social network, fra cui Facebook, ci spingono a pensarlo, ma è una trappola» avverte Giuseppe Riva, docente di Psicologia e nuove tecnologie della comunicazione all’Università Cattolica di Milano.

«Oltre a essere un luogo in cui ognuno offre solo il meglio di sé, il social funziona da amplificatore della fortuna altrui. In pratica, anche quando uno dei nostri contatti non fornisce informazioni su di sé, noi ci immaginiamo che stia vivendo dei momenti felici, perché prevale sempre una dimensione positiva, esibita di continuo anche dagli altri amici».

«È da qui che può scattare l’invidia: tutti allora ci sembrano dei privilegiati al cui confronto la nostra vita appare piatta e senza brividi» prosegue l'esperto. A fare paragoni di questo tipo sono soprattutto le donne perché, confermano diverse ricerche, trascorrono più tempo degli uomini a guardare i profili.

Vediamo, allora, cosa si può fare per evitare di specchiarsi nelle vite degli altri e morire di invidia.

Frena l’istinto

A pensarci bene, è strano provare questa sensazione per una foto postata da un’amica su Instagram o Twitter. «La reazione dipende dall’istinto - spiega l’esperto - In quel momento, di fronte a un’immagine, non siamo razionali. Se lo fossimo penseremmo: “Quasi certamente si tratta di un momento felice in una vita che è fatta, come la mia, di alti e bassi”.

Ma ragione e istinto hanno sede in aree cerebrali separate e viaggiano su binari diversi: per questo davanti allo schermo, anche se sotto sotto siamo consapevoli che l’invidia non ha motivo di esistere, a volte, non riusciamo a controllarci».

E poni un limite alle connessioni

Prima di accettare nuove richieste di amicizia, valuta l’effetto che potrebbero avere su di te.

«Ogni nuovo contatto aumenta le opportunità di confronto - precisa il professor Riva - Se le accetti, metti dei filtri che nascondano i continui aggiornamenti di chi conosci appena. Così facendo, eviti che la vita di perfetti sconosciuti, magari anche un po’ esibizionisti, invada la tua».

Tieni a bada l’invidia da social network

Confessa. Anche tu, dopo aver aperto il tuo social preferito, ti sei chiesta almeno una volta come sia possibile che le vite degli altri siano così fastidiosamente glamour.

Ti è mai capitato di osservare le foto postate sui social e sentirti un po’ gelosa della vita altrui? Ecco tutti i consigli per gestire l’invidia da social network .

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