1/5 – Introduzione

Nei rapporti famigliari si intrecciano dinamiche complesse, dove l’affetto si mescola ad altri sentimenti ed è spesso difficile sapersi districare fra emozioni così profonde, ma spesso contrastanti tra loro. In particolare, il legame che ci unisce ai genitori è viscerale: ad un padre e ad una madre dobbiamo la nostra stessa vita, qualsiasi avvenimento accada o per quanto ci possano aver provocato, consapevolmente o meno, un dolore, questa realtà non cambia. Talvolta però commettiamo impulsivamente degli errori nei loro confronti, e, per quanto possa essere arduo ammetterlo, è importante saper chiedere scusa, comprendendo i motivi che ci hanno spinto a sbagliare ed impegnandosi a risolvere il problema sorto. Non è semplice chiedere scusa ad un padre, ma è il primo passo per la creazione di un rapporto rinnovato e solido come quello che fisiologicamente aspiriamo a raggiungere.

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I legami parentali cambiano indiscutibilmente, nel tempo; la relazione che abbiamo oggi con nostro padre non è la stessa di quando eravamo piccoli e non sarà uguale al rapporto che avremo in futuro. Noi stessi cambiamo, ed anche i nostri genitori, attraversando le varie fasi della vita; in questo percorso è importante sapere che il legame cresce e matura con noi, con la consapevolezza che la crescita comporta anche la capacità di affrontare i momenti critici. Riflettiamo sul nostro errore, chiediamoci con grande sincerità cosa ci ha portato a commettere quel gesto o proferire quelle parole di cui ora ci sentiamo in dovere di domandare perdono.

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Chiedere scusa non è sintomo di debolezza, anzi, sottintende che siamo diventati abbastanza forti da poter ammettere gli sbagli senza la paura di minare la nostra autostima. Possiamo sentirci confusi dal senso di colpa e non riuscire a trovare le parole adatte, ma ricordiamoci che la persona che avremo di fronte in quel momento ci conosce forse di più di quanto ci conosciamo noi stessi, e saprà cogliere il messaggio che vogliamo trasmettere anche da piccoli gesti e poche, semplici parole. Anche solo “Scusa, papà”, pronunciato guardandolo dritto negli occhi, con un atteggiamento di apertura al dialogo avrà un significato più profondo ed autentico di tanti giri di parole confusi ed incerti.

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Chiedere scusa non è sintomo di debolezza, anzi, sottintende che siamo diventati abbastanza forti da poter ammettere gli sbagli senza la paura di minare la nostra autostima. Possiamo sentirci confusi dal senso di colpa e non riuscire a trovare le parole adatte, ma ricordiamoci che la persona che avremo di fronte in quel momento ci conosce forse di più di quanto ci conosciamo noi stessi, e saprà cogliere il messaggio che vogliamo trasmettere anche da piccoli gesti e poche, semplici parole. Anche solo “Scusa, papà”, pronunciato guardandolo dritto negli occhi, con un atteggiamento di apertura al dialogo avrà un significato più profondo ed autentico di tanti giri di parole confusi ed incerti.

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Se ne avremo l’esigenza, potremo spiegargli le nostre motivazioni, ascoltando le sue risposte, che sicuramente ci aiuteranno a superare ogni preoccupazione e, insieme, getteremo le basi per un rapporto fondato ancora di più su fiducia e rispetto. Sbagliare è parte integrante dell’essere umani, imparare a comprendere i propri sbagli ci permetterà, in futuro, di accettare anche gli errori dei nostri genitori, con la certezza che potremo sempre confidare sull’ascolto e sul sostegno reciproco.