Come recuperare il mantenimento arretrato da un genitore

1/7 – Introduzione

La separazione di due coniugi è piuttosto frequente. Ciononostante è una scelta difficile che comporta molte complicazioni. La componente economica è una delle prime preoccupazioni. È un tema delicato, soprattutto quando la coppia ha dei figli. Che questi siano maggiorenni o minorenni, se non indipendenti i genitori devono provvedere al loro mantenimento. Può capitare però che uno dei coniugi non versi l’assegno di mantenimento per il figlio. È comunque possibile recuperare questo mantenimento arretrato da un genitore inadempiente. Vediamo come fare.

2/7 Occorrente

  • Consulenza dell’avvocato.

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Innanzitutto è importante sapere che l’obbligo di mantenimento è imprescrittibile. Ciononostante, per quanto riguarda le singole rate, si prescrive dopo 5 anni. Potrebbe verificarsi il caso in cui non è possibile recuperare arretrati oltre i 5 anni dalla richiesta di tale mantenimento. Per conto di un minore la richiesta dovrà essere avanzata dal genitore affidatario. Un maggiorenne, invece, può richiedere direttamente il mantenimento senza intermediari. Non tutte le spese percepite come necessarie dal ragazzo si considerano tali per il conteggio delle cifre. Può capitare anche con le spese Universitarie.

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Come primo passo si può procedere con una diffida al genitore inadempiente. Questa si invia tramite raccomandata A/R per mezzo del proprio avvocato o dell’ufficiale giudiziario. È la scelta da fare se il coniuge non versa il mantenimento arretrato dopo i solleciti del genitore affidatario. Spesso è sufficiente discutere il problema civilmente, poiché un genitore può incontrare difficoltà temporanee. Ma nel caso non sia abbastanza né il sollecito né la diffida è necessario procedere con l’atto di precetto. Si tratta di una misura forzosa atta a recuperare il mantenimento arretrato dovuto al ragazzo.

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Naturalmente è prima necessario accertare la condizione economica del genitore che ha l’obbligo di mantenimento. Si procede con un’indagine su eventuali beni mobili e immobili, o su conti bancari e risparmi. Se si ritiene che il genitore abbia le risorse per versare il mantenimento arretrato, si prosegue con l’atto di precetto vero e proprio. Ciò comporta il pignoramento dei beni, fatti salvi i casi in cui siano beni indispensabili alla vita e alla professione del debitore. Si può pignorare una parte dello stipendio, notificando al datore di lavoro la decisione. In ogni caso non si supera il corrispettivo della cifra valutata inizialmente.

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7/7 Consigli

  • Ultima precisazione: questi atti non possono essere predisposti da colui che ha titolo a recuperare il mantenimento, ma devono essere redatti necessariamente da un avvocato. Se la vostra situazione economica è precaria ed il vostro reddito è inferiore a € 10.677, avete diritto al gratuito patrocinio, ovvero le spese legali sono a carico dello Stato.
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