Come superare il lutto: le fasi che si attraversano

La scomparsa di una persona amata è un evento con il quale tutti dobbiamo misurarci, ma il lutto, per quanto doloroso, si può superare contando sulle proprie risorse, su chi ci sta accanto e su un aiuto specializzato come lo psicologo

Come superare un lutto

Quando chi amiamo ci lascia sentiamo dentro di noi un profondo senso di perdita. Le sensazioni che ciascuno prova dopo un lutto sono estremamente forti: tristezza, disperazione, rabbia, senso di colpa, incapacità di comprendere e accettare l’accaduto sono le emozioni che si sperimentano più di frequente e, soprattutto inizialmente, ci si sente persi.

In parte conta anche la modalità in cui il lutto si è verificato, è certamente diverso perdere qualcuno  per un problema di salute improvviso o dopo una lunga malattia e di conseguenza anche i sentimenti che proveremo saranno differenti. Proprio perché il lutto è un evento che sconvolge la nostra vita e colpisce l’universo dei nostri affetti si rischia di venirne sopraffatti.

L’allontanamento della coppia dopo un lutto

Accettare il lutto

Il primo passo per superare il lutto è accettare di averlo subito. E’ facile e comprensibile cadere nella tentazione di soffocare tutte le sensazioni negative, ma in realtà agendo in questo modo ci stiamo facendo del male: è giusto sentirsi tristi, arrabbiati, scossi dopo la morte di un familiare o di un amico e scappare da queste emozioni non è la soluzione, lo è invece ammettere che, anche se non ci piacciono, fanno parte della vita di ognuno.

Anche le reazioni al lutto possono essere diverse da quelle che ci attendevamo. Non è detto che riusciremo a piangere, forse saremo arrabbiate, forse avremo voglia di urlare la nostra tristezza, forse avremo solo voglia di chiuderci in noi stesse (ma senza esagerare). Non stupiamoci e non giudichiamoci se ci sembra che la nostra reazione non sia quella “classica” che ci si aspetta, ciascuno infatti si misura con la perdita in maniera diversa ed è giusto seguire i nostri sentimenti e i nostri bisogni assecondandoli senza forzarci.

L’elaborazione del lutto

La fase di elaborazione del lutto in genere non è mai troppo breve e, pur essendo davvero impossibile determinare dei tempi standard per un evento così intimo, in genere un anno è necessario per cominciare a superare le proprie ferite. Cosa vuol dire questo? Che provare dolore è assolutamente normale, ma che se sentiamo che queste sensazioni di tristezza e depressione, ma anche rabbia o senso di colpa, permangono e non si attenuano è il caso di cercare aiuto.

Una risorsa fondamentale sono gli amici che, quando sono davvero buoni, sono lì accanto a noi. C’è sempre una buona dose di pudore quando si tratta di parlare di un tema come il lutto, perché la morte è un discorso che può mettere in seria difficoltà le persone, risvegliandone le paure profonde. Tuttavia le parole, le chiacchiere con gli amici, sono una medicina indispensabile: sono il primo passo per affrontare questo momento.

Quindi parliamone, anche perché sono proprio gli amici che, essendo degli osservatori esterni, possono fungere da termometro del nostro stato emotivo e metterci sull’avviso se qualcosa nel nostro procedimento di elaborazione non sta andando bene.

Non fare tutto da sola

Se così fosse prendiamo in considerazione l’idea di affrontare il lutto con la guida di un terapeuta di fiducia, ad esempio uno psicologo. In questo modo avremo un sostegno fondamentale, perché lo psicologo ci aiuterà a fare chiarezza nei nostri sentimenti, ad accettarli e a farli diventare un nostro bagaglio di vita senza che essi possano però impedirci di guardare avanti.

Il ricordo di chi se ne è andato e che amavamo non sarà più solo un fardello, ma qualcosa di prezioso al quale ripensare senza paura, magari sempre con un velo di tristezza, ma anche con grandissimo affetto.

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