chiusura emotiva

In che modo si affronta la chiusura emotiva del partner?

Cosa significa se il partner ha una chiusura emotiva verso di voi e come fare per risolverla e vivere una relazione serena? Scopriamolo

Capita a molte coppie di trovarsi in una situazione in cui, per ragioni diverse, non si vuole cedere rispetto alle proprie posizioni. Attuando una barriera verso l’altro come a protezione di ciò che in cui si crede e/o vuole. Accade, certo, e come arrivano questi momenti allo stesso modo si possono superare, ma cosa è meglio fare  o non fare quando si ha a che fare con la chiusura emotiva del partner?

Ovvero quando le barriere che si costruiscono riguardano la sfera affettiva ed emozionale, generando un distacco e una mancanza di comprensione reciproca. Sicuramente non lasciando che tutto rimanga com’è, ma cercando di risolvere la situazione per il bene vostro e della coppia. E ovviamente capendo esattamente quello che sta accadendo.

Perché si manifesta la chiusura emotiva

Per prima cosa, quindi, è bene ricordare che una coppia sana, serena e felice, pur avendo punti di vista diversi e magari trovandosi a dover gestire un contrasto, lo fa utilizzando uno dei pilastri di ogni relazione di coppia, comunicando. Discutendo, parlando, confrontandosi e andando a risolvere le questioni in atto comprendendo i punti di vista di entrambi.

Quando la comunicazione manca, e quando all’interno di una relazione non viene dato il giusto peso e importanza al confronto, qualsiasi problema o divergenza può diventare una potenziale causa di chiusura. Creando difficoltà in chi la vive, un distacco verso l’altro e la conseguente chiusura emotiva verso il partner. Come una sorta di barriera protettiva messa in atto per difendere la propria posizione e quindi se stessi, tramutando l’altro in un nemico da cui proteggersi. Anche se nemico non è.

Perché ci si chiude a livello emotivo

Ma possibile che basti davvero solo un litigio, un battibecco o una divergenza di opinioni per far chiudere il partner emotivamente? Certamente no. La chiusura emotiva, infatti, deriva da un accumulo di eventi e di aspetti che non vengono accettati o compresi e che, a lungo andare, creano una distanza in chi vive. Ogni discussione non risolta, ogni qualvolta ci si sente incompresi o non ascoltati, ogni volta in cui si è dovuto cedere ma senza averne l’intenzione reale, ogni volta in cui manca la comunicazione tra le parti e in cui si va a mettere un mattone in più alla barricata che si sta costruendo.

Fino a quando l’opera è talmente ben fatta da posizionarla in modo perenne. Ed è a questo punto che diventa difficile comprendere chi si ha davanti, il suo distacco, la sua chiusura, la sua mancanza di attenzione. E la sua ostinata concentrazione a rimarcare le differenze tra voi, le diverse posizioni e/o prospettive, generando e alimentando un conflitto anche quando questo non c’è. E attuando una chiusura emotiva che, se non risolta, non fa altro che ledere al benessere e alla serenità di coppia, fino anche a portarla alla risoluzione.

Come risolvere e comportarsi di fronte alla chiusura emotiva del partner

Cosa fare quindi? Solo una cosa, fermarsi e cercare di capire le ragioni che hanno portato chi si ha accanto a chiudersi. Se ci sono stati comportamenti e/o atteggiamenti che hanno favorito questo stato d’animo oppure se dipende da un pregresso non risolto della persona con cui state. Ma soprattutto è bene comunicare con lui/lei. Dimostrandovi compresivi verso chi avete di fronte, pronti a un confronto in cui non si vuole per forza vincere o avere ragione ma che vuole unicamente comprendere le ragioni e i punti di vista della persona amata, facendo presente anche i vostri.

E capendo da entrambe e parti che ogni divergenza di opinione può essere motivo di crescita e di unione nella coppia se ci si parla e ci si confronta senza armi puntate ma aprendosi all’altro. Eliminando il pensiero che davanti a sé ci sia un nemico ma lasciando che il sentimento che vi lega prevalga su qualsiasi altra cosa.

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