I parenti “messaggeri”

“Mamma, è velo che sei una NINFOMANE?” Nostro figlio di tre anni che torna a casa dopo una vacanza con il nostro ex e i di lui genitori.

Fare dei figli di divorziati dei “messaggeri” è una di quelle cose così schifosamente meschine che solo i nostri parenti acquisiti ne sono in grado. Certo, a volte la tentazione c’è, ma chi prova per i bambini in questione anche solo lo stesso affetto che lo lega al proprio spazzolino da denti, in genere riesce a resistere.

COME USARE LA PSICOLOGIA INVERSA SUI PARENTI

Noi almeno lo abbiamo fatto, anche quando eravamo così incazzate col nostro ex che al suo confronto persino un opossum ci sembrava un partito migliore. Quando ci accorgiamo che non siamo affatto state ripagate con la stessa moneta, ecco che l’incazzatura può raggiungere vertici importanti. Ed è dura non rispondere a nostro figlio “No, tesoro, ti confondi: la ninfomane è la nonna. Infatti tuo padre è un gran figlio di…” Noooooo basta così. Nervi saldi. Ecco le strategie per resistere.

1) I bambini non si fanno un’opinione delle persone attraverso le parole, ma attraverso l’esempio. E dato che i nostri parenti acquisiti sono delle persone di merda, prima o poi se ne accorgerà, possiamo stare tranquille.

2) Se partiamo in quarta e facciamo una mega sceneggiata al nostro ex o sua deliziosa genitrice, negheranno fino alla morte. L’unica è mandargli via mms la foto del suo prezioso vinile degli anni Settanta mentre brucia nel caminetto, e per didascalia “La prossima volta tocca alla pergamena della tua laurea.”

3) Cambiamo la serratura di casa o affittiamo un garage per tenere in ostaggio gli oggetti a lui più cari: chi può dire che non ne avremmo più bisogno?

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