Il vero motivo del tradimento è l’insicurezza

Chi tradisce, spesso lo fa (anche) per scarsa fiducia e autostima: gli uomini più insicuri sono quelli più propensi al tradimento. Dopotutto, fallire con un/a sconosciuta è meno stressante. E una ricerca lo conferma

Insicurezza e tradimento sono collegati

Vuoi scoprire se il tuo partner appartiene al gruppo dei monogami o è un traditore? Allora dovresti sottoporlo a un test sull’autostima e la fiducia in se stessi.

Secondo una ricerca in merito condotta dalla Indiana University infatti l‘istinto al tradimento molto avrebbe a che fare con la propria personalità sessuale, in particolare con l’insicurezza e l’ansia da prestazione (quella stessa insicurezza che incide anche nel simulare l’orgasmo), un fattore fondamentale e addirittura più determinante di altri elementi “a rischio” infedeltà, come lo status sociale ed economico. In altre parole, quando si tratta di scappatelle, ad essere decisivo non è tanto il rapporto con il partner, ma quello che si ha con se stessi. Soprattutto per gli uomini.

A questo punto, qualcuna di voi si chiederà: “Ma com’è possibile che l’insicurezza, che tendenzialmente spinge le persone a chiudersi in situazioni rassicuranti, come la coppia, possa essere all’origine del tradimento?”

Fallire con un estraneo è meno stressante

Questa la risposta della studiosa che ha guidato l’indagine, Kristen Mark: un uomo che è tormentato dalla paura di fare brutta figura a letto, che non è sicuro delle proprie capacità amatorie sarà più incline a tradire perché “è più facile e rilassante relazionarsi con una sconosciuta, che nulla sa del loro passato sessuale” e con cui non si è costretti ad intrattenere un rapporto in cui i punti deboli vengano allo scoperto.

Insomma, durante un’avventura extraconiugale è più facile sentirsi a proprio agio, reinventandosi una personalità libera da quelle paure che ci condizionano nella vita quotidiana, senza troppe domande da parte del partner di turno. Un po’ come se una scappatella fosse un universo parallelo, in cui possiamo essere amanti migliori, diversi, più appassionati, più liberi, dando sfogo allo stesso tempo a pulsioni che magari con il partner non si mettono in pratica per paura di essere giudicati. L’amante invece si dimentica e dimentica tutto: una volta uscita/o dal letto, non esiste più, tornando ad essere semplicemente sconosciuto.

Da questa conclusione, si può anche facilmente dedurre che tipo di traditore sarà l’insicuro/a, che tendenzialmente preferirà le scappatelle “toccata e fuga” e difficilmente si impegnerà in una relazione parallela, per gli stessi motivi: fallire con un estraneo è meno stressante.

Chi è il traditore seriale

La scoperta è arrivata attraverso un sondaggio on-line, a cui si sono sottoposti 506 uomini e 416 donne (tutti monogami, il 50% dei quali sposati e di età media di 31 anni), e a cui è stato chiesto di raccontare della propria vita di coppia, dei propri comportamenti sessuali e degli eventuali tradimenti fatti o subiti. Dalle risposte inoltre sono emersi altri dati rilevanti per tracciare il profilo del serial-cheater, il traditore seriale: una persona religiosa, con un lavoro sicuro e stimato e un matrimonio non altrettanto soddisfacente, tanto che circa il 20% di entrambi di sessi ha dichiarato di aver avuto un flirt extra… Mettendo poi in relazione i dati, è facile intuire come l’ufficio diventi spesso il luogo in cui si incontra l’amante.

Ma c’è dell’altro. Ad esempio che gli uomini che si eccitano facilmente sono più inclini a tradire perché “non riescono a tenere a bada l’istinto”, mentre per le donne la motivazione principale è l’insoddisfazione riguardo il proprio rapporto di coppia… Per entrambi però è vero che l’insicurezza e l’ansia da prestazione spingono maggiormente all’adulterio ((% per le donne e 6% per gli uomini). Quindi – come dichiara la Mark – “capire a fondo la personalità sessuale è indispensabile per comprendere i meccanismi dell’infedeltà”.

Ma se esseri poco sicuri di sé spiega il tradimento, in un certo senso, di certo non lo giustifica.

Soprattutto perché se l’insicurezza nasce da un cattivo rapporto con se stessi, il tradimento va a intaccare il rapporto di coppia. Se poi la scappatella diventa un orgasmo di autostima per il proprio ego, ecco che rischia di diventare un vizio, una dipendenza per tenere alta la considerazione di sé, come in un’evasione da se stessi.

C’è una soluzione al problema del tradimento?

C’è un modo per prevenirlo o prevederlo? Ovviamente no, ma si possono sempre fare delle scelte: come il fatto di non cedere sotto il peso delle proprie debolezze con determinazione e consapevolezza e di scegliere in che modo si vuole vivere, come scegliere un modello di coppia e di amore che ci renda realmente felici, magari anche diverso dalla classica monogamia, ad esempio il poliamore.

Quello che più conta, è restare fedeli a se stessi.

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