I 5 rimedi per ustioni e scottature da acqua bollente

  • 27 03 2018

Gli incidenti domestici e le scottature sono più frequenti di quanto si pensi. Dagli interventi di primo soccorso ai rimedi naturali, ecco come intervenire in caso di ustioni casalinghe

Incidenti domestici

Ti sembrerà una banalità, ma devi sapere che gli incidenti domestici sono molto frequenti nelle nostre case: un attimo di distrazione e il danno è fatto, perché basta davvero pochissimo per scottarsi.

Una bevanda calda, l’acqua della doccia, una pentola sul fuoco oppure l’acqua-vapore del ferro da stiro possono ustionare la pelle con una maggiore facilità di quello che pensi. Non solo.

I casi di bambini che si bruciano con acqua bollente purtroppo non sono isolati e proprio questi ultimi (ma anche quelli che coinvolgono soggetti deboli come gli anziani) finiscono per provocare gravi conseguenze.

Ecco perché se a scottarsi sono bambini piccoli, persone anziane o ammalati, si deve comunque sempre sentire un parere medico.

I tre gradi delle ustioni

La lesione prodotta dal calore può essere più o meno grave, in base innanzitutto all’estensione della bruciatura e, in secondo luogo, alla durata del contatto con l’agente ustionante. Solitamente, proprio seguendo questi due parametri si è in grado di distinguere fra tre differenti tipi di ustioni: di primo, secondo oppure terzo grado.

Nei casi seri, e cioè quando ci si trova di fronte a necrosi, non c’è niente che si possa fare se non recarsi immediatamente al pronto soccorso oppure chiamare il 118 e nel frattempo sdraiarsi (se siamo noi i diretti interessati) e coprirci con una coperta.

In caso di scottature di secondo grado, quando cioè si notano le classiche bolle (oltre che a un forte dolore e bruciore) si possono evidenziare cicatrici che hanno bisogno di due o tre settimane per guarire del tutto.

Le ustioni di primo grado, invece, quelle per indenderci cui andiamo spesso incontro durante le faccende domestiche, comportano arrossamenti, eritemi e bruciori ma, con le dovute precauzioni, in genere non necessitano più di qualche giorno per scomparire.

Interventi di primo soccorso

Come detto, se si tratta di ustioni al primo stadio o, in alcuni casi più leggeri, anche di secondo grado, quello che devi fare immediatamente è immergere la zona interessata in acqua tiepida per 15-20 minuti, in modo da far raffreddare la pelle e interrompere il processo infiammatorio. Una raccomandazione: evita l’acqua corrente che può causare ulteriore dolore e opta per una bacinella o un catino.

Dicevamo prima di coprire la vittima: come mai? Spesso procedere al raffreddamento della pelle ustionata provoca un abbassamento della temperatura (in casi di grandi percentuali di pelle bruciata si va incontro persino a ipotermia): ecco perché, mentre rinfreschi l’ustione, devi coprire le parti sane con una coperta.

Abbi inoltre l’accortezza di togliere delicatamente gli indumenti, gli accessori o i gioielli a contatto con la zona ustionata perché le scottature possono causare gonfiore ed è quindi importante che la pelle non venga costretta.

Infine copri la zona ustionata con della pellicola trasparente: la protegge dalle infezioni ed è meno dolorosa da rimuovere. Puoi anche fare affidamento su un comune antidolorifico da banco se avverti un dolore intenso.

I rimedi naturali

L’aloe vera resta uno dei migliori rimedi per le scottature superficiali della pelle: ecco perché questa pianta non può mancare in terrazzo o in giardino. Il meccanismo è semplicissimo perché ti basta tagliare una foglia orizzontalmente e spremerla fino alla fuoriuscita del gel: lascia agire il liquido viscoso finché non si assorbe completamente e ripeti più volte al giorno l’operazione.

Dal canto loro, le proprietà calmanti, analgesiche e antisettiche dell’olio essenziale di lavanda aiutano non solo a disinfettare la ferita ma anche a limitare il dolore e a ridurre il rischio di future cicatrici.

Anche l’aceto è un antisettico naturale che aiuta a prevenire le infezioni: unisci due cucchiai di aceto di mele a mezzo bicchiere di acqua e utilizzalo con una garza sterile per pulire la zona scottata.

Essendo il miele uno dei migliori antibatterici e antinfiammatori naturali, puoi usarlo direttamente sulla scottatura e cambiare la garza almeno tre volte al giorno.

Quella della patata cruda non è una leggenda: sbuccia una patata, lavala bene, tagliala a fette e appoggiale sulla ferita per qualche minuto. È davvero efficace per prevenire la formazione di bolle.

Cosa non fare assolutamente

Mentre finora abbiamo dispensato consigli su come procedere in caso di scottature da acqua bollente, ora ci preme anche sottolineare cosa invece non si deve assolutamente fare.

Innanzitutto è severamente vietato applicare disinfettanti, creme, ghiaccio, dentifricio e burro o altri rimedi casalinghi non approvati.

Non forare in nessun modo le eventuali bolle per svuotarle perché si potrebbe incorrere in serie infezioni (nel caso si rivelasse poi necessario è meglio ci pensi un medico esperto).

Ed, infine, non comprimere e fasciare la zona bruciata ma lasciala respirare il più possibile.

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