Influenza: quella del 2020 è in anticipo

Con l'inoltrarsi dell'inverno si torna a parlare di influenza, che a quanto pare quest'anno è in anticipo sulle tempiestiche: già centinaia di migliaia i cittadini influenzati

Arriva l'influenza

Il virus dell'influenza è "in anticipo" e "sono oltre 642 mila i cittadini costretti a letto a causa dell’influenza dall’inizio della sorveglianza epidemiologica, ma in totale potrebbero essere oltre 7 milioni gli italiani colpiti dall’influenza nel corso dell’interna stagione 2019-2020".

Dati e previsioni arrivano dal 36.esimo congresso nazionale della Società italiana di medicina generale e delle cure primarie (Simg), tenutosi a Firenze. Per il presidente Simg, Claudio Cricelli, "la campagna di vaccinazione sta andando bene. Non è mai troppo tardi per ricorrere a questo fondamentale strumento di profilassi".

"La nostra società scientifica, grazie ai medici sentinella distribuiti su tutto il territorio e a un’esperienza ventennale, è asse portante di questo sistema di rilevazione – aggiunge Cricelli – La campagna di vaccinazione antinfluenzale sta andando bene, anche se è iniziata un po’ in ritardo. A differenza dello scorso anno, non abbiamo registrato criticità nella distribuzione delle scorte di vaccini e la copertura si preannuncia buona. Non è mai troppo tardi per ricorrere a questo fondamentale strumento di profilassi. Il vaccino è ben tollerato, efficace e sicuro".

"Sta continuando l’ascesa della curva epidemica, la situazione è sotto controllo e il sistema assistenziale riesce ad assorbire i carichi di lavoro – precisa Cricelli – quest’anno infatti in tutto il territorio si è avuto un incremento della domanda e dell'offerta del vaccino antinfluenzale, che fa ben sperare sui numeri positivi di copertura vaccinale in tutte le persone a rischio".

Con il Piano nazionale prevenzione 2017-2019, il ministero della Salute "ha confermato la volontà e necessità di raggiungere un obiettivo di copertura minimo pari al 75% e uno ottimale del 95% per la vaccinazione antinfluenzale, da raggiungere in tutte le categorie a rischio individuate dal Piano. Nella stagione 2018- 1019 – rimarca la Simg – i livelli di copertura del vaccino antinfluenzale tra le diverse fasce d’età, comprese le categorie più a rischio, hanno evidenziato percentuali ancora lontane dagli obiettivi fissati nel piano. I bambini al di sotto dei 5 anni, per esempio, mostrano livelli tra l’1,7% e il 3,1%, mentre fra gli over 65 il livello di copertura è pari al 53,1%".

"Durante la scorsa stagione i casi gravi sono stati 809 (pazienti ricoverati in unità di terapia intensiva) con insufficienza respiratoria secondaria a influenza – sottolinea Aurelio Sessa, responsabile Simg del settore – I decessi riconosciuti come effetto finale dell'influenza sono stati 198. L'età media di questi pazienti era di 63 anni e quella dei deceduti di 68 anni. L'84% dei casi gravi e l'89% dei deceduti aveva almeno una comorbidità e l'80% non risultava vaccinato".

Questi dati, sottolinea, "ci devono far riflettere sull'utilità della vaccinazione antinfluenzale. Il virus dell’influenza è caratterizzato da una capacità di diffondersi molto elevata. Una persona è in grado di infettarne altre otto nell’arco di un metro di distanza, rendendo classi scolastiche, metropolitane, aerei o altri luoghi di incontro molto pericolosi. Per questo – conclude Sessa – la copertura vaccinale è in grado di fare da scudo efficace ed evitare gravi danni al sistema Paese. La nostra la raccomandazione è di estendere la vaccinazione a più categorie possibili".

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