Pubalgia: sintomi, rimedi e differenze tra uomo e donna

Una guida informativa completa sulla pubalgia: cos'è, dove fa male e quali sono i rimedi e le cure per gli uomini e per le donne che ne sono affetti

Pubalgia

La pubalgia è una tendinopatia, ovvero una patologia che può coinvolgere i tendini, la guaina sinoviale e la zona del pube. Per comprendere meglio cosa sia la pubalgia è necessario conoscere la posizione e la funzione della cosiddetta sinfisi pubica, una fondamentale articolazione cartilaginea del bacino che contribuisce a rendere stabile la parte superiore del corpo.

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Dove si trova la sinfisi pubica? Partiamo dal principio. L'osso pubico fa parte, insieme ad ilio e ischio, delle ossa che compongono l'osso iliaco. Tanto il pube quanto ilio e ischio sono collocati nella metà destra e sinistra del bacino, organizzati in una perfetta simmetria. Ad unire queste due metà del bacino all'altezza del pube ci pensa la sinfisi pubica, grazie proprio alla sua consistenza cartilaginea. Le infiammazioni che colpiscono i muscoli adduttori e addominali (o altra muscolatura limitrofa) nei punti di inserizione sull'osso pubblico genera il forte dolore dell'interno coscia tipico della pubalgia.

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Quali sono le cause della pubalgia? Ci possono essere diversi motivi scatentanti della pubalgia, circa 72 diverse cause possono essere la ragione di questa patologia che ha pertanto un'eziologia molto variegata.

Pubalgia dove fa male: sintomi

  • Dolore inguinale
  • Dolore all'articolazione della sinfisi pubica
  • Dolore interno coscia
  • Dolore addominale
  • Dolore sul fianco
  • Sensazione di fastidio a carico della vescica
  • Dolore al testicolo

Ci sono diversi sintomi che possono essere considerati come campanelli d'allarme per la pubalgia e che vanno quindi segnalati al proprio medico curante. Ricordiamo che l'autodiagnosi non è mai una buona scelta, solo il medico, grazie agli esami, può stabilire se effettivamente siamo affetti da pubalgia.

Molto spesso chi soffre di pubalgia avverte un forte dolore a livello dell'inguine, oppure nella parte anteriore del pube, dove è collocata la sinfisi pubica. Il fastidio dovuto a questa particolare infiammazione è però localizzabile anche nella zona dei muscoli addominali e dell'interno coscia e persino sul fianco.

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Oltre ai dolori muscolari, c'è un altro fastidioso sintomo che si può ricondurre alla pubalgia. Con l'espressione tenesmo vescicale si indica la sensazione di costante bisogno di urinare, episodi di incontinenza urinaria, che persiste anche dopo essere stati in bagno a vescica completamente svuotata.

Pubalgia uomo

La pubalgia è una malattia che può colpire sia uomini che donne, seppure presentandosi in maniera diversa per via della differente anatomia. Istintivamente tendiamo a collegare la pubalgia con la malattia di cui sono frequentemente vittima i calciatori, del resto non c'è da stupirsi visto il continuo sforzo fisico a cui sono sottoposti. Il fatto è che alla sinfisi pubica è collegato anche il legamento sospensorio del pene, cosa che chiaramente influisce nel momendo in cui si sviluppa la pubalgia. Il dolore legato alla patologia può quindi riguardare anche il testicolo, ma questo non significa che la pubalgia sia una malattia del pene: parte sempre da un'infiammazione dei tendini. Esistono del resto varie tipologie di pubalgia che si distinguono in base al muscolo al tendine che si è infiammato.

  • Pubalgia del calciatore – Il nome scientifico è Sindrome del nervo perforante del retto addominale o sindrome della guaina del retto addominale. In questo caso i muscoli addominali si tendono eccessivamente a causa dell'azione che si deve compiere per calciare la palla. Il muscolo soffre di una fissurazione e va a scaricare sul nervo perforante che si infiamma.
  • Tendinopatia Inserzionale – L'infiammazione colpisce i muscoli adduttori della coscia oltre che gli addominali i quali scaricano poi la tensione sulla sinfisi pubica
  • Sindrome sifisiaria – Protagonisti sono nuovamente i muscoli adduttori della coscia che a causa di microtraumi concorrono al cedimento della sinfisi pubblica.

Pubalgia cronica

Non è facile guarire dalla pubalgia, è una malattia che richiede tempo per essere sconfitta e che può diventare cronica. Cosa comporta questo? L'infiammazione non passa e qualsiasi azione si tenti di compiere, non solo correre, ma anche semplicemente camminare è praticamente impossibile per via del troppo dolore. A questo stadio della pubalgia il recupero è molto difficile e antidolorifici e antinfiammatori non hanno praticamente alcun effetto. Mettersi a riposo totale è spesso l'unica possibilità che si ha per recuperare. Ovviamente in questo caso più che mai non bisogna improvvisare una cura, ma rivolgersi al medico per la diagnosi e per ricevere indicazioni precise su come trattare questa patologia.


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Pubalgia cura e rimedi

Come si guarisce dalla pubalgia? Molto dipende dallo stadio a cui viene diagnosticata. Se l'infiammazione è insorta da poco potrebbero essere sufficienti 4 settimane a riposo, riprendendo poi pian piano l'attività sportiva. La crioterapia, ovvero appoggiare del ghiaccio sulla parte infiammata per qualche minuto, può alleviare i sintomi e aiutare a sfiammare la parte specifica.

Anche praticare lo stretching può aiutare. Se invece l'infiammazione è più seria a questi tre rimedi di base potrebbero aggiungersi la fisioterapia, la tecar-terapia, gli ultrasuoni e la laserterapia. Naturalmente ognuna di queste terapie va prescritta ed eseguita sotto stretto controllo medico. Esistono anche dei medicinali che possono essere prescritti dal medico curante, si vai dai classici antinfiammatori ai cortisonici.

Pubalgia esercizi

Il fisioterapista e l'ortopedico possono chiedere di eseguire alcuni esercizi per curare la pubalgia anche a casa. Si tratta di esercizi molto semplici, ovviamente, che mirano ad allungare e quindi distendere la tensione muscolare e allo stesso tempo a rinforzare la muscolatura addominale e delle gambe perché il corpo ritrovi il giusto sostegno. Bisogna cominciare con esercizi semplici, che appunto allunghino il muscolo senza strapparlo, perché altrimenti si rischia di peggiorare il danno. Gli esercizi per la pubalgia hanno come obiettivo anche di migliorare la postura e correggere quegli errori di carico che hanno portato all'insorgere dell'infiammazione. Vanno eseguiti quando il dolore è completamente scomparso per evitare di risvegliare la pubalgia.

  • Esercizi con l'uso degli elastici – Si eseguono per rinforzare i muscoli delle gambe, in particolare il quadricipite
  • Esercizi propriocettivi – Si eseguono con l'ausilio di supporti come una tavoletta basculante che obbliga il soggetto a lavorare su muscoli e articolazioni per non perdere l'equilibrio. In questo modo il corpo torna a lavorare in maniera armonica, senza scaricare il peso in maniera errata a danno di tendini e muscoli
  • Esercizi di strecthing P.N.F. (Proprioceptive Neuromuscolar Facilitation) – Sono spesso "guidati" dal fisioterapista che stimola il sistema neuro-muscolare grazie ad una tecnica precisa
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