Sesso
Pensiamo di sapere tutto. Ma quando si parla di sesso – vuoi per la scarsa educazione all’affettività nelle scuole, vuoi perché per tradizione alcuni argomenti sono ancora tabù – ci sono diversi miti da sfatare. Proviamo a farlo qui con la dottoressa Monica Calcagni, autrice di Cose da donne (Sperling&Kupfer), conosciuta come @ginecologa.calcagni su Instagram e Tik Tok, dove ha 1 milione di follower.

Partiamo dal Punto G. Ce l’hanno tutte le donne?

«No, non tutte le donne, lo ha il 50% circa. È non è facile da collocare: è situato a circa 2 centimetri dall’entrata vaginale, nella parte anteriore. Per trovarlo bisogna mettere le dita a C e spingere verso l’alto. E lì si può raggiungere l’orgasmo durante il sesso».

L’orgasmo del Punto G è più forte di quello clitorideo?

«È diverso. Non è questione se sia più forte o meno. Ci sono donne che riescono a raggiungere l’orgasmo anche con la stimolazione dei capezzoli. O che provano diverse intensità ed emozioni a seconda che si stimolino da sole o con un partner. È molto soggettivo. Non bisogna immaginare il Punto G come una specie di bottone che, se lo tocchi, automaticamente provoca un orgasmo. Diciamo che può favorirlo, ma ci vogliono anche altre condizioni. Altrimenti sarebbe tutto troppo facile».

L’ansia da prestazione nel sesso riguarda solo gli uomini?

«No. Anche le donne hanno paura di non essere all’altezza, di non essere abbastanza profumate, lubrificate o depilate. Di non riuscire a soddisfare il proprio partner, di non essere abbastanza brave a fare, per esempio, una fellatio». Ma mentre negli uomini l’ansia da prestazione è facilmente visibile, perché spesso causa eiaculazione precoce o disfunzione erettile, le donne possono nasconderla bene.

Masturbarsi significa che il sesso che facciamo con il partner non ci soddisfa?

«No. La masturbazione è un atto fisiologico e benefico che tutti dovremmo fare almeno 2 o 3 volte a settimana. Perché libera endorfine e migliora la vascolarizzazione periferica degli organi genitali. Nell’uomo riduce il cancro della prostata, nella donna migliora la lubrificazione vaginale. Riduce l’invecchiamento degli organi, oltre a far bene dal punto di vista emotivo. Ed è svincolata dalla soddisfazione del rapporto di coppia: posso avere intesa con il mio partner ma anche sentire l’esigenza di masturbarmi in solitaria. Non solo: è consigliabile a tutte le età. Nei giovanissimi perché imparano a conoscere il proprio corpo, a capire quello che piace o non piace. E nelle fasi più avanti della vita ci permette di mantenere giovani i genitali».

Con la menopausa noi donne smettiamo di fare sesso?

«No. Ho una paziente che proprio pochi giorni fa mi ha detto che a 55 anni finalmente ha una vita sessuale appagante. Perché non si ha più paura di rimanere incinta, e di solito si ha un partner stabile. Ci si sente più libere perché tanti tabù e tante costrizioni mentali che abbiamo da giovani crollano. E anche certi piccoli disturbi fisici si possono superare. Per esempio, se una donna ha una secchezza vaginale importante, è importante fare prevenzione con la riabilitazione del pavimento pelvico, le creme e l’utilizzo anche dell’acido ialuronico vaginale. Bisogna prendersi cura di sé».

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