Shade e Federica Carta insieme a Sanremo 2019

Il rapper 31enne e la cantante 20enne (la concorrente più giovane dell'edizione) canteranno "Senza farlo apposta". Qui ci raccontano paure e ambizioni

Shade è Vito Ventura, rapper solare che crea tormentoni. Ha 31 e viene da Torino e fa anche il doppiatore. Federica Carta viene da Roma, di anni ne ha 20 e per questo è la più giovane concorrente di Sanremo 2019. Lui è nato a colpi di rime, partecipando anche alle gare di Mtv, lei ha partecipato ad Amici di Maria de Filippi nel 2017. I due sono legati da una profonda amicizia e avevano già cantato insieme il brano “Irraggiungibile”, successo radiofonico e triplo disco di platino.

Tentano il bis con“Senza farlo apposta”, brano altrettanto orecchiabile, che ti sembra di poter cantare già al primo ascolto e che parla di un amore non corrisposto in cui tanti giovani potranno identificarsi. Il brano sarà poi contenuto nel repack di “Truman Sanremo Edition”, l’ultimo album di Shade che esce l’8 febbraio, e in Pop corn”, il nuovo Ep di Federica, con 7 tracce fuori il 15. Nella serata dei duetti cantano con Cristina D’Avena.

Il vostro brano si chiama “Senza farlo apposta”. Me lo raccontate?

Shade: L’ho scritto a giugno. Ero in sessione di registrazione del mio album Truman ed è nato. L’ho mandato a Fede su Whatsapp, ma solo per chiederle un parere. La tonalità era diversa, lei ha detto che avrebbe voluto cantarla.

Federica: E poi è venuta l’idea di Sanremo. Lo abbiamo cambiato molto.

È il seguito di “Irraggiungibile”?

Federica: È sicuramente un bel dramma più maturo.

Shade: Anche qui c’è sofferenza, ma in modo più caparbio, maturo e positivo. Sai che ti stai facendo del male, ma preferisci farlo e sentirti così più vivo.

Cosa e come siete voi due insieme?

Federica: Siamo Sandra e Raimondo. Siamo amici colleghi, confidenti. Ci incastriamo bene sotto alcuni punti di vista. Forse siamo troppo simili.

In cosa?

Shade: C’è troppa sensibilità da parte di entrambi. Siamo molto importanti l’uno per l’altra. A prescindere dalla nostra collaborazione. Siamo un sostegno reciproco nella vita di tutti i giorni. Lei mi capisce con uno sguardo. O dal tono di una nota vocale.

Cosa vi aspettate da questa esperienza?

Federica: Ci piacerebbe molto far capire determinate cose a un pubblico che non ci conosce. Essendo questo brano un nostro biglietto da visita, vorremmo abbattere alcune barriere. Nel mio caso il pregiudizio del talent. O il fatto di essere la persona più giovane del Festival.

Shade: Io tengo molto a far capire che i rapper non dicono solo cazzate. Che non c’è solo misoginia o magari solo testi sui soldi o sulla droga. A me quel tipo di racconto non è mai interessato. Mi piacerebbe far vedere a un pubblico più ampio che il rap non è solo quello.

Come vi state preparando per questa settimana?

Federica: Vito è molto fissato con il fisico.

Shade: Mi alleno. Cerco di arrivare preparato.

Federica: Vocalmente me la faccio sotto, ho paura. Mangiamo sano.

Shade: Le prove sono andate bene, io temevo di essere un disastro totale.

Temete qualcosa?

Federica: Mi spaventa il massacro. I tempi frenetici. Dormo pochissimo già di mio, quindi il sonno no, non mi spaventa. Speriamo solo di vivercela bene.

Shade: Per noi è un’esperienza unica perché non capiterà più che andremo insieme. Vorrei che rimanessero i bei ricordi dei momenti felici, per i momenti tristi che alla fine arrivano sempre.

Il Big che non vedete l’ora di incontrare?

Federica: Sono rimasta colpita da Simone Cristicchi, che mi ha stretto la mano con una sincerità palpabile. Poi Arisa, Nek, Renga.

Shade: Confermo. Simone si è presentato con grande e umiltà e rispetto nei nostri confronti. Senza farlo vedere, lo abbiamo proprio percepito.

Un aneddoto su di voi, che non conosciamo?

Federica: Sono troppo giovane per avere aneddoti interessanti! Diciamo che ho semplicemente iniziato a cantare a nove anni. Mi costringevano a salire sui palchi. Odiavo quando mi facevano cantare ai compleanni. Di solito si fa il coro e invece mi lasciavano solista. E io stonavo ogni volta.

Shade: Io da piccolo volevo diventare un giocatore della Juventus e andavo in giro a raccontare a tutti che avrei giocato nella Juve e addirittura nella Nazionale. Che poi ok, lo sogno ancora.

Con chi guardavate Sanremo?

Federica: Con i miei genitori, a cena. Ero curiosa di ascoltare i brani.

Shade: Io non lo guardavo molto. Quando succedeva, però, sempre in famiglia.

Federica, sei la più giovane dell’edizione. Che effetto ti fa?

Mi fa strano, tanto quanto essere tra i nomi del Festival. Sento il peso di qualsiasi cosa, ne sento la responsabilità. Voglio dimostrare che l’età conta ma io ce la metto tutta.

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