Eppure c’è chi è diffidente nei confronti della soia, sia per motivi legati al suo processo di trasformazione che al gusto alimentare.
Alla prima obiezione il presidente di Valsoia specifica che la società produce cibi direttamente nello stabilimento di proprietà dell’azienda, sito a Serravalle Sesia (Vercelli), e che non utilizza soia o altri ingredienti provenienti da coltivazioni OGM, come stabilito per legge (Reg.1829/2003 e Reg.1830/2003). Enti di certificazione esterni certificano inoltre che le procedure a garanzia del requisito non OGM vengano rispettate in tutte le fasi della filiera produttiva.
Per quanto riguarda il gusto, invece, è una questione di abitudine: se all’inizio il sapore ‘erboso’ può risultare strano, a poco a poco ci si abitua e non se ne può fare a meno. È stato osservato che un sapore, più insolito, più crea dipendenza (non in senso patologico), una volta che “si impara” a trovarlo gradevole.