Durante il cambio di stagione, è normale accusare stanchezza continua e debolezza muscolare.
Questa condizione, che può durare qualche giorno o alcune settimane, è definita astenia e si collega al cambio stagionale delle attività metaboliche.
 
Un recente sondaggio rivela però che gli italiani sono un popolo di “nati stanchi”, indipendentemente dal periodo dell’anno.
 
Il CNR ha proposto sul web il test “L’autunno ti fa sentire sempre stanco?” e ne è emerso che ben l’80 per cento degli italiani trascorre la giornata con un costante senso di stanchezza, che aumenta nel corso della giornata.
 
Il 32 per cento degli intervistati fatica a svegliarsi e accusa sonnolenza fino a metà mattinata, mentre il 48 per cento è vittima dei colpi di sonno a partire da dopo pranzo.
 
Il 36 per cento degli italiani non si sente mai completamente sveglio e il 34 per cento ammette di passare buona parte della giornata con la sensazione costante di esser uscito da un notte “brava”.
 
Per cercare di recuperare tonicità e prontezza mentale, il 41 per cento degli intervistati ammette di abusare del caffè, mentre per il 36 per cento non riesce a trovare un valido aiuto per recuperare la prontezza mentale.
 
Gli italiani però non ritengono che l’astenia sia collegata al cambio di stagione.
Solo il 18 per cento si dichiara stanco con l’arrivo dell’autunno, il 34 per cento collega la stanchezza a tutti i cambi di stagione e ben il 46 per cento degli intervistati dichiara di sentirsi stanco tutto l’anno.
 
Per combattere la stanchezza cronica, gli esperti consigliano poche semplici regole, da adottare come stile di vita. Prima di tutto intervenire sul riposo notturno al fine di renderlo il più soddisfacente possibile.
 
Anche la digestione gioca un ruolo fondamentale perché più il pasto è pesante, più sarà forte la sonnolenza.
È quindi di basilare importanza privilegiare una colazione ricca, un pranzo leggero e una cena molto frugale, cercando di mantenere orari fissi.
In questo modo si può fare scorta di energia al mattino, senza soffrire la fame, né appesantirsi con piatti troppo elaborati durante il pranzo.
Cenare in modo semplice e leggero invece, favorisce un buon sonno notturno. La pessima abitudine di fare una cena abbondante per “recuperare” il panino di mezzogiorno va subito corretta.
 
Se nemmeno questi accorgimenti riescono a risolvere il problema e la sonnolenza di protrae per oltre 6 mesi accompagnata da altri sintomi, potrebbe trattarsi di sindrome da stanchezza cronica (CFS), una condizione rara che porta, oltre alla spossatezza, malessere generale e disturbi simili a quelli influenzali.
 
Meglio parlarne col proprio medico per farsi prescrivere esami specifici.