Impianto fisso aria condizionata

I VANTAGGI DI UN IMPIANTO FISSO

In questo caso, il climatizzatore è composto da un’unità interna installata a parete e da un compressore che va collocato all’aperto per scaricare all’esterno il calore. I vantaggi dell’impianto fisso sono la silenziosità e la praticità: puoi accenderlo in ogni momento, anche in una giornata improvvisamente calda fuori stagione.

Sceglilo se hai tante stanze da rinfrescare perché le versioni multi-split ti consentono di collegare a un’unica unità esterna anche due o tre elementi interni per rinfrescare più ambienti contemporaneamente.
Se non hai un balcone o abiti in un palazzo sottoposto a vincoli urbanistici (soprattutto nei centri storici) puoi scegliere un modello split senza unità esterna. Andrà installato però da un tecnico abilitato che deve fare due fori nel muro per consentire lo scambio di aria: all’esterno si vedranno quindi solo 2 griglie.
Per regolare il condizionatore anche da fuori casa e tenere d’occhio i consumi regolando la temperatura giorno per giorno, scegli un modello da controllare con un’applicazione di smartphone, tablet o pc.

Come scegliere il condizionatore

Sempre più ecologici, efficienti e facili da usare, i nuovi condizionatori migliorano il clima. Pensi di comprarne uno? Ti abbiamo preparato una guida

PIÙ RISPETTO PER LA NATURA

Ma i gas del condizionatore sono nocivi per l’ambiente? In realtà i produttori si sono sforzati di trovare sostanze con il minore impatto possibile. Oggi, come chiesto dall’Unione europea, i climatizzatori non utilizzano più gas refrigeranti nocivi, bensì fluidi sintetici ecologici, molto efficienti e senza impatti negativi per l’ambiente.

Tra i più utilizzati ci sono l’R290 e l’R410A, ora gradualmente sostituiti dal nuovo R32, che riduce sensibilmente le emissioni responsabili dell’effetto serra. Tieni presente questo dato quando scegli un nuovo climatizzatore.

La praticità di un impianto portatile

Con ruote e maniglie che permettono di spostarlo senza fatica da un locale all’altro, il condizionatore mobile è adatto a piccoli ambienti.

→ Sceglilo se sei in affitto e non vuoi spendere per opere di muratura. O se il caldo è arrivato e non hai tempo per installare un fisso. Una volta a casa, lo usi subito, senza l’intervento di un tecnico. Basta inserire la spina nella presa di corrente.

→ I modelli monoblocco hanno una sola unità. Gli split, invece, hanno l’unita interna sempre montata su ruote, ma abbinata a un elemento da sistemare all’esterno, che contiene il condensatore (la parte che genera rumore). Se puoi, opta per questi modelli.

Condizionatore: i consigli per scegliere il modello giusto

Leggi la tabella di efficienza energetica per capire quale climatizzatori consuma meno. Un modello in classe A rispetto a uno di classe C riduce di circa il 30% all’anno la bolletta e le emissioni di CO2.

Controlla le funzioni. Il condizionatore non deve solo raffrescare o riscaldare, ma anche controllare temperatura, umidità, purezza e velocità dell’aria, avere termostato per mantenere costante la temperatura scelta e timer per programmarlo.

Se vuoi risparmiare, opta per un modello a tecnologia Inverter: la potenza all’inizio è massima, poi diminuisce gradualmente fino ad arrivare al minimo necessario per mantenere la temperatura impostata. Tagli consumi fino al 25% in meno rispetto a un sistema tradizionale.

Scegli la potenza di un climatizzatore in base alle dimensioni del locale da rinfrescare, alle persone che ci vivono, alla posizione e alla grandezza delle finestre. La potenza è indicata in watt o Btu: 1 watt corrisponde a 3,416 Btu. Indicativamente, si consigliano 9.000-10.000 Btu/h per ambienti tra i 20 e i 30 mq e 11.000-14.000 Btu/h per quelli di circa 40 mq.

Prima dell’acquisto controlla di che tipo sono i filtri che trattengono la polvere aspirata: i modelli più efficaci ne hanno addirittura di antibatterici, per chi soffre di allergie.

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