Il superlavoro potrebbe non solo danneggiare la salute, ma anche alterare la struttura del cervello. In particolare le aree associate alla regolazione emotiva e alla funzione esecutiva. A rivelarlo è un nuovo studio condotto dai ricercatori della Chung-Ang University e della Yonsei University, in Corea del Sud, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Occupational and Environmental Medicine.
Carico di lavoro e aree del cervello: che cosa succede
Per scoprire i meccanismi neurologici e i cambiamenti anatomici che un numero eccessivo di ore di lavoro può comportare, gli autori della ricerca hanno seguito 110 operatori sanitari, dividendoli in due gruppi. 32 di loro lavoravano per un numero di ore settimanali in eccesso (più di 52 a settimana, limite massimo legale consentito in Corea), i restanti 78 con orari di lavoro standard.
L’utilizzo di una tecnica di neuroimaging ha permesso di identificare e analizzare il volume del cervello del campione sotto osservazione. L’analisi comparativa dei risultati ha mostrato che «le persone che lavoravano 52 o più ore a settimana presentavano cambiamenti significativi nelle regioni del cervello associate a funzione esecutiva e regolazione emotiva, a differenza dei partecipanti che lavoravano le ore standard».
Tra le aree del cervello che hanno mostrato un aumento di volume ci sono:
- il giro frontale medio, che svolge un ruolo importante nelle funzioni cognitive, nell’attenzione, nella memoria e nei processi linguistici,
- l’insula, coinvolta nell’elaborazione delle emozioni, nell’autoconsapevolezza e nella comprensione del contesto sociale.

Gli effetti del superlavoro sulla salute
Prima della ricerca coreana, altri studi avevano evidenziato gli effetti negativi sulla salute derivanti da un numero di ore di lavoro eccessivo. Nel 2021, ad esempio, una ricerca congiunta dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha stimato che il superlavoro è causa di oltre 745mila decessi all’anno. È stato inoltre riscontrato che il superlavoro aumenta il rischio di diabete nelle donne e concorre al declino delle capacità cognitive.
Superlavoro e aumento del volume cerebrale
La scoperta suggerirebbe una «potenziale relazione» tra carico di lavoro e cambiamenti in alcune aree del cervello. Fornisce una base biologica per le sfide cognitive ed emotive segnalate dalle persone che lavorano troppo. «Sebbene i risultati debbano essere interpretati con cautela a causa della natura esplorativa di questo studio pilota, essi rappresentano un primo passo significativo per comprendere la relazione tra superlavoro e salute del cervello», affermano i ricercatori.
In particolare, «l’aumento del volume cerebrale osservato potrebbe riflettere risposte neuroadattive allo stress occupazionale cronico. I cambiamenti rilevati potrebbero fornire una base biologica per le difficoltà cognitive ed emotive spesso segnalate nelle persone sottoposte a sovraccarichi di lavoro», puntualizzano ancora gli autori.