Cosa portare in detrazione dal 730: le novità

State per fare il 730? Vi aspettano il commercialista o il Caf (i Centri di assistenza fiscale) per la dichiarazione dei redditi? Sapete cosa portare in detrazione? Forse ci sono alcune detrazioni fiscali che vi sfuggono. Eccone cinque.

Mensa scolastica

La novità di quest’anno è la possibilità di scaricare le spese della mensa scolastica dei bambini per scuole dell’infanzia, primarie e medie. Fino allo scorso anno, la detrazione delle spese scolastiche era riservata solo alle tasse universitarie. Il tetto di spesa per i vari bollini e buoni mensa è di 400 euro per bambino. La detrazione è del 19%. In pratica: 76 euro “abbattuti” alle tasse da pagare. “Per documentare questa spesa – ci ricorda Ilaria Moretti, esperta fiscale di Federconsumatori – basta la copia del bonifico intestato alla struttura che eroga il servizio mensa. Ma se il buono mensa è stato pagato in contanti, in quel caso bisogna chiedere al comune o all’ente che li ha rilasciati, una certificazione dell’ammontare complessivo di quanto speso per la mensa per l’anno 2015”.

Spese per gli animali

Si possono detrarre anche le spese per la cura dei propri animali domestici: in pratica spese per vaccinazioni, farmaci, visite dal veterinario. La percentuale abbattuta è del 19%, ma il costo sostenuto deve essere superiore a 129,11 euro. “La Agenzia delle Entrate ha fatto sapere che potrà accertare anche la effettiva proprietà dell’animale. Controllate di essere in regola: il cane va registrato all’anagrafe canina e microchippato”, precisa l’esperta.

Palestre

Detrazione del 19% per spese di attività sportiva e dilettantistica di ragazzi fino a 18 anni. I genitori possono detrarre abbonamenti a palestre, piscine e associazioni sportive. Il tetto massimo ammesso è di 210 euro. Per i corsi in palestra degli adulti, questa detrazione non vale. È ammessa solo nel caso di corsi di ginnastica posturale, yoga o attività fisica riabilitative, qualora ci sia una prescrizione medica che la giustifichi.

Fondi pensione

Da più parti si è insistito perché soprattutto i giovani lavoratori, appena immessi nel mercato del lavoro, aderiscano alla previdenza complementare. Una delle novità è che, per incentivarla, chi ha aderito a un piano di pensione privata può ‘abbattere’ il reddito con la detrazione pari al valore di quanto versato. Insomma, senza limiti. Se uno accantona 6mila euro in un fondo pensione, lo stesso valore verrà sottratto al reddito dichiarato. Con sostanziale abbassamento delle tasse.

Documentazione giustificativa: per quanti anni?

È importantissimo tenere tutte le pezze giustificative delle detrazioni ottenute, perché i controlli dell’Agenzia delle Entrate sono sempre in agguato. Per quanto tempo? “Quest’anno hanno allungato i termini degli accertamenti di un anno. Significa che è necessario tenere scontrini e ricevute per 6 anni. Prima erano solo 5. Attenzione, però. Se si beneficia per esempio del bonus ristrutturazioni, per cui la detrazione si applica per 10 anni, i documenti vanno conservati per tutti e 10 gli anni, più sei (tempo massimo entro cui i controlli possono scattare sull’ultimo anno del beneficio ottenuto). Quindi, per certe detrazioni bisogna tenere i documenti per almeno 16 anni”, ricorda l’esperta fiscale di Federconsumatori.

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