Dichiarazione dei redditi: le novità 2020

Abbiamo tempo fino al 30 settembre per presentare il modello 730. Prorogati anche i termini per Certificazione unica e 730 precompilato. Debutta la delega a distanza. Tutte le novità del 2020

La pandemia ha stravolto i nostri piani, ma anche il calendario del Fisco. A causa del Covid-19 questíanno sono slittate in avanti molte scadenze fiscali. E così ora abbiamo tempo fino a fine settembre per inviare la dichiarazione dei redditi precompilata. Il vecchio modello cartaceo di 730 d’ora in poi finisce in soffitta, cedendo il posto al suo corrispettivo digitale. Debutta la delega a distanza: per evitare di spostarsi da casa si potrà inviare per e-mail tutta la documentazione fiscale al Caf oppure al commercialista, che provvederanno all’invio telematico.

Ecco le nuove date e le principali novità per la dichiarazione dei redditi 2020, spiegate con l’aiuto della dottoressa Veronica Baggiani, commercialista.

Precompilata online dal 5 maggio

La dichiarazione 730 precompilata è disponibile online nell’area riservata del sito delle Entrate (www.agenziaentrate.gov.it) a partire dal 5 maggio, anziché dal 15 aprile come al solito.

Per accedere al proprio 730 si possono usare nome utente, password e il pin dei servizi online dell’Agenzia, oppure il Pin dell’Inps ma anche, per chi ne fosse in possesso, la Carta nazionale dei servizi (CNS) o lo Spid. In questo modo si potranno rettificare, integrare o confermare i dati già presenti nella dichiarazione e stamparla.

L’invio sarà possibile a partire dal 14 maggio ed entro il 30 settembre 2020. Il termine ultimo si allunga dunque, estendendosi a tutta l’estate, rispetto alla solita scadenza del 23 luglio. Una novità che anticipa a quest’anno – complice il Covid-19 – la riforma fiscale già approvata dal Governo che doveva partire dal 2021.

I lavoratori dipendenti che presenteranno il 730 entro il 30 giugno, otterranno i rimborsi a credito oppure pagheranno, se a debito, nella prima busta paga del mese successivo, dunque a luglio. Mentre per i pensionati il rimborso verrà erogato nel cedolino della pensione entro due mesi dalla presentazione del modello. Chi invece presenterà il 730 più tardi, ad esempio entro il termine ultimo di settembre, vedrà slittare i rimborsi in busta paga a fine anno.

L’assistenza online e per telefono

Presentare il modello 730 precompilato è comodo soprattutto per lavoratori dipendenti e pensionati (in possesso di determinati redditi) poiché non è necessario eseguire calcoli. «Chi accetta il 730 senza modifiche inoltre, non subirà controlli sugli oneri detraibili e deducibili» commenta la commercialista. In caso di dubbi si può consultare la pagina dedicata all’assistenza dell’Agenzia delle Entrate https://infoprecompilata.agenziaentrate.gov.it o chiamare il call center attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17 e il sabato mattina dalle 9 alle 13 eccetto nei giorni di festività nazionali (numero 800.90.96.96 da telefono fisso, 0696668907 da cellulare e +39 0696668933 per chi chiama dallíestero).

La delega al Caf anche tramite foto e video

La modifica e l’invio del 730 precompilato come al solito può essere anche delegata al proprio sostituto d’imposta (datore di lavoro), a un Caf o un professionista abilitato, cioè un commercialista, che ci presti assistenza fiscale. Purché conferiamo loro apposita delega all’accesso, che quest’anno sar‡ possibile anche a distanza, come previsto dal decreto Liquidità (D.L.23/20). La delega si potrà spedire infatti anche solo in modalità telematica. In che modo? Inviando tramite e-mail la copia per immagine della delega sottoscritta, insieme a tutta la documentazione necessaria per la pratica e alla copia del documento d’identità. In caso di necessità, se ad esempio ci mancano stampanti e scanner, precisa l’Agenzia delle Entrate (circolare 9/E/2020) è possibile inviare al Caf o al commercialista, tramite e-mail o anche tramite sistemi di messaggistica istantanea (come Whatsapp) o ancora depositandola sul cloud dell’intermediario, la foto di uníautorizzazione scritta in forma libera su un foglio e firmata. È importante ricordarsi di inserire le informazioni essenziali, cioè:

– codice fiscale e dati anagrafici del contribuente e la denominazione del Caf o il nome del professionista;

– consenso all’accesso alla dichiarazione precompilata e al trattamento dei dati personali;

– firma del contribuente.

La nuova modalità, rispettosa della distanza sociale, è stata ideata per evitare occasioni di contagio. Si potrà usufruirne, purché si provveda a regolarizzare la situazione una volta cessata l’emergenza, consegnando di persona delega e documentazione.

Addio al modello cartaceo

Il contribuente può anche presentare la dichiarazione modificando il modello Redditi che potrà essere trasmesso dal 19 maggio al 30 novembre. Oppure tramite il modello 730 ordinario.

Un’altra novità riguarda i lavoratori a tempo determinato che potranno presentare il 730 tramite il sostituto ma solo se il contratto dura almeno dal mese di presentazione della dichiarazione al terzo mese successivo (ad esempio: se presentano il 730 a fine luglio, il contratto deve durare almeno fino a fine ottobre).

Da quest’anno inoltre, possiamo dire addio alla vecchia dichiarazione su carta: per la prima volta i moduli e le istruzioni per il 730 non si potranno più ritirare in formato cartaceo dagli uffici del Comune, ma solo scaricare online dallíAgenzia delle Entrate. «La digitalizzazione del processo è un grosso vantaggio: rende la comunicazione dei dati più rapida e agevole, ma anche più sicura poiché si evitano errori materiali legati all’inserimento a mano dei dati. Alla velocità di invio inoltre, fanno seguito rimborsi più rapidi» commenta l’esperta.

730 anche per gli eredi: rimborsi più rapidi

Tra le altre novità del 2020 c’è la possibilità per gli eredi di utilizzare anche il modello 730 per dichiarare i redditi del defunto. Che significa? Per effettuare la dichiarazione dei redditi percepiti nel corso del 2019 da persone decedute lo scorso anno o entro il 23 luglio 2020, i successori potranno avvalersi del modello 730, senza consegnarlo al sostituto d’imposta, purché si tratti di redditi dichiarabili con questa modalià (da lavoro dipendente, pensione e alcuni redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente). «Fino a questíanno gli eredi non potevano usare il modello 730 ma solo il modello Redditi persone fisicheí da consegnare a novembre, ottenendo il rimborso nella migliore delle ipotesi, dopo un intero anno. Mentre con il 730 i tempi si accorciano. L’erede potrà inviare il 730 del defunto insieme al proprio, ottenendo i rimborsi a stretto giro» chiarisce la commercialista.

Altre novità di quest’anno

Per chi ha figli fino a 24 anni, il limite di reddito complessivo per essere considerati ancora a carico della famiglia sale a 4.000 euro. Mentre l’importo massimo annuo delle spese di istruzione per cui si può godere della detrazione è di 800 euro.

Per chi torna a vivere in Italia dall’estero, spostando la propria residenza qui a partire dal 30 aprile 2019, i redditi da lavoro dipendente (e assimilati) concorrono al reddito complessivo nella misura del 30%. Che invece scende al 10% se la residenza è trasferita in Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sardegna e Sicilia.

Fanno il loro ingresso nella precompilata le spese per godere delle prestazioni di dietisti, fisioterapisti, logopedisti, igienisti dentali, tecnici ortopedici e di tante altre categorie di professionisti sanitari. Inoltre saranno inserite anche le spese per le prestazioni di strutture sanitarie militari e i contributi previdenziali versati all’Inps con il Libretto famiglia.

Infine dal 2020 il contribuente può destinare l’otto per mille dell’Irpef allo Stato, scegliendo una finalità tra cinque opzioni fornite.

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