Parco con alberi

Alberi in città, la regola del benessere è “3-30-300”

Gli alberi in città abbattono lo smog e contribuiscono al benessere psichico degli abitanti. La regola "3-30-300" che promuove il verde urbano

Alberi in città: ce ne sono sempre troppo pochi. Eppure combattono lo smog, frenano il rumore, ci fanno sentire bene. Equilibrio, salute mentale, centratura su se stessi: è intuitivo come tutto questo passi attraverso il verde. È ormai scientificamente provato che il contatto con la natura e la sola vista degli alberi porti benessere. Lo stabilisce la regola “3-30-300” elaborata dal professore olandese Cecil Konijnendijk van den Bosch e confermata da uno studio spagnolo che quantifica “il nostro bisogno di spazi verdi nelle vicinanze”.

Sempre più palazzi e meno verde

Negli ultimi 30 anni la superficie forestale a livello mondiale si è ridotta di oltre 420 milioni di ettari. Nelle periferie delle nostre città non si ferma la cementificazione. Nuovi quartieri residenziali si mangiano le campagne. Spesso senza alcuna pianificazione di spazi verdi che – come vedremo – sono fondamentali per la salute mentale dei residenti.

La “regola 3-30-300”

Strada alberata in città

3 alberi, 30% di natura, 300 metri da un parco: inventata da Cecil Konijnendijk, che insegna silvicultura urbana a Vancouver (Canada), la regola “3-30-300” è di una chiarezza immediata. Tradotto, dovresti vedere almeno tre alberi dalla tua finestra, il tuo quartiere dovrebbe avere il 30% di verde e dovresti vivere a 300 metri da un parco. Un modo per sottolineare in modo semplice e diretto l’importanza che hanno gli alberi in città in termini di sostenibilità ambientale e benessere dei singoli.

Tre alberi dalla tua finestra

Alberi dalla finestra

Ognuno di noi dovrebbe poter vedere almeno 3 alberi di discrete dimensioni dalla propria abitazione. Una condizione niente affatto scontata per chi vive nelle nostre città. Chi pianifica gli spazi urbani dovrebbe tenerne conto. Troppo spesso, intorno alle nostre metropoli, vediamo sorgere palazzi uno accanto all’altro senza prevedere adeguati spazi di verde. Eppure i lockdown dovrebbero averci insegnato quanto sia vitale per noi il contatto anche solo visivo con la natura. Semplicemente affacciarci alla finestra e ammirare la chioma dell’albero di fronte a casa.

30% di verde in ogni quariere

Strada alberata in città

Ogni quartiere dovrebbe avere almeno il 30% di superficie ricoperto da alberi. Questo non soltanto per una questione di benessere fisico e psichico degli individui. La copertura forestale urbana contribuisce a migliorare il microclima e riduce l’inquinamento atmosferico e il rumore.

Un parco a 300 metri da casa tua

Donna lavora al pc seduta in un prato

Ogni cittadino dovrebbe poter avere un parco vicino a casa propria, a una distanza massima di 300 metri. Avere giardini di zona, quartieri alberati e parchi cittadini significa incoraggiare le persone a uscire. E se la gente esce, si crea socialità, contribuendo a rendere il tessuto urbano più accogliente e sicuro. Senza contare che respirare aria più pulita e camminare si traducono in salute e minor necessità di ricorrere al sistema sanitario.

Lo studio che conferma la regola

Uno studio, condotto dall’Institute for Global Health di Barcellona e pubblicato su “Environmental Research” ha valutato la relazione tra la salute mentale e la regola dello spazio verde 3-30-300. I risultati dello studio hanno mostrato che l’aderenza alla regola 3-30-300 era chiaramente associata a una migliore salute mentale, a un minor uso di farmaci e a un minor numero di visite dallo psicologo.

Coinvolti oltre tremila soggetti

Gli scienziati hanno studiato la vicinanza geografica al verde di 3.145 abitandi di Barcellona di età compresa tra 15 e 97 anni. Osservando lo stato della loro “salute mentale”, hanno verificato che gli abitanti esposti alla regola 3-30-300 mostravano una situazione di miglior benessere psicologico. In sintesi, metropoli ricche di vegetazione, la presenza di alberi in città fanno bene non solo all’ambiente ma anche alla nostra psiche.

Camminare nel verde: lo studio del 2015

Gli effetti comprovati degli spazi verdi sulla psiche erano già stati oggetto di studi scientifici. Uno studio, pubblicato nel 2015 sulla rivista “Proceedings of the National Academy of Science” aveva dimostrato mostrato come una semplice passeggiata in un’area naturale fosse in grado di alleviare alcuni problemi psichici. “Le aree naturali accessibili possono essere vitali per la salute mentale nel nostro mondo in rapida urbanizzazione”, avvertiva il Gretchen Daily , coautore dello studio.

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