Il Bosco Verticale di Milano

Giardini verticali, come abbellire le città e fare bene all’ambiente

A Milano c'è il bosco verticale. In altre città si possono ammirare giardini verticali meravigliosi. Il loro scopo non è solo decorativo. Ecco quali benefici portano e come realizzarne uno fai-da-te

Da anni ormai i giardini verticali abbelliscono le nostre città e decorano l’esterno di tante case, arricchendo gli spazi urbani di colori ed eleganza. Ideati dal botanico francese Patrick Blanc, autore di spettacolari installazioni verdi sulle facciate di tante città, i giardini verticali si sono diffusi in tutto il mondo.

I giardini verticali più belli del mondo

Possiamo ammirarne di meravigliosi. A Londra, all’Hotel Athenaeum, oppure al Caixa Forum di Madrid, dove sono state utilizzate 15mila piante di 250 specie diverse. Ma anche all’Emporium Shopping Mall di Bangkok o a New Delhi, presso la sede dell’ambasciata di Francia. Affascinante anche il giardino verticale nel quartiere Harmonia 57, a San Paolo del Brasile. La struttura è concepita come un corpo umano dove il sistema di irrigazione a vista è l’apparato circolatorio. E che dire del ponte di Aix-en-Provence, nel sud della Francia, con una facciata che è un tripudio di colori verdi?

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Il Bosco Verticale di Milano aiuta il microclima

Anche Milano ha il suo Bosco Verticale, ai margini del quartiere Isola. Si tratta di due palazzi residenziali, inaugurati nel 2014, con oltre duemila specie arboree, tra arbusti e alberi ad alto fusto. L’ambizioso progetto di riforestazione metropolitana non ha solo uno scopo decorativo. L’obiettivo è anche incrementare la biodiversità vegetale e animale del capoluogo lombardo e contribuire alla mitigazione del microclima.

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– Il giardino verticale al centro culturale Caixa Forum di Madrid
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– Il giardino verticale nell’Emporium Shopping Mall di Bangkok
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– Il Bosco Verticale di Milano
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– Il giardino verticale dell’Athenaeum Hotel di Londra

I benefici dei giardini verticali

Infatti, i giardini verticali non hanno solo un valore ornamentale, ma apportano anche molti benefici. Purificano l’aria, aiutando così a ridurre l’incidenza delle malattie dell’apparato respiratorio. Aiutano l’isolamento acustico delle abitazioni. Forniscono un’ottima coibentazione agli edifici, consentendo una migliore regolazione termica delle case e inducendo un risparmio energetico. Inoltre, donano benessere: la vista di un giardino rilassa la mente.

Come nasce un giardino verticale

L’idea alla base di queste creazioni è che non tutte le piante hanno bisogno della terra. Diverse specie necessitano solo di acqua, ossigeno e anidride carbonica. I boschi verticali sfruttano l’azione della fotosintesi clorofilliana. Vengono realizzati agganciando agli edifici strutture metalliche, che possono essere anche autoportanti, sulle quali è stato applicato un telo in pvc e un rivestimento in cartonfeltro. Qui vengono piantati i semi che daranno vita al giardino o all’orto verticale. In pratica, i pannelli costituiscono il substrato inorganico per la vegetazione, che potrà crescere senza bisogno di terriccio. Ovviamente, è previsto un sistema di irrigamento automatico, che nella maggior parte dei casi è nascosto.

Giardini verticali fai-da-te

I giardini verticali non sono difficili da realizzare. Ciascuna di noi potrebbe crearne uno per abbellire la facciata della propria casa o anche sul balcone. L’importante è scegliere con cura i materiali e anche il tipo di piante. Per la scelta delle pareti, esistono varie soluzioni, come le tasche porta-piante, che possono arrivare a occupare tutta la larghezza di una parete o essere appese su una ringhiera del balcone. Si possono anche usare i pallet come supporto, inserendo le piante o i vasi tra le doghe. In commercio esistono anche pareti in feltro che possono essere fissate al muro e ospitare piante rampicanti che ricadranno verso il basso.

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Giardini verticali: quali piante scegliere

Per la scelta delle piante bisogna tenere conto del clima della zona in cui si vive, dell’esposizione al sole e dell’orientamento dell’edificio, oltre che della ventosità. Bisogna anche valutare come variano le condizioni micro-climatiche a seconda dell’altezza: la temperatura e la luminosità alla base di un edificio possono essere molto diverse da quelle alla sommità. L’ideale sono le piante che necessitano di poche cure durante l’anno. Devono essere tappezzanti, quindi vanno benissimo rampicanti, piante da pergolato, pendenti, ma anche cespugli e arbusti le cui radici non abbiano bisogno di affondare in un terreno troppo profondo. Tra le varietà botaniche più adatte ai giardini verticali ci sono quelle che richiedono poca luce, come il ficus e la felce, ideali da posizionare a livello del suolo, dove l’ombra è maggiore. Nella parte più alta e luminosa si mettono invece le piante amanti del sole e della luce.

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