In vista dell’estate la municipalità di Tokyo esenterà i residenti della capitale dal pagamento delle tariffe base per l’acqua. Lo scopo è quello di compensare i costi in bolletta per le famiglie, così da incentivarle a combattere il caldo estremo utilizzando validi metodi di raffreddamento, come l’aria condizionata.
Record di morti per ondate di calore
Secondo l’Ufficio di Sanità Pubblica, la scorsa estate le ondate di calore hanno causato il numero record di 263 decessi solo a Tokyo. Il 60% dei morti per le conseguenze dei colpi di caldo in ambienti chiusi non aveva acceso l’aria condizionata, mentre parte delle vittime ha scelto di non usarla per via dei costi eccessivi. Il disegno di legge di bilancio prevede lo stanziamento di 36 miliardi di yen (220 milioni di euro) per coprire i sussidi, validi per quattro mesi.
«Siamo preoccupati del fatto che le persone rinunciano a usare i loro condizionatori per via delle spese. Abbiamo quindi pensato a un’iniziativa per aiutarli a pagare le bollette – ha riferito all’Asahi Shimbun il governatore della capitale giapponese, Yuriko Koike -. Vorremmo che tutti gli abitanti di Tokyo affrontassero senza preoccupazioni le temperature roventi previste per l’estate».

Il risparmio per le famiglie
A Tokyo le tariffe base per l’acqua variano solitamente da 860 a 1.460 yen (da 5.20 a 8.80 euro), a seconda del diametro della tubatura dell’acqua domestica. In base ai calcoli dei funzionari amministrativi, le famiglie che utilizzano un tubo dell’acqua dal diametro di due centimetri, il più diffuso, dovrebbero riuscire a risparmiare circa cinquemila yen (30 euro) sulle bollette dell’acqua nell’arco di quattro mesi. I costi aggiuntivi, calcolati in base al consumo personale di acqua e da aggiungere alle tariffe base, saranno fatturati come di consueto.
Le temperature a Tokyo
Lo scorso anno il Giappone ha registrato l’estate più calda e umida mai registrata. Secondo l’agenzia meteorologica nazionale, le temperature di giugno, luglio e agosto sono state di 1,76 gradi superiori alla media registrata tra il 1991 e il 2020. Ad agosto, le temperature medie nella capitale raggiungono i 34 °C con un’umidità del 78%.
Il caldo è aggravato dall’effetto «isola di calore urbana» causata dalla costruzione di grandi complessi che ostacolano la circolazione dell’aria, soprattutto le brezze che soffiano dalla baia di Tokyo. Un effetto che l’espansione di spazi verdi e giardini pensili non è riuscita a compensare. Basi pensare che tra giugno e settembre, circa 8mila persone a Tokyo sono state ricoverate in ospedale per colpi di calore e la maggior parte dei decessi è stata registrata tra gli anziani.