Cosa è l’ecoterapia?

L’esperienza della natura ha un effetto sul corpo e sulla mente. In fondo ce ne rendiamo conto da sempre e non solo perché negli ultimi anni si è moltiplicata l’attenzione sul benessere psicofisico e la nostra relazione con l’ambiente. Immergersi in un paesaggio incontaminato è antistress: bastano pochi passi per rendersene conto. L’aria entra attraverso le narici, in profondità, riempiendo i polmoni. Il respiro acquista un ritmo differente, più lento e rilassato. Ci sentiamo subito diversi, straordinariamente vivi. Ed è questo il fulcro dell’ecoterapia.

Tu in quale ambiente decidi di passare il tuo tempo libero? Il mondo di cui facciamo esperienza là fuori, ogni giorno, influenza la qualità dei nostri pensieri, ecco perché dovresti iniziare a rispondere seriamente a questa domanda. Sul tema è stata condotta un’indagine dal Dipartimento di Psicologia della Stanford University, in California, in collaborazione con l’Accademia reale svedese delle scienze e lo Stockholm Resilience Centre, centro di ricerca dedicato alla resilienza situato nella città di Stoccolma, in Svezia. Se da anni gli studi hanno dimostrato il collegamento fra il nostro benessere mentale e la terra, l’associazione ora diventa più profonda, perché sfiora il mondo sommerso del cervello e del suo funzionamento, un territorio ancora inesplorato sul quale si stanno affacciando le neuroscienze.

Natura e benessere psicofisico

I soggetti coinvolti nel test sono stati divisi in due gruppi: una parte dei partecipanti è stata invitata a fare una passeggiata di 90 minuti nella natura, mentre il secondo gruppo ha camminato nel contesto urbano. I risultati?

Chi ha assaporato una camminata nel verde ha visto ridursi la tendenza al rimuginare, un’attività che forse anche tu pratichi abitualmente. L’overthinking si verifica quando hai la sensazione che la tua mente non riesca a fermarsi. Nei periodi di stress o intensa preoccupazione succede di frequente, i pensieri sembrano rincorrersi, instancabili, tanto da portare via anche il sonno. Si finisce per pensare sempre e continuamente, un pensiero dopo l’altro, senza tregua; ora è la lavatrice da fare, i figli, o quel conto del dentista ancora da saldare, la spesa del sabato, che cosa faremo per pranzo domani. Secondo i ricercatori in città questa tendenza è più frequente. Rumori, stimoli, velocità: tutte queste variabili hanno un’influenza sulla velocità e la qualità dei nostri pensieri.

Stop! La natura ha questo effetto. Smetto di pensare, a poco a poco. La sensazione del “troppo pieno” si alleggerisce gradualmente. È il nostro cuore a diventare più leggero. Passo dopo passo lasciamo cadere pensieri, preoccupazioni. Smettiamo di controllare e così finisce che dimenticando un po’ di noi stessi ci lasciamo andare. L’asticella smette di essere sempre alzata sul senso del dovere. Senti una fluidità nuova e magicamente sei di nuovo connessa al mondo. Ti sincronizzi sul tuo ritmo interno, sulle sensazioni del momento che stai provando: qui e ora. Il resto non importa.

Il senso profondo dell’ecoterapia

Il termine ecopsicologia nasce in California nel 1989 quando a Berkeley si crea un gruppo di studio dove discutere di psicologia, ambiente e terapia. In realtà dentro questo movimento capace di coinvolgere appassionati studiosi da una parte all’altra del globo esiste un seme antico. Dentro l‘ecoterapia ritroviamo il concetto primordiale, comune alla saggezza di tanti popoli del mondo della natura come cura. La nostra connessione con l’ambiente ci cambia, guarisce e aiuta, lo sappiamo da sempre. Ora è tempo di ritrovare questa consapevolezza dell’anima.

ecoterapia

Come ritrovare il contatto con la natura: 10 ispirazioni

  1. Fermati – Sai che pochi secondi davanti all’immagine di un paesaggio naturale bastano per produrre un cambiamento a livello biochimico? Un tempo esisteva una parola per questo: contemplazione, “con-templum, lo spazio del cielo”. Significa aprire una porta sull’infinito, accorgersi del momento. Osservare un fiore, il cielo fuori dalla finestra, un germoglio appena sbocciato. Ogni tanto nell’arco della giornata fai questo esercizio: stop! Fermati.
  2. Cammina – Camminare in montagna, al lago o al mare possiede una qualità differente perché ti riporta a contatto con gli elementi della natura. Non importa se fa freddo, è scomodo o non sei allenata. Vicino al posto in cui vivi ci sono tantissimi posti dove non sei mai stata, è l’occasione giusta per scoprirli. E magari organizzare un picnic insieme a tutta la famiglia.
  3. Ortoterapia – L’Horticultural Therapy veniva già praticata in Inghilterra nell’Ottocento. Il motivo è presto detto, tenere occupate le mani calma la mente: di recente questa consapevolezza sta dando risultati interessanti anche nel trattamento della sindrome da deficit di attenzione e iperattività. Immergi le mani nella terra, scegli le piante: coltivarle e apprezzarne i frutti ti permetterà di incontrare un modo nuovo di percepire il tempo.
  4. Crea – Un castello di sabbia, proprio come da bambini: provaci la prossima volta che sarai in spiaggia. Ne sa qualcosa chi ama lo stone balancing, l’arte di mettere in equilibrio l’una sull’altra le pietre: forse ti sarà capitato di vedere queste creazioni effimere lungo le sponde dei fiumi o al mare. Il tatto è il primo senso che utilizziamo da bambini per andare alla scoperta del mondo. Torna bambina, inizia a giocare.
  5. SilvoterapiaIn Giappone lo chiamano bagno nella foresta, shinrin-yoku: la silvoterapia è un’immersione totale negli ambienti verdi dominati da alberi e piante, i polmoni del mondo. Questi giganti silenziosi insegnano una preziosa lezione sull’arte della resilienza e sul tempo. Hanno resistito a calamità e tempeste. In natura non esistono sbagli: quello che era ostacolo diventa intreccio, nuova direzione, evoluzione che non elimina il precedente bensì lo integra. Cammina fra gli alberi, senti la loro energia. Abbraccia la forza della natura, ne sei parte.
  6. Respira con la pelle – La luce del sole è fonte di energia e crescita per ogni essere vivente sul pianeta terra. Secondo gli esperti scoprirsi la pelle il più possibile è un aiuto concreto nella prevenzione dell’osteoporosi e ci aiuta a fare il pieno di vitamina D, perlopiù sintetizzata attraverso l’epidermide. La luce combatte depressione e malumore, ci fa sentire vivi, guarisce e trasforma. Chiudi gli occhi, inizia a percepire l’avvolgente carezza del sole. Immagina di respirare il sole attraverso ogni centimetro di pelle, mentre la luce entra nel tuo cuore, nei polmoni, in tutti gli organi del tuo corpo.
  7. A piedi nudi – Immersi nell’acqua fredda del fiume, con la sabbia fra le dita, o il muschio soffice del bosco: le dita ritrovano il contatto con la terra perché a piedi nudi si percepisce il mondo senza filtri, come un bambino che sta iniziando a camminare, libero e in sinergia con l’ambiente. Non a caso gli esperti consigliano ai genitori dei bambini piccoli di lasciarli muovere i primi passi a piedi nudi, il modo migliore per iniziare a camminare perché la pianta trova più stabilità, influenzando positivamente equilibrio e propriocezione.
  8. Raccogli – Foglie e fiori, ognuno unico e differente a seconda della stagione: la nostra distanza dalla natura è tale che la maggior parte di noi ha perso la memoria di come utilizzarli. Spesso non sappiamo nemmeno distinguere una specie dall’altra. Osserva, raccogli, lasciati contagiare dalla meraviglia e vai verso ciò che ti attira. Una volta a casa potrebbe essere l’occasione per costruire un erbario, reperire notizie sulle proprietà delle piante e trasformarle in un ricettario speciale. Oppure chissà, dipingere un sasso trovato al fiume, scolpire quel ramo trovato alla deriva o scrivere un diario delle tue passeggiate da colorare e unire ai fiori raccolti. Le idee sono infinite.
  9. Ascolta – Quali suoni puoi percepire intorno a te? L’acqua di un ruscello di montagna, il moto delle onde, il vento tra le foglie degli alberi, il cinguettio degli uccellini. Siamo disabituati al sentire: oggi il 90% della nostra attenzione è sul sistema visivo. Ma non siamo fatti solo di occhi. Trasforma la passeggiata in un allenamento ai cinque sensi. Recuperare olfatto, gusto, udito (e sesto senso!) è darsi la possibilità di sperimentare la natura e le nostre sensazioni in modo diverso.
  10. Sperimenta il non-fare – Puoi nuotare, meditare, andare in bicicletta, fare trekking. Oppure niente di tutto questo. Dipende da te, dal momento e non è detto debba essere sempre la stessa cosa. Il tuo umore e la tua voglia di fare non sono sempre uguali. Siamo così abituati all’abitudine da trasformare anche la passione di muoversi all’aperto in un rigido calendario di attività, allenamenti, obiettivi e appuntamenti. La natura ogni istante ci dona una grande meditazione: non c’è niente da fare, non c’è nessun punto a cui arrivare. Il bosco appare sempre uguale a se stesso, eppure è diverso in ogni singolo frammento. Stagione dopo stagione, il cambiamento disegna la geografia di una natura che si rinnova costantemente. E noi con lei.