Forti, robusti, tengono botta alle temperature elevate. Forgiati da una natura poco clemente, sono gli alberelli giusti per chi ha pochissimo tempo

I bonsai seducono per la loro silhouette di alberi in miniatura, scolpiti da abili tagli di forbice. Ma hanno fama di essere piante esigenti. E in effetti lo sono, perché richiedono cure costanti. Non a  caso, basta lasciarle all’asciutto per un giorno, per correre il rischio  di seccare. Fortunatamente le alternative non mancano.

Si tratta di piante da interni che non hanno nulla da invidiare ai bonsai quanto a forma, dimensioni ed eleganza, ma decisamente più robuste. Sono la Palma  del Madagascar, l’Aralia polinesiana, la Rosa del deserto e la Crassula. Provenienti da zone dove le condizioni climatiche non sono certamente clementi con la vegetazione, queste piante non hanno bisogno di potature e le loro radici si adattano, anzi preferiscono, gli spazi ridotti. Nessuna difficoltà, quindi, a coltivarle in vasi simili a quelli da bonsai. D’estate, poi, si possono coltivare sul balcone e vanno innaffiate poco, soltanto quando il terriccio è asciutto.

In queste pagine tutti i consigli per farle durare il più a lungo  possibile.

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