

Pasqua è la festa sinonimo di rinascita e non solo in termini religiosi: la ricorrenza si celebra, infatti, in primavera quando la natura letteralmente risorge tra fioriture e tra i nuovi frutti della terra che sbocciano. Il miglior modo per onorare madre natura anche in questi giorni è certamente quello di andare alla scoperta dei tanti modi, soluzioni ed alternative per vivere la Pasqua in maniera ecosostenibile sia che venga festeggiata a casa che fuori dalle mura domestiche.
Come arredare la tavola a Pasqua
Nelle giornate di festa, a maggior ragione quando si hanno ospiti, è veramente una gioia far risplendere la tavola con diversi colori. In primavera, poi, ci viene in aiuto anche l’arcobaleno di fiori messo a disposizione dalla natura. Lasciamo da parte centrotavola o segnaposto di plastica o altri oggetti che finirebbero poi solo per occupare spazio in un cassetto: perché non preferiamo deliziose piantine, magari da regalare ai nostri commensali a fine giornata?
Se avete talento nel fai da te, potreste realizzare qualche decorazione partendo da legni e ramoscelli, magari facendovi aiutare dai vostri figli. Parente di quello di Natale è infatti l’albero di Pasqua sul quale si appendono uova, fiori e nastri colorati. Potrete sicuramente sfruttare ciò che avete già in casa o prendere qualche elemento presente nei balconi e in giardino. In alternativa potreste realizzare dei fiori di carta: sono semplicissimi da creare e, qualora si rovinassero, possono essere conferiti nella raccolta differenziata.
Se decorate uova commestibili, ricordate di utilizzare coloranti naturali che vi consentiranno, una volta finita la festa, di consumare le uova.
Per piatti e bicchieri ricordatevi che la miglior scelta è quella di adoperare esemplari riutilizzabili, ma, laddove ciò non fosse (in tutto o in parte) possibile, optate per soluzioni compostabili: conferite insieme alla raccolta dell’organico, potranno tornare a nuova vita sotto forma di nutrimento della terra ovverosia come compost.
Per stoviglie lavabili, tovaglie e tovaglioli vale la regola aurea: in lavastoviglie e lavatrice solo a pieno carico e, magari, impiegando un detersivo ecosostenibile!
A tavola esaltiamo i sapori stagionali
Scegliere sapori e prodotti a km zero e di stagione in primavera è facilissimo. Potremo puntare a diverse specialità del periodo. Ad esempio? È il momento giusto per gustare gli asparagi, ma anche carciofi, cipollotti ed una miriade di altre verdure. Per tutto ciò che si può prendere dal contadino, la spesa potrebbe essere sfusa e portata a destinazione in buste di carta o in sportine e retine riutilizzabili che potreste portare con voi per acquisti plastic free.
In generale cercate di non eccedere con le quantità e prediligete alimenti freschi (leggete bene le etichette quindi!) perché, in caso di avanzi, potrete conservarli per i giorni a seguire, congelarne una parte o organizzare delle simpatiche (e sicuramente gradite) doggy bag da dare ad amici e parenti: voi eviterete di buttare cibo e loro avranno magari già pronta la schiscetta per la Pasquetta.
Se, invece, sarete voi ad andare al ristorante, non fatevi problemi a chiedere gli avanzi: eviterete di ingrassare la pattumiera del locale, salverete del cibo e avrete a disposizione qualche piatto pronto magari da mangiare nei giorni a seguire o da congelare.
Viva l’acqua del rubinetto!
Anche se i nostri acquedotti possono vantare, secondo i dati europei, il quinto posto nella classifica continentale per la qualità dell'acqua fornita, noi italiani siamo tra i più grandi consumatori di acqua in bottiglia a livello mondiale. Viva l’acqua del rubinetto! Potreste mettere in una brocca quella liscia e magari realizzare in casa - grazie ai gasatori disponibili in commercio - quella frizzante da mettere in bottiglia stabilendo liberamente la gradazione delle bollicine. Potreste addirittura preparare delle gustose acque aromatizzate da utilizzare come bevande per esaltare i sapori.
Uova di Pasqua e coniglietti di cioccolato
Per tradizione a Pasqua non può certo mancare la cioccolata: che sia al latte, fondente, bianca è solitamente la regina della festa. Sotto forma di uova o di coniglietto, grandi ma soprattutto piccini ne ricevono in dono davvero tanta. Quali criteri possono essere utili per scegliere doni golosi ma sostenibili?
Per quel che riguarda la materia prima, ovverosia il cacao, potreste optare per prodotti realizzati con materie prime assistite da certificazioni biologiche e provenienti da mercato equo e solidale. Una particolare attenzione deve essere prestata anche all’eventuale dono presente all’interno delle uova. Esistono produttori che propongono sorprese ecosostenibili realizzate con materiali naturali o che associano la sorpresa al sostegno di alcune cause o a raccolte fondi a difesa di specie animali a rischio estinzione. Potreste altrimenti optare per uova che al loro interno sono, a loro volta, piene di dolci (così non si sprecherà nulla) o optare per scelte artigianali che vi consentiranno di scegliere la sorpresa da inserire nell’uovo.
Come fare la raccolta differenziata a Pasqua
Come possiamo comportarci in relazione agli involucri di uova, coniglietti e colombe? Quando si parla di imballaggio, qualunque sia il materiale utilizzato, nel linguaggio colloquiale si è soliti parlare di “carta”. Tuttavia bisogna fare attenzione e capire di che materiale è composto. Cercate quindi di evitare prodotti imballati con elementi non riciclabili e possibilmente prediligete quelli che riducono ogni forma di confezionamento.
Vi è poi chi propone soluzioni plastic free (o almeno “plastic less” e cioè con un utilizzo minimo) ricorrendo a scatole di cartone, teli di carta o di stoffa che potrebbero poi essere riutilizzate in futuro per impacchettare dei regali. Se, invece, preferite disfarvene ricordate che carta e cartone andranno nell’apposita raccolta differenziata mentre l’alluminio (tipico dei cioccolatini e degli ovetti) potrà essere gettato insieme a lattine e agli imballaggi metallici.
I nastrini utilizzati per legare le uova o le colombe? Dipende: se realizzati in polipropilene (come spesso gli incarti sfavillanti) possono essere gettati nel cassonetto della plastica mentre altrimenti, se prodotti in cartoncino, possono essere conferiti nella raccolta della carta. L’eventuale sorpresa non gradita? Provate prima a donarla a chi l'apprezzerà. Volete proprio buttarla? Anche se fosse di plastica - abbiamo verificato grazie all’app Junker - dovrà andare nella frazione secca poiché possono essere riciclati solo gli imballaggi e non gli altri oggetti!
Vi hanno regalato un bel cesto in vimini o una cassetta di legno? Potrebbero diventare dei porta riviste o sono comunque utili per stipare qualche piccolo oggetto casalingo. Se, invece, pensate di disfarvene, portateli in una delle isole ecologiche presenti nei vari comuni e conferiteli alla raccolta del legno.
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