Donna con smartphone rotto

Smartphone rotto: qual è il modo giusto per smaltirlo?

È inevitabile, prima o poi arriva il momento di dire addio al vecchio smartphone: come smaltirlo nella maniera corretta? Ecco tutto quello che c'è da sapere

Il problema dei rifiuti elettronici è un tema ricorrente, quando si parla di raccolta differenziata e di altre strategie volte a tutelare l’ambiente. Ogni anno, milioni di cellulari vengono gettati (più o meno correttamente) perché non più funzionanti, o semplicemente per far spazio ad un nuovo modello. Ma qual è il modo giusto per smaltire lo smartphone?

Secondo alcuni calcoli delle Nazioni Unite, annualmente ciascun abitante europeo produce 15 chili di spazzatura elettronica. Cifre incredibili, se pensiamo a quanto siano leggeri oggigiorno i dispositivi di cui facciamo comunemente uso. In parte, il problema è legato all’obsolescenza programmata, ovvero l’inevitabile calo delle prestazioni di ciascun oggetto elettronico che ci spinge ad una sostituzione sempre più rapida, secondo un bisogno ingenerato dal consumismo.

Preso atto dell’esistenza di un vero e proprio problema dei rifiuti tecnologici, è importante quantomeno prestare attenzione al momento in cui andiamo a liberarci dei nostri dispositivi obsoleti. È infatti possibile smaltire smartphone, tablet e pc in maniera sostenibile, cercando così di ridurre quanto più possibile il loro impatto sull’ambiente. Vediamo come fare.

Smaltire lo smartphone, serve davvero?

Il primo passo per essere davvero rispettose dell’ambiente consiste nel riflettere se l’esigenza di cambiare lo smartphone sia reale o se si tratta solo di un piccolo vezzo. Nulla di male nel voler semplicemente acquistare un nuovo modello, ma è bene prima pensare a cosa fare di quello vecchio. Se è ancora in ottime condizioni, potremmo regalarlo a qualche amico o parente, oppure trovare un uso alternativo per non gettarlo.

Ad esempio, un vecchio cellulare può essere utilizzato come telecamera di sorveglianza, per controllare ciò che accade in casa quando siamo lontane. Oppure può solamente diventare il nostro telefono di scorta, da usare nelle situazioni in cui il nuovo gioiellino potrebbe rovinarsi (tipo nelle giornate che vogliamo trascorrere al mare o in piscina). E se invece lo smartphone è irrimediabilmente rotto?

Dove gettare il vecchio smartphone

Se non c’è proprio nulla che possiamo fare per recuperarlo, è bene almeno smaltire lo smartphone nella maniera corretta. In quanto rifiuto elettronico, infatti, non può finire semplicemente nella raccolta indifferenziata. In tema di riciclo stiamo compiendo sempre più sforzi, tuttavia si stima che solo la metà degli apparecchi elettronici gettati sia smaltita nel modo giusto.

La cosa più semplice da fare consiste nel recarsi presso l’isola ecologica o la ricicleria più vicina. Qui i RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) sono raccolti e gestiti in modo tale da poter rispettare i canoni dell’economia circolare. Non è nient’altro che la possibilità di riutilizzare il maggior numero di componenti dei nostri vecchi dispositivi. Secondo una normativa europea del 2006, infatti, i produttori devono assicurare una soglia di recupero minima dell’80% per quanto riguarda gli smartphone.

Il ritiro degli apparecchi elettronici

Se il centro di raccolta (sebbene facilmente individuabile sul sito del nostro Comune) non è particolarmente comodo, c’è un’altra opzione per smaltire lo smartphone vecchio, che è da considerarsi un rifiuto speciale. Lo si può semplicemente riportare in negozio, affinché sia riciclato nella maniera giusta. Il caso più comune è quello in cui facciamo richiesta di ritiro RAEE presso il negozio in cui comperiamo il nuovo telefono. I commercianti sono obbligati a raccogliere l’apparecchio elettronico usato, secondo il decreto “uno contro uno” che è da tempo in vigore anche per gli acquisti online.

C’è tuttavia un’altra possibilità: nel 2016 è stato attuato il decreto “uno contro zero”, che prevede l’obbligo, per determinati negozi, di ritirare apparecchiature elettroniche vecchie anche se non si acquista nulla. Tale disposizione vale solo per i punti vendita che hanno una superficie di almeno 400 metri quadri, e riguarda i dispositivi di piccole dimensioni (non più lunghi di 25 centimetri).

Attenzione alla privacy

Prima di smaltire il vecchio smartphone, dobbiamo ricordare che in esso è stata conservata per lungo tempo una fetta importante della nostra vita. Non solo foto che probabilmente vorremmo conservare ancora, ma soprattutto numeri di cellulare, password e dati sensibili che dobbiamo proteggere adeguatamente. Quali sono dunque i passi da compiere prima di liberarci del cellulare? Innanzitutto, è bene fare un backup di tutto il suo contenuto: in questo modo, non rischiamo di perdere qualche ricordo importante (oltre ovviamente a tutti i nostri dati che abbiamo salvato nel corso del tempo).

Quindi dovremmo procedere alla cancellazione totale di ciò che abbiamo nello smartphone. Per farlo, non resta che formattare il dispositivo, procedura che permette di riportarlo alle impostazioni di fabbrica. Su iPhone basta semplicemente procedere con il reset, mentre su Android c’è un passaggio in più da compiere, per proteggere la nostra privacy. Si tratta della cifratura dei dati, un’opzione disponibile tra le impostazioni sotto la dicitura “cripta telefono”.

La questione della privacy è quanto mai importante, quando si parla di apparecchiature come smartphone e pc. In un mondo sempre più tecnologico, questi device raccontano tutto di noi. Ed è qui che i malintenzionati possono trovare preziose informazioni come i codici bancari. Pochi, semplici gesti possono quindi prevenire pericolosi rischi. Così, oltre a proteggere l’ambiente, possiamo stare più sicure anche noi.

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