Coliche neonatali: come affrontarle e prevenirle

1/6 – Introduzione

La nascita di un bambino all’interno di una famiglia, è sempre un esperienza unica e di grande gioia. Molto spesso però, i primissimi mesi di vita del neonato, rappresentano per i genitori un periodo veramente stressante. Specialmente con il primo figlio dove si ha poca esperienza e dimestichezza nel settore e per le persone più ansiose ed apprensive, entrare nel panico più totale durante le crisi di pianto dell’ultimo arrivato, è molto frequente. Nella maggior parte dei casi, le crisi di pianto sono causate dalle ripetute coliche. Questo, però non deve suscitare nessuna preoccupazione inquanto rientra nella norma, infatti queste sono causate dal naturale processo di formarmazione di gas all’interno dell’intestino, comportando un dilatarsi dei tessuti. Questa guida, viene proprio in soccorso ai neogenitori, inquanto in caso di coliche neonatali, spiegheremo come affrontarle e prevenirle.

2/6 Occorrente

  • Tanta pazienza

3/6 – Cause e rimedi

Le coliche neonatali si presentano generalmente quando il bambino passa dall’allattamento al seno a quello artificiale. Le cause sono sicuramente da ricercare nel tipo latte utilizzato o dal modo in cui il bimbo lo introduce nel proprio organismo. Nel primo caso, il latte può contiene sostanze che il neonato fa fatica a digerire e di conseguenza si trasforma in gas intestinale, quindi in questo caso il consiglio è quello di provare a cambiare semplicemente la marca del latte. Per quanto concerne invece il modo di bere dal biberon del bambino, è possibile che a causa della posizione assunta o del modo di tenere il biberon, si favorisca l’introduzione di aria nella pancia del neonato, provocando le coliche intestinali. Quindi, nasce l’esigenza di cambiare la tettarella del biberon e provare posizioni differenti.

4/6 – Come riconoscerle

È doveroso precisare che, anche se le coliche neonatali in un lattante sono molto frequenti e nella maggior parte dei casi queste provocano le classiche crisi di pianto, può capitare che il bambino abbia altri disturbi. Quindi, al fine di capire se si tratti effettivamente di coliche, il consiglio è quello di portate vostro figlio dal pediatra e farlo visitare. In tal modo avrete la conferma della diagnosi e potrete dormire sogni sereni! Inoltre, per riconoscere una colica intestinale, potrete avvalervi di una famosa regola del “3” coniata più di 50 anni fa da un medico, il Dottor Wessel. In base a questa, si tratta di coliche quando il lattante piange più di 3 ore al giorno, per più di 3 giorni alla settimana, e per più di 3 settimane di seguito.

5/6 – Consigli utili

Per aiutare il bambino a superare le coliche, possiamo avvalerci di alcune tecniche che generalmente danno buoni risultati in poco tempo. Una tra queste consiste nell’abbracciare il neonato e favorire il contenimento nella culla, con lo scopo di ricreare un ambiente protetto come nell’utero materno. Potete anche fare un giro in macchina, inquanto il movimento dell’auto favorisce la fuoriuscita dei gas in modo del tutto naturale, oppure delle passeggiate in carrozzina; ma una delle tecniche migliori è quella di tenere il neonato a pancia in giù, magari appoggiato sulle ginocchia, e accompagnato da piccoli colpetti sulle spalle. Oppure, provate con in massaggi sul pancino, fatti con movimenti circolari partendo dall’ombelico, disegnate dei piccoli cerchi con le dita, fino a diventare man mano più grandi.

6/6 Consigli

  • Fate vedere il bambino al vostro Pediatra
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