Come fare se il bambino ha la gola infiammata

1/5 – Introduzione

Come curare il mal di gola e riconoscerne la causa per poterla trattare in modo adeguato? La soluzione migliore è senza dubbio quella di rivolgersi al proprio medico di fiducia, che possa visitare voi o vostro figlio e prescrivere la giusta terapia. Ad ogni modo, nel caso in cui ci si dovesse accorgere che il proprio bambino ha la gola infiammata, innanzitutto non bisogna farsi prendere dal panico e valutare, a seconda della gravità del fastidio, la soluzione più appropriata da adottare. I bambini, soprattutto quelli in età prescolastica e scolastica, sono di gran lunga più esposti degli adulti a virus e batteri, in quanto frequentano asili, scuole e ludoteche dove proliferano agenti patogeni veicolati dai coetanei, pertanto nella maggior parte dei casi il problema non è grave ed è facilmente risolvibile. Con i passaggi seguenti ci occuperemo di capire come e cosa fare se il vostro bambino ha la gola infiammata. Prima di iniziare, però, ricordatevi che vi daremo solamente consigli di carattere generale e che l’unica soluzione per trattare in modo efficace e sicuro il problema è quello di rivolgersi al medico.

2/5 – Conoscere le cause

Per cominciare è bene sapere che le infiammazioni alla gola nei bambini colpiscono almeno tre o quattro volte all’anno, provocando dei piccoli disturbi e dolori a volte insopportabili per il piccolo. Nella maggior parte dei casi, comunque, non si tratta di nulla di preoccupante e se viene curato a dovere il problema si risolverà in brevissimo tempo. Gli agenti patogeni contratti, superando la barriera naturale protettiva delle tonsille, infiammano la gola, rendendola secca, edematosa (gonfia), causando quindi difficoltà nella deglutizione e, in alcuni casi più gravi, la comparsa di placche e febbre.

3/5 – Distinguere il pianto

Se il bambino è sufficientemente grande si lamenterà esplicitamente di provare fastidio e dolore alla gola, ma come si può fare per capire i sintomi nei neonati? Si sa che i bambini molto piccoli piangono spesso, tuttavia occorre distinguere le diverse tipologie di pianto: se questo è causato da un dolore intenso o anche solo da un fastidio, come può essere quello legato a infiammazione della gola, il pianto risulterà decisamente acuto e breve, alternando momenti di apnea per poi esplodere strillante. Se invece il vostro bambino ha semplicemente fame, per esempio, il suo pianto sarà continuo e alternato da pause in cui il piccolo metterà i pugnetti in bocca. È dunque utile, nel primo caso, tastare le varie parti del corpo del neonato per trovare la causa del dolore, percepire eventuali rigonfiamenti e controllare l’interno della gola. Qualora si avessero dei dubbi è bene consultare il proprio pediatra di fiducia.

4/5 – Conoscere i rimedi

I rimedi si differenziano a seconda della gravità dell’infiammazione e della sua causa: se si notano delle placche di colore grigio/bianco sulle tonsille, spesso accompagnate da febbre, il mal di gola potrebbe avere origine batterica e dunque occorre la somministrazione di un antibiotico specifico per i tessuti molli (in genere l’amoxicillina): in questo caso il farmaco necessita di prescrizione, pertanto sarà necessario far visitare il bambino dal pediatra. Se l’origine dello stato doloroso è invece di origine virale, la terapia si orienta su farmaci antinfiammatori per alleviare i sintomi, su disinfettanti della mucosa orale e su strategie per aumentare le difese immunitarie del bambino. Ad ogni modo, è bene ricordare che sarà il pediatra stesso a distinguere le varie patologie e a prescrivere il farmaco più adatto al caso. Infine, è bene sapere che esistono diversi tipi di metodi per irrobustire le difese già presenti nell’organismo: in primis si raccomandano riposo e ore di sonno per evitare il più possibile uno stress al corpo già naturalmente impegnato a combattere il virus. Inoltre è consigliato mantenere la gola al caldo utilizzando una sciarpa. I rimedi per rafforzare le difese del bambino si dividono principalmente in tre categorie. I primi sono quelli naturali, ovvero frutta, verdura, fermenti lattici come lo yogurt e probiotici di origine naturale. Ci sono poi quelli erboristici, come tisane, bustine effervescenti, barrette energetiche; infine quelli omeopatici, ovvero l’oscillococcinum (dolce e dal far sciogliere sotto la lingua).

5/5 Consigli

  • Caldo, riposo, vitamine, agrumi, rimedi naturali e omeopatici, consulto del pediatra

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