Come insegnare il piacere della noia ai nostri bambini

1/6 – Introduzione

Se non si impara sin da subito a gestire il nostro tempo la vita rischia di essere un insieme di giornate inconcludenti e vuote. Sin da piccoli si deve imparare a riempire gli spazi tediosi e a compensare la mancanza di eventuali stimoli esterni in maniera creativa. Al giorno d’oggi sembra impossibile divertirsi senza una sfilza di suoni elettronici, luci stroboscopiche e altri inutili supporti artificiali, quando, da sempre, l’umanità si è divertita con le piccole cose, che l’hanno aiutata a sviluppare le sue capacità artistiche e cognitive. Vediamo quindi come insegnare il piacere della noia ai nostri bambini.

2/6 Occorrente

  • Pazienza, e se non se ne ha, imparare a costruirla

3/6 – Stare in silenzio

Insegniamo si da subito ai bambini l’importanza del silenzio o meglio, del fatto che i giocattoli possono essere silenziosi. Costruzioni di legno puzzle, oppure matite colorate non fanno tutto questo rumore e per essere divertenti non richiedono luci colorate e suoni elettronici continui. I giochi antichi non sono stupidi, sono solo lenti, ma non c’è bisogno di correre. Un bambino che inizi a familiarizzare anche con il concetto di giochi lenti e noiosi, difficilmente si metterà a fare le bizze se deve aspettare qualche minuto buono, per esempio dal pediatra o al supermercato.

4/6 – Fare giochi estesi

I giochi lunghi, che proseguono magari per diverse giornate sembrano noiosi, ma insegnano la pazienza e stimolano l’attenzione. Il modellismo, la decorazione oppure i giochi di pazienza permettono ai bambini di sviluppare una vita interiore e stimolano il dialogo. Affrontare un gioco di precisione con uno scopo finale ben definito aumenta il grado di autostima dei bambini, che possono poi ammirare le proprie creazioni come oggetti reali e ne comprendono il valore, perché si ricordano bene della fatica fatta per arrivare in fondo. Non si pensi che la reattività agli stimoli improvvisi sia tutto. Anzi, al contrario, vivere super stimolati produce poi stati di stress e di depressione una volta che la fonte esterna si interrompe.

5/6 – Fare giochi mnemonici

Volgarmente detti “imparare cose”, sono giochi che si basano solo sull’apprendimento. Poesie, filastrocche, letture e enigmi complessi, sempre a portata di bambino, si intende, sono il principale nutrimento per la mente in crescita. Vivere bombardati da concetti effimeri e grossi contenitori di nulla come la televisione, anche nella sua forma di internet, produce effetti devastanti sulla crescita cognitiva dei bambini, che da adulti pagano salate le loro carenze strutturali. Al contrario, se la mente è resa elastica sin dall’inizio e comincia a costruirsi un grosso bagaglio di ricordi, sarà sempre più affamata di conoscenza e troverà meno pesante lo studio negli anni a venire.

6/6 Consigli

  • La noia è una risorsa importante che ci aiuta a capire che cosa abbiamo
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