Come mediare le discussioni in casa

1/7 – Introduzione

Le discussioni sono inevitabili, dentro e fuori casa. A volte utili, a volte inutili, a volte costruttive, a volte distruttive, definiscono la nostra vita e segnano punti in cui dimostrare non solo la nostra maturità e i nostri valori, ma soprattutto sono momenti che evidenziano il nostro modo di reagire alle difficoltà.
Le discussioni tra adulti sono sicuramente diverse da quelle che nascono tra bambini, ma ognuna di esse senza dubbio può diventare un momento formativo nella nostra vita, piuttosto che rimanere semplicemente un avvenimento da chiudere in un angolo e dimenticare.
Vediamo in questa guida, attraverso suggerimenti e consigli, come mediare le discussioni che avvengono in casa, ossia quelle più frequenti.

2/7 – Discussione tra bambini

Le liti tra bambini sono al contempo le più facili e le più difficili da mediare in quanto, nella maggior parte dei casi, riguardano problemi con semplice risoluzione e, molto spesso, non richiedono intervento da parte degli adulti.
I bambini infatti litigano, piangono e fanno pace in breve tempo e il più delle volte l’intervento degli adulti non fa che complicare le cose; i piccoli non sono influenzati da sentimenti complessi come risentimento o pregiudizio, senza contare che tendono a non portare rancore, mentre gli adulti li subiscono più facilmente.
È quindi buona abitudine lasciare che si sfoghino e risolvano tra loro il problema e mediare la lite solo nei casi in cui questa diventi violenta: in una situazione simile è bene fermare la discussione e spiegare, in modo calmo e con chiarezza, come reagire con violenza sia sbagliato e aiutare i piccoli a far pace.
L’approccio dipende naturalmente dall’età dei bambini coinvolti ma intervenire al primo segno di litigio è controproducente: il piccolo può infatti imparare a difendersi con le proprie forze piuttosto che contare sempre sui genitori se lasciato stare.

3/7 – Discussione tra adolescenti

Che accadano tra fratelli e sorelle o amici, le discussioni tra adolescenti sono quelle più complesse da mediare. Ognuno degli adulti, nella maggior parte dei casi, ha delle preferenze più o meno visibili e non è affatto facile mantenere distacco e oggettività, senza contare che molto spesso, anche in questo caso, un intervento esterno potrebbe complicare la situazione.
Se però tale intervento è necessario, dobbiamo innanzitutto cercare di osservare la situazione con freddezza, tenendo conto di tutti gli aspetti che l’hanno creata.
Innanzitutto ascoltiamo tutti i partecipanti, cercando di stabilire in modo chiaro i fatti, in particolar modo se non eravamo presenti sin dall’inizio della discussione: facciamo domande, prestiamo attenzione ad ogni dettaglio e offriamo eventuali opinioni che potrebbero risolvere il problema.
Se invece non abbiamo consigli utili da proporre, manteniamo il silenzio, piuttosto che peggiorare la situazione con parole sbagliate!
A volte basta l’aver ripetuto i fatti ad un “estraneo” per chiarire la situazione e risolvere la discussione.

4/7 – Discussione tra genitori e bambini

La discussione tra genitore e bambino è sicuramente fondamentale dal punto di vista formativo non solo per gli argomenti che coinvolge (ossia stabilire regole e far sì che siano rispettate, assegnare punizioni quando necessario, etc.), ma per il modo in cui la si affronta.
Ricordiamo prima di tutto di non affrontare liti quando siamo particolarmente arrabbiati o spaventati; cerchiamo piuttosto di calmarci o di posticipare la discussione ad un secondo momento. Reagire in modo violento o con parole troppo dure non solo ferisce il bambino ma non insegna nulla di utile o costruttivo. Cerchiamo piuttosto di spiegare in parole semplici quale sia il problema e assegniamo eventuali punizioni tenendo a mente l’età del bambino.
Aspettiamo inoltre che anche il piccolo sia calmo prima di discutere la situazione: proponiamo uno snack o un riposino, per esempio, se è stanco o irritato, oppure abbracci e coccole se è arrabbiato. In questo modo riusciremo anche a rassicurarlo: nessuna lite o punizione ci farà smettere di amarlo.

5/7 – Discussione tra adulti

Se la discussione riguarda solo gli adulti e in famiglia ci sono figli, cerchiamo di ridurre al minimo il coinvolgimento di questi ultimi. Metterli di fronte alla lite o spingerli a prendervi parte non farà altro che peggiorare non solo la situazione ma i rapporti stessi diventeranno tesi e problematici.
Anche in questo caso è importante mantenere la calma, senza lasciarci sopraffare dalla rabbia. Sappiamo bene tutti come le parole dette in un momento di “fuoco” siano spesso false e sbagliate, eppure lasciano segni difficili da dimenticare o da superare.
Cerchiamo inoltre di inquadrare da subito il motivo reale della discussione: rinfacciarsi cose passate è inutile e controproducente, rimaniamo concentrati sul presente e ascoltiamo con attenzione le parole del nostro interlocutore. Dobbiamo essere chiari e sinceri, disposti a mostrarci vulnerabili se vogliamo un risultato concreto alla discussione, senza lasciarci calpestare però.
Se stiamo mediando una discussione di questo tipo dobbiamo mantenere una certa neutralità e esporre la nostra opinione solo dopo aver ascoltato entrambe le parti.

6/7 – Discussioni in famiglia

Se la lite coinvolge l’intera famiglia, o comunque più di due persone, è bene risolvere il problema tutti insieme, piuttosto che separatamente. Sediamoci a tavola, muniamoci di pazienza e discutiamo il problema in modo civile, ossia parlando uno alla volta ed evitando di urlare.
Se la discussione coinvolge bambini o ragazzi, è bene che gli adulti mostrino un “fronte unito” e che decidano, privatamente, eventuali punizioni.
Per quanto riguarda le discussioni tra soli adulti, in particolare se si affronta un problema importante, un buon metodo per chiarire le proprie opinioni e opzioni, nonché per ritrovare la calma, potrebbe essere quello di fare una lista o anche solo di “prendere appunti”: segniamo gli argomenti da trattare, le soluzioni che ci sembrano più appropriate alla situazione che abbiamo di fronte, per esempio.
Cerchiamo inoltre di non lasciare che i problemi si accumulino o che la tensione raggiunga livelli esplosivi: affrontiamo le cose man mano che avvengono, quando possibile.

7/7 Consigli

  • Dobbiamo, il più delle volte, essere pronti a compromettere e a rivalutare la nostra opinione: partire dal presupposto di aver ragione non risolve una discussione, la intensifica.
  • Se non siamo pronti ad affrontare una discussione, lasciamo la stanza e rimandiamo il confronto ad un secondo momento piuttosto che dire cose di cui sicuramente ci pentiremo.
  • Manteniamo la calma: respiri profondi, contiamo fino a 10 o anche cento, ma non iniziamo discussioni se siamo arrabbiati o spaventati al punto da non essere lucidi.
  • Non ricorriamo mai alla violenza e insegniamo ai bambini a fare lo stesso. Nessuna discussione potrà mai giustificare l’uso della forza fisica.
  • Rivolgiamoci ad una terza parte neutrale, che sia uno psicologo o un amico non importa, se sappiamo dall’inizio di non riuscire a gestire da soli la discussione da affrontare.

Alcuni link che potrebbero esserti utili

Riproduzione riservata