Nonni e nipoti

Dormire dai nonni per una sera: quando iniziare?

L'età giusta e le cose da sapere per affrontare questo momento con amore e consapevolezza

La prima notte dai nonni: a quale età vivere questo momento? Ciò che spesso viene sottovalutato è l’approccio. Per un bambino la casa rappresenta il porto sicuro, un nido amorevole in grado di contenere tutti gli affetti importanti. I nonni costituiscono un legame importante e spesso condividono con i nipoti molte ore della giornata, tuttavia è necessario tempo e la giusta attenzione affinché l’abitazione dei familiari diventi un nuovo centro affettivo per i piccoli.

Come ti sentiresti tu svegliandoti all’improvviso, nel cuore della notte, in un letto che non è il tuo? Dare le giuste spiegazioni è importante. Lasciare a casa dei nonni il piccolo solo perché si è addormentato, senza alcun preavviso, rischia di farlo sentire tradito. È chiaro che quando in gioco ci sono questioni lavorative l’organizzazione gioca un ruolo fondamentale. Un bambino abituato fin da piccolo a vivere la casa dei nonni durante il giorno così come nelle ore notturne inizierà a costruire una relazione positiva con questo ambiente in modo naturalmente precoce.

Quando questo momento avviene gradualmente, per scelta, celebra questo traguardo, che costituisce una tappa preziosa per la crescita di tuo figlio nel viaggio di conquista della sua autonomia. Non si dorme dai nonni solo per bisogno, quanto per il piacere di stare insieme: questo tempo sarà un’occasione per costruire una relazione più intima, imparare una nuova forma di indipendenza, eleggere una seconda casa come luogo di amore.

Spesso capita di lasciare i piccoli dai nonni in occasioni importanti oppure quando accade un’urgenza. Perché, invece, non prendersi tutto il tempo necessario per abituare e preparare i bambini con calma? Quando ci troviamo a vivere un evento eccezionale il livello di stress è più alto: grazie alle loro potentissime e sensibili antenne i bambini percepiscono immediatamente queste variazioni d’umore. Il rischio è che questo cambiamento venga vissuto negativamente, anziché in modo spensierato e positivo.

La cena insieme ai nonni, magari da preparare apparecchiando la tavola insieme dopo un pomeriggio di gioco, può rappresentare un momento speciale da condividere. Prima di uscire di casa accompagna tuo figlio nella preparazione di ciò che può essergli utile: fai in modo che sia lui a decidere il giocattolo da portare, il pigiama preferito o un libro per la favola della buona notte. Televisione e cellulare? Non servono. Quando i bambini saranno abbastanza grandi un gioco di società o un mazzo di carte potrebbero rivelarsi il passatempo giusto per sviluppare nuove abilità e divertirsi insieme.

Dormire dai nonni, così come da zii o amici fidati, può tornare utile anche in caso di necessità, tuttavia soprattutto all’inizio è importante costruire fiducia in un clima rilassato e felice. Lo stai lasciando a malincuore? Lui lo sente. Quando avviene con serenità la separazione costituisce uno stimolo utile per la crescita del bambino in grado di favorire la costruzione dell’identità: i piccoli hanno voglia di sperimentare nuove esperienze. Inoltre, rapportarsi con persone differenti e avere intorno a sé figure di riferimento su cui poter contare rappresenta una grande risorsa per la vita.

Un tempo, quando la grande famiglia era composta da nonni, zii, nipoti e fratelli di età diverse, spesso tutti sotto lo stesso tetto, si era più abituati a condividere con altri la responsabilità del proprio figlio, che oggi appare concentrata quasi unicamente nella madre. Impariamo a vivere la separazione prima di tutto noi, in prima persona. Evita di andare via di nascosto: saluta con gioia tuo figlio e dentro di te impara a sorridere davvero. Allontanarsi da te non significa interrompere un legame, bensì accettare che un figlio inizi a camminare sulle sue gambe e che la sua vita si arricchisca di persone con cui costruire fiducia.

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