Il periodo che segue il parto non è semplice per la neomamma. Infatti, agli inevitabili fastidi fisici spesso si sommano anche sbalzi d’umore, ansia e senso di inadeguatezza. In questo quadro delicato, complicato anche per chi le sta accanto, le parole assumono una portata enorme. E, dunque, è bene fare attenzione a ciò che si dice alla neomamma. Le frasi migliori sono quelle positive, incoraggianti e rilassanti (nei contenuti e nei toni). Da evitare assolutamente le domande “tendenziose” su allattamento e sonno del bebé, così come riferimenti alla forma fisica della mamma o a eventuali (e poco probabili) vizi concessi al neonato. Questi consigli valgono sia per il partner, sia per gli amici. Ma, soprattutto, per le nonne in visita

Ha scambiato il seno per il ciuccio

Il senso dell’allattamento a richiesta

Uno dei punti deboli e delicati, nelle conversazioni con una neomamma, è ovviamente lallattamento al seno. Quante volte le neomamme, mentre allattano, si sentono dire dall’ospite di turno: “Dovresti dargli delle regole, ha preso il seno per un ciuccio“. Una frase del genere può davvero scatenare l’inferno, dunque è decisamente sconsigliata.

Ed è anche profondamente sbagliata, poiché il senso dell’allattamento al seno a richiesta (consigliato da tutti i pediatri per le prime settimane di vita, e non solo) è proprio quello di essere a disposizione del bebé sia quando ha fame, sia quando ha bisogno di conforto e calore.

L’allattamento a richiesta, inoltre, fa benissimo anche alla neomamma poiché favorisce l’intimità con il bambino, aumenta la produzione di latte, stimola il rilascio di endorfine, calma e rassicura sul proprio ruolo di madre, accelera il ritorno al peso forma, aiuta l’utero a tornare alle sue dimensioni originali.

Dormi quando dorme lui

Una frase non sbagliata ma irritante

La neomamma, esausta a causa del mancato sonno notturno, si sente spesso dire “Dormi quando dorme lui“. In sè la frase non è errata e comprende anche una certa dose di dolcezza e preoccupazione affettuosa. Però la neomamma può esserne urtata, soprattutto se non ha aiuti pratici.

Infatti non è raro che, appena il piccolo si addormenta, la mamma inizi a sistemare casa, cucinare o anche soltanto farsi una doccia. La frase urta proprio perché può esprimere una distanza rispetto a ciò che è la vita reale di una neomamma senza tate, colf o altri aiuti attivi.

Forse, in quest’ultimo caso, alla frase sarebbe meglio sostituire un gesto tangibile. Alcuni esempi: lavare i piatti, cullare il piccolo mentre la mamma si concede una doccia, pulire i pavimenti, stirare

Ma mangia abbastanza?

Il tedioso argomento del peso

Accade soprattutto quando la neomamma allatta esclusivamente al seno. La frase ricorrente di parenti (di solito attribuibile alle nonne) è: “Mangerà abbastanza questo povero bambino?”. La mamma sa che il “povero” bebé mangia a sufficienza, anche se il latte non è contenuto in un biberon con le tacchette, a dimostrazione del nutrimento.

Però è davvero frequente che ci si senta suggerire la classica “aggiunta di latte artificiale” per farlo crescere meglio, dormire meglio….L’importante, in questi casi, è non cedere e non lasciarsi toccare né da preoccupazioni infondate né da strampalate teorie sulla nutrizione e sul sonno del bebé.

L’unico e il solo punto di riferimento deve essere il parere del pediatra. E, ovviamente, il benessere del proprio bambino. Che, ricordiamo, non è certamente un vitello all’ingrasso.

Così lo vizi

Tra coccole e inesistenti vizi

Tenere in braccio un neonato è il gesto più naturale e dolce del mondo. Così come non farlo piangere, consolandolo, oppure accoglierlo nel lettone mentre lo si allatta. Insomma, sono tante (e bellissime) le coccole che si scambiano una neomamma e il suo bambino.

Ma in cotanta beatitudine, magari durante un semplice pranzo in famiglia, si può insinuare l’affermazione “regina” del nervosismo nel post-partum (e oltre): “Così lo vizi”. Appurato che il parere di pediatri e psicopedagogisti conferma l’inesistenza del concetto di vizio in età neonatale, tenere in braccio il neonato e consolarlo ha effetti incredibilmente positivi sul suo sviluppo psico-fisico.

Sarà sufficiente tener presente questo dato di fatto, confermato proprio dalla scienza, per rispondere con il sorriso a tali provocazioni.