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Il gioco rafforza il rapporto genitori-figli a aumenta l'autostima dei piccoli
07.01.2014
Perché giocare insieme ai bambini? Cosa significa per un bambino giocare con un adulto e perché ce lo chiedono con tanta insistenza? Il Dottor Marco Deriu, educatore, formatore e consulente pedagogico ci ha raccontato quanto è importante il gioco dal punto di vista di un bambino e di un ragazzo.
E adesso giochiamo a… riordinare!
Analisi di un gioco: perché i bambini fanno “la tana”?
Il video per capire come funziona il gioco imitativo per i bambini.
Il Dottor Deriu ci ha spiegato che il gioco rappresenta lo spazio principale, di elezione, del processo di crescita. “Nel gioco, e attraverso di esso, il bambino, fa esperienza di sé e della realtà esterna. Sperimenta le sue emozioni, impara a conoscerle e a gestirle. Sviluppa le sue competenze cognitive, immagazzina informazioni preziose sui principi che regolano l’esistenza. Giocando, i bambini imparano a stare con gli altri, ad assumere i diversi punti di vista. Sperimentano le regole dello stare insieme, l’utilità e l’importanza di cogliere e rispettare i bisogni e le emozioni degli altri”.Allo stesso tempo, sviluppa il corpo, il senso del bello e la sua creatività. Sperimenta e consolida la sua autostima e il senso della propria autoefficacia che gli consentiranno di porsi nel mondo come capace di affermare e rispondere positivamente ai suoi bisogni. Insomma, impara ad avere fiducia in sé e negli altri. La peculiarità del gioco infatti, è quella di costituire una situazione di prova in cui il bambino può esplorare le alternative e il senso del limite, e sperimentare.
Il Dottor Deriu ci ha anche precisato che giocare con i bambini è di fondamentale importanza sia per loro che per i genitori perché rende possibile, consolida e rafforza la loro relazione. Perché il bambino sperimenta che il genitore gioca con lui e si sente accettato, apprezzato e accolto nella sua esperienza di ciò che gli piace e di ciò che prova. Allo stesso tempo, il gioco è per il genitore il momento migliore per entrare nel mondo del suo bambino, per vederlo il più da vicino possibile, accompagnare e condividere con lui la sua esperienza quotidiana di crescita, novità dopo novità, ostacolo dopo ostacolo.
Ci sono alcuni genitori che hanno qualche difficoltà a giocare con i bambini, soprattutto quando sono piccoli. Il dottor Deriu ci ha spiegato che un modo per giocare con i bambini c’è: “La prima condizione è certamente quella di lasciarsi andare al piacere di stare con il proprio figlio, presenti alle sue esperienze e alle sue emozioni. Perché ciò accada realmente e il figlio si senta accompagnato e non ostacolato dalla presenza del genitore, questi deve saper garantire al bambino, il “diritto alla sua libertà di apprendimento”.Soprattutto, bisogna tener presente – continua il dottor Deriu – che il bambino che gioca non ha obbiettivi: ciò che conta non è il risultato ma il processo, l’esperienza in sé. Per usare un’immagine, giocare con il proprio figlio è come “fare una danza con lui“, in cui però è il bambino a dover guidare. Quel che è importante infatti, è semplicemente riuscire a stare con lui, seguire il suo ritmo, i suoi passi, avendo fiducia in lui e nella bontà e validità dei suoi interessi e capacità.
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