Nuovi compiti per figli e genitori
Di solito il passaggio dall’infanzia alla preadolescenza è piuttosto brusco, anche se si possono percepire dei segnali di avvertimento nel comportamento del bambino attorno ai 9 anni di età circa. Abbiamo chiesto all’esperta quali sono le nuove sfide e i cambiamenti che i i figli si trovano di fronte in questa fase delicatissima della crescita.
«Il preadolescente si rende conto gradualmente che i genitori non sono quegli esseri onnipotenti e benevoli percepiti e introiettati da bambino e, con l’acquisizione del pensiero critico, inizia un percorso di disillusione, attraverso il quale le figure genitoriali vengono spogliate dell’infallibilità e benevolenza attribuitegli durante l’infanzia» spiega la dott.ssa Fumi.
«A loro volta, i genitori sperimentano la disillusione nei confronti del ragazzo, ormai non più bambino, quel bambino così amorevole e dolce. Il rischio è che questa disillusione reciproca si trasformi in un vero e proprio senso di delusione: i genitori così come i ragazzi rischiano di irrigidirsi, di giudicare….di allontanarsi» continua l’esperta.
«Durante la preadolescenza, i ragazzi si trovano a dover affrontare nuovi compiti di sviluppo: le relazioni con i coetanei (anche dell’altro sesso, in misura crescente), l’acquisizione del ruolo sociale maschile e femminile, l’accettazione dello sviluppo del proprio corpo e il conseguimento di una certa autonomia emotiva dai genitori e, più in generale, dagli adulti» conclude la psicologa.