acidi esfolianti

Acidi esfolianti: quali sono e a cosa servono per la pelle

AHA, BHA, PHA: nomi difficilissimi per principi attivi altrettanto efficaci. Scopri le virtù e le dritte degli esperti per utilizzare al meglio gli acidi esfolianti che rendono i cosmetici dei veri superstar

Levigano la pelle e la rendono luminosa, spianano le rughette e danno uno sprint rigenerante alle cellule: gli acidi esfolianti sono tra i più potenti ingredienti per contrastare i segni del tempo. Quelli utilizzati in cosmetica sono tanti e si differenziano per azioni e risultati.

Ci sono gli alfa-idrossiacidi (AHA) o acidi della frutta come il malico, derivato da mele e fragole, e il mandelico, estratto dalle mandorle; i beta-idrossiacidi (BHA), cioè l’acido salicilico e i poli-idrossiacidi (PHA), cui appartengono l’acido lattobionico e il gluconolattone. Vuoi saperne di più? Te li presentiamo, così potrai capire quale fa per te. Unico rovescio della medaglia: una volta trovato il tuo, sarà difficile farne a meno!

Guida agli acidi esfolianti

Gli acidi esfolianti si dividono per categorie, che a loro volta corrispondono alle diverse funzioni che assolvono per la pelle. Tutti regalano luminosità, ma alcuni sono più indicati di altri a combattere il photoaging, cioè l’aspetto della pelle caratterizzato da macchiette e micro-rugosità in seguito all’esposizione solare.

Alcuni tipi di acidi esfolianti contrastano la tendenza alle imperfezioni cutanee, contribuendo a eliminare le impurità. Ci sono poi altri acidi esfolianti che stimolano la produzione di fibre elastiche (collagene ed elastina) a tutto vantaggio di una pelle più compatta.

Scopri gli acidi esfolianti che fanno per te!

Gli AHA combattono l’età

Se sei alla ricerca del glow perfetto, agli alfa-idrossiacidi non potrai rinunciare. Non a caso sono anche i più “presenzialisti”, cioè li trovi spesso nelle formule di creme, sieri & Co. «Gli AHA sono molecole solubili
in acqua e, ad eccezione del mandelico, hanno piccole dimensioni, quindi possono penetrare velocemente e agire fin dalle prime applicazioni» spiega Mariuccia Bucci, dermatologa.

Quando scegliere gli acidi esfolianti AHA

Gli AHA, cambiano la loro efficacia a secondo del pH e della concentrazione. «Se vuoi esfoliare la pelle ispessita e aggiungere luminosità al colorito, sceglili con un pH inferiore a 4 e una concentrazione superiore all’8%» spiega Bucci.

Per idratare, invece, preferisci le formule con un principio attivo a pH superiore a 4 e sotto all’8%: in questo caso aiutano la pelle a mantenersi elastica.

Per la pelle matura, ottime le formule con AHA intorno al 10-15%, perché oltre a ridurre macchie e rughe, attivano anche la produzione di nuovo collagene. Infine l’acido glicolico fra l’8% e il 15% è indicato per la pelle grassa, perché ha un’azione sebo normalizzante».

Qualunque tu usi, vale la regola di non applicarli di giorno. «Sono fotosensibilizzanti e quindi alla luce potrebbero dare reazioni irritanti» avvisa l’esperta.

Per chi sì, per chi no

Passati i 30 anni, sono gli alleati perfetti per prevenire i segni dell’età perché “allenano” la pelle a rigenerarsi, mantenendosi più giovane. Un consiglio: se hai la pelle molto delicata, chiedi sempre al medico che individui l’acido che fa per te. «Quello mandelico, per esempio, di solito è tollerato anche dalle pelli sensibili» suggerisce Bucci.

I BHA regalano luce

In cosmetica, i beta-idrossiacidi si identificano solo con l’acido salicilico (estratto dalla radice del salice o di sintesi): un vero best seller e uno dei più potenti antietà ad ampio spettro presenti in natura usato in creme, peeling e sieri al 2-4%. «Il salicilico ha una molecola piccola, è liposolubile e, anche a concentrazioni basse, penetra facilmente negli spazi intercellulari, regolando il sebo e stimolando il collagene e l’elastina» spiega Leonardo Celleno, dermatologo e cosmetologo.

Quando scegliere i beta-idrossiacidi

È sicuramente il tuo ingrediente jolly se hai un colorito spento e la pelle poco luminosa (la condizione tipica di chi vive in una grande città
e magari si muove in scooter). Grazie al suo potere esfoliante e illuminante, infatti, è in grado di eliminare la patina grigia.

Per le sue proprietà antinfiammatorie, lenitive e seboregolatrici è l’ideale anche per la pelle mista, grassa e impura o acneica. «Aiuta anche a eliminare i comedoni, a ridurre gli esiti cicatriziali dell’acne e il diametro dei pori, lasciando la pelle più uniforme, compatta, trasparente» dice Celleno.

Per chi sì, per chi no

Attenzione se hai la carnagione olivastra. «Pur non essendo fotosensibilizzante l’esposizione ai raggi UV può macchiare, soprattutto nei fototipi più scuri. Se scegli di usarlo, applicalo la sera e sospendilo in estate» avverte Celleno.

acidi esfolianti

I PHA sono potenti e delicati

A differenza degli AHA e BHA, ampiamente usati anche per i peeling professionali, i poli-idrossiacidi compaiono quasi esclusivamente nei cosmetici. Si comportano come gli AHA, però hanno molecole più ingombranti sono quindi meno efficaci, ma allo stesso tempo azzerano i rischio di irritazioni e rossori.

Quando scegliere gli acidi esfolianti PHA

Oltre che esfoliare, i PHA si comportano come antiossidanti e idratano a fondo: dunque, perfetti per dare splendore alla pelle disidratata o matura. «Diminuiscono anche il diametro dei pori dilatati e stimolano il collagene e l’elastina, contrastando i cedimenti» aggiunge Celleno.

In particolare, il gluconolattone aiuta il rinnovamento cellulare. L’acido lattobionico, invece, ha azioni diverse secondo la concentrazione: tra il 2 e l’8% e a pH 5,5 è super idratante ed elasticizzante. Tra l’8-10% con pH 3,8-4, invece, leviga e schiarisce» dice Bucci

Per chi sì, per chi no

Sono ben tollerati anche dalla pelle più sensibile. E dal momento che non
irritano e non sono fotosensibilizzanti, puoi applicarli anche di giorno, anche in estate.

5 cose da sapere sugli acidi esfolianti

Come tutti gli ingredienti molto attivi, gli alfa e i beta idrossiacidi vanno inseriti nella beauty routine con cautela. Segui questi consigli e andrà tutto benissimo

  • Se non hai mai usato gli AHA e i BHA, all’inizio applicali solo una o al massimo due volte alla settimana. Durante il giorno, poi, proteggi sempre la pelle con un Spf 50+.
  • A volte la pelle del viso potrebbe seccarsi. «In questo caso, una pausa di pochi giorni, aiuterà l’epidermide a ritrovare l’equilibrio» avvisa Leonardo Celleno, dermatologo e cosmetologo.
  • Anche se ben tollerati, gli alfa e beta idrossiacidi non si usano tutto l’anno: meglio fare cicli di 2-3 mesi, soprattutto con l’acido salicilico.
  • Non abbinare mai AHA o BHA ad altri prodotti esfolianti (come il retinolo). Se il tuo siero antietà ne contiene, usalo in momenti diversi della giornata o a giorni alterni.
  • Non combinare fra loro neppure AHA e vitamina C: sono antagonisti e, in tandem, possono irritare soprattutto le pelli sensibili.
Riproduzione riservata