Il potere del collagene

  • 01 10 2019

Il collagene è una proteina preziosa per la pelle e non solo. Ci rende più resistenti e ci protegge dai traumi e dalla fatica quando facciamo sport. Dopo i 50 anni l’organismo ne produce meno e bisogna correre ai ripari

Quando se ne sente parlare è quasi sempre in ambito cosmetico come ingrediente di creme, sieri e trattamenti per contrastare le rughe. Ma il collagene è la proteina maggiormente presente nell’organismo. E spesso dietro a molti problemi che possono comparire intorno ai 50 anni c’è una carenza di questa sostanza così preziosa. «Oltre che nella pelle si trova nelle ossa, nei muscoli, nei tendini e, addirittura, nei vasi sanguigni e nell’apparato digerente» spiega Enrico Bevacqua, medico chirurgo esperto in medicina funzionale e anti- ging. Questa sostanza viene prodotta naturalmente dal corpo e agisce come se fosse una “colla” che tiene insieme tutte le parti del corpo. «Unisce le cellule creando una sorta di impalcatura che conferisce elasticità e resistenza ai tessuti connettivi» spiega l’esperto.

L’alleato giusto in palestra

Le fibre di collagene svolgono un’azione protettiva sull’apparato muscolo-scheletrico. Rendono le ossa più flessibili, i muscoli più tonici e le articolazioni più resistenti. Tradotto questo significa meno contratture e meno dolori dopo l’allenamento e le performance sportive. E se tutti gli esperti oggi sono d’accordo nel suggerirci di fare attività fisica per mantenerci in forma e in salute, è importante tener presente che la produ- zione di questa proteina con l’avanzare dell’età rallenta e il rischio di andare incontro a contratture, fratture e altri disturbi articolari aumenta.

In menopausa serve più attenzione

«Se già a 30 anni la formazione di collagene inizia a diminuire, intorno ai 50, con la menopausa, cala bruscamente per via del crollo degli estrogeni, necessari per la sua sintesi: una condizione che favorisce la perdita di tonicità della pelle e dei muscoli e la comparsa di problemi articolari» spiega il medico. La diminuzione del collagene però non dipende solo dall’avanzare dell’età. «Oggi sappiamo che è favorita anche da altri fattori come il consumo regolare di alcol, tabacco e farmaci, l’inquinamento, l’esposizione al sole senza adeguata protezione. E poi è determinante quello che mangiamo ogni giorno» spiega Valentina Schirò, biologa nutrizionista specializzata in Scienza dell’alimentazione e dottore di ricerca in oncopatooncopatologia molecolare e cellulare. Sì, perché questa preziosa “colla” viene prodotta naturalmente dall’organismo a partire da alcuni aminoacidi che rappresentano un po’ i mattoni dei tessuti e che devono essere introdotti necessariamente con la dieta.

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L’alimentazione gioca un ruolo chiave

«Questi aminoacidi si trovano in gran quantità nei brodi, nella trippa e nella gelatina di pesce o di carne e, in dosi più ridotte, anche in altri alimenti. L’alga spirulina, il merluzzo e le uova, per esempio, apportano aminoacidi utili come la glicina e la prolina» dice il dottor Bevacqua. La produzione di collagene è facilitata anche dalla vitamina C. «I cibi che ne sono particolarmente ricchi come i kiwi, le arance, i limoni, i frutti rossi e le verdure a foglia verde, in particolare i broccoli, la lattuga e gli spinaci, ne favoriscono la sintesi» spiega Valentina Schirò. A remare contro la produzione di collagene invece sono i carboidrati raffinati. Pasta, pane, pizza e in generale i prodotti da forno a base di farina bianca sono ricchi di zuccheri che in dosi eccessive danno origine alla glicazione delle proteine. In pratica ne alterano la struttura, producendo le molecole che gli esperti hanno battezzato con la sigla “AGE” (Advanced Glycation End Products). «Queste sostanze» spiega Bevacqua «se si accumulano troppo accelerano l’invecchiamento cellulare».

Un aiuto dall’integratore

«L’integrazione di collagene in forma idrolizzata, abbinata a un’alimentazione equilibrata e a uno stile di vita sano, può aiutare a contrastarne la diminuzione e stimolare la formazione di quello nuovo da parte dell’organismo» dice il dottor Bevacqua. «Ricavato dalla cartilagine e da altri tessuti connettivi animali, questo tipo di integratore è ottenuto attraverso l’idrolisi, un processo che rende le molecole della proteina più piccole e leggere e, di conseguenza, maggiormente assimilabili a livello intestinale» spiega Andrea Cappelletti, country manager di Protein SA, una delle maggiori aziende europee di prodotti a base di collagene idrolizzato, tra cui Colpropur. «Assunto per via orale agisce favorevolmente su massa muscolare, densità ossea e pelle». La conferma arriva anche da diverse ricerche. In uno studio condotto dall’Università della Pennsylvania 73 atleti hanno assunto 10 grammi di collagene idrolizzato al giorno per 24 settimane. I ricercatori americani hanno riscontrato che rispetto a chi non lo aveva assunto sentivano meno dolore alle articolazioni, sia mentre si allenavano, sia quando erano a riposo

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