come tenere alto il morale del tuo team

Come tenere alto il morale del tuo team nonostante il caldo (e la voglia di ferie)

L'estate può mettere a dura prova proprio tutti, ma in qualità di leader devi imparare a tenere alto il morale del tuo team anche quando è particolarmente stanco e sotto stress

Non possiamo negare che uno dei momenti più complicati e che mina la produttività è proprio l’estate. Il caldo, tutta la stanchezza accumulata durante l’anno e quell’impellente voglia di ferie che avanza inesorabile possono mettere a dura prova il morale della squadra di lavoro. Ma esistono dei modi per tenere alto il morale del team, piccole ma efficaci strategie da mettere in pratica ogni giorno, supportandolo in quelle giornate che potrebbero rappresentare delle vere e proprie sfide. Sono tutti a guadagnarci, rendendo il lavoro più semplice!

Semplifica il flusso di lavoro

L’estate è un periodo dell’anno bellissimo per chi può prendersi una lunga pausa, godendosi settimane di svago e relax al mare o in montagna. Ma spesso dimentichiamo che molti lavori non danno tutta questa “libertà di movimento” e ci sono team che devono continuare a far fronte a consegne, turni, anche sostituzioni nel caso in cui colleghi e colleghe vadano in ferie per qualche giorno.

Se sei il “capo”, certamente hai avuto a che fare con questa situazione un milione di volte. Ma un buon leader, in qualunque ambito lavorativo, non ha soltanto il compito di portare il team a raggiungere i traguardi prestabiliti: deve motivarlo, dargli la giusta spinta per continuare a produrre bene e in tutta serenità. Sì, anche quando fa caldo e il cervello comincia a non reggere più.

Un modo per tenere alto il morale di un team che comincia a diventare un po’ nervoso e agitato, nonché demotivato, è gestire il flusso di lavoro in modo consono al periodo. Cerca di snellire in qualche modo gli obiettivi, provando a selezionare le reali priorità (quelle imminenti) ed eliminando le attività che non sono strettamente necessarie e impellenti. Vale per chi lavora in ufficio ma anche (se non soprattutto) per chi lo fa da remoto. E ormai sono davvero tanti, specialmente dopo la pandemia.

Non occorre sovraccaricare il team “tanto lavora da casa”. È una giustificazione che non regge ed è anche ingiusta: il lavoro da remoto spesso condiziona la vita del lavoratore molto più rispetto a un lavoro d’ufficio, con orari prestabiliti.

Gratifica il team per i traguardi raggiunti

Questa regola non vale soltanto per tenere alto il morale del proprio team in estate o nei periodi più complicati. Dovrebbe valere sempre e comunque, per 365 giorni all’anno!

Siamo tutti stanchi e provati, spompati da un anno lungo e carico di impegni e di lavoro ed è per questo che tu, in qualità di leader del tuo team, devi cercare di motivarlo anche sottolineando l’importanza dei traguardi raggiunti. Non importa se si tratti di un obiettivo piccolo, fagli capire che hai apprezzato lo sforzo e l’impegno e che quel risultato è un enorme beneficio per il lavoratore in sé ma anche per il resto della squadra.

Fior di studi (ebbene sì) hanno dimostrato che tenere alto il morale del team di lavoro ne aumenta esponenzialmente la produttività, perché ne beneficiano la mente, la fiducia e l’umore. Persino l’autostima! Perciò non essere un capo “avaro” di complimenti.

Concedi le giuste pause

A render più complicata la bella stagione, lavorativamente parlando, non sono soltanto la stanchezza accumulata o lo stress dovuti al caldo. Spesso a causa della carenza di personale alcuni membri del team si ritrovano con un sovraccarico di lavoro eccessivo, che non fa altro che minare ancor di più la loro produttività.

Abbiamo visto che un ottimo modo per tenere alto il morale del tuo team è cercare di suddividere il lavoro in modo intelligente, snellendolo da tutto quel che è superfluo, almeno per il periodo. E abbiamo visto anche quanto conti farlo sentire gratificato e importante, in modo da risollevarne l’autostima oltre alla produttività in sé. Ma c’è anche un altro elemento di cui dovresti tener conto: le pause.

In qualsiasi team di lavoro (si spera) ogni membro ha un momento della giornata in cui può prendersi una pausa. Nel caso di chi lavora in ufficio, ad esempio, c’è la classica “pausa pranzo”, in cui poter uscire da quelle quattro mura, consumare il proprio pasto e magari concedersi il tempo per una passeggiata all’aria aperta. Cosa che male non fa, specialmente a chi trascorre tante ore seduto sulla stessa sedia.

E i lavoratori da remoto? Purtroppo il rovescio della medaglia non è proprio luccicante, perché chi lavora dalla propria postazione domestica spesso si ritrova letteralmente travolto e non riesce a staccare. Da leader dovresti introdurre i momenti di pausa proprio nella routine lavorativa, come se anche queste fossero un “impegno” in senso ampio. Ogni lavoratore ha il diritto di occuparsi della famiglia o delle proprie faccende personali e non riuscire a far fronte a tutto questo può far precipitare il morale in modo irreparabile.

Ascolta il tuo team

No, non deve affatto sembrarti superfluo né scontato se ti consigliamo in questo articolo di ascoltare il tuo team. L’estate è complicata per tutti, ma talvolta chi guida il gruppo di lavoro può cadere nell’errore di concentrarsi troppo sulle proprie esigenze o sulla personale visione delle attività che il team svolge.

Non dimenticare mai (ma proprio mai) di chiedere se va tutto bene, di informarti con i membri stessi del team e non fermandoti al tuo “intuito”. Chi meglio di loro può darti una visione completa di quel che accade e della qualità stessa del lavoro?

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