La storia di Luisa Orizio, food blogger e imprenditrice digitale

La storia di Luisa Orizio, titolare di uno del blog più famosi d'Italia. Con una laurea in disegno industriale e una naturale indifferenza verso la cucina, la vita sembrava riservarle tutto meno che una carriera nel food

Pensi mai a cosa sarebbe successo se avessi preso anche solo una decisione diversa? Come ci insegna il film del 1998, Sliding doors, un avvenimento imprevedibile può influenzare la nostra vita e cambiarne il corso drasticamente. Luisa Orizio ci pensa spesso: se quel giorno del 2014 non avesse avuto la febbre a 40, la bambina piccola e gli operai in casa, avrebbe aperto comunque il suo blog di cucina?

Sarebbe stato un vero peccato se non lo avesse fatto: con più di 3500 ricette, Allacciate il grembiule è oggi un blog di grandissimo successo, che si contende stabilmente il podio nella classifica dei blog più visitati di Giallozafferano, attivi sulla piattaforma di hosting gratuito Altervista.

Con una laurea in disegno industriale alla Facoltà di Architettura di Genova, e una naturale indifferenza verso la cucina, la vita sembrava riservare a Luisa tutto meno che una carriera nel mondo del food. Subito dopo l’università lavora come grafico in uno studio di progettazione, ma con poca soddisfazione. È la nascita di sua figlia a costringerla, suo malgrado, a concentrarsi sulle abilità culinarie.

“Non sono mai stata capace di cucinare un uovo. Andavo avanti a buste di 4 salti in padella, ma costavano troppo, non potevo spendere 10-12 euro a cena. Allora, mi sono detta ‘Bisogna pur che impari a fare qualcosa di basilare’!”.

Comincia dalle ricette di suo nonno, le ricette furbe, quelle che fanno una gran figura, e sembra richiedano molte ore di preparazione, quando in realtà sono facilissime. Il soufflé al formaggio, per esempio: una raffinatissima delicatessen, che in realtà è fatta di strati di sottilette e pancarrè. L’apparenza inganna, il sapore è delizioso, e conquista gli ospiti a cena, le mamme dell’asilo di sua figlia, e le segretarie dello studio pediatrico. “Mi manderesti la ricetta via mail?” le chiedono sempre più spesso: in poco tempo si ritrova con una mailing list di 70 persone, amiche di amiche di amiche, che provano e ripropongono a casa le sue ricette. Il blog nasce per necessità: il modo più semplice per condividere ingredienti e passaggi.

Il primo mese ci lavora strenuamente, dalle 5 del mattino fino alle 8 prima di portare la figlia all’asilo, e poi tutte le sere sul divano, suscitando ben poco entusiasmo nel resto della famiglia. “Non è un hobby, è un mestiere che non ti paga”, si sente dire all’inizio. Poi tutto cambia:

“Il blog è diventato un lavoro 8 mesi dopo l’apertura: una sera faccio vedere a mio marito il numero che spiccava sulla mia homepage. ‘Sono gli utenti del tuo blog?’, mi chiede. Io rispondo: ‘Ma no, sono euro!’. Lui rimane interdetto: ‘Perché non me l’hai detto prima? Devi aprire subito la Partita Iva!’. Sai com’è, lui è commercialista”.

Dal 2014 Luisa Orizio non ha mai saltato un giorno di programmazione, anzi deve avere sempre almeno 20 bozze pronte per dormire tranquilla. Per ogni imprevisto ha un Excel – ne aveva uno anche per organizzare i tavoli degli invitati al suo matrimonio – e una settimana molto ben strutturata: martedì e venerdì tutto il giorno in cucina, mercoledì mattina scrive sul blog e il pomeriggio cerca ispirazione per nuove ricette. Gli altri momenti liberi le servono a studiare i corsi del team di Altervista su come avere successo sui social e come posizionarsi in alto su Google; e a migliorare le foto nel Laboratorio gratuito.

Un’organizzazione così serrata è fondamentale per lavorare bene, ma inutile se non si sa dove andare. Cosa vuoi fare da grande? Che parafrasato significa: quale obiettivo vuoi raggiungere. 

Per me il successo di Luisa Orizio sta nella fermezza con cui ha definito il suo obiettivo, e nella risoluzione con cui lo conosce e ri-conosce ogni volta che deve prendere una decisione: lei punta a posizionarsi in prima pagina su Google, e dedica il suo tempo a ciò che la porta verso questo traguardo. Ciò che la distrae dalla sua meta, anche se interessante, viene accantonato: 

“Dopo aver seguito i workshop di Altervista sui video social, mi sono resa conto che se facessi più reel il mio Instagram crescerebbe di più e più velocemente. Fare video è divertente, è anche redditizio, ma non è quello il mio mestiere. Cerco di curare i miei profili, ma non perdo il focus sul mio obiettivo: la scrittura per Google.”  
Luisa Orizio è un’imprenditrice e sa che da sola non può fare tutto: da due anni ha una social assistant e, nella sede di Allacciate il grembiule a Genova, un aiuto in cucina. Dal 2014 a oggi, Luisa ha condotto un programma di cucina su Telenord, ha pubblicato un libro di ricette con l’editore Vallardi e ha ormai un profilo creator su Instagram da più di 200mila follower, ma da grande vuole fare solo una cosa: la food blogger.

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