Come lavare i filati acrilici

1/12 – Introduzione

Nell’industria tessile si fa largo uso dei filati acrilici, cioè filati che sono prodotti a partire dall’acrilonitrile (CH2=CHCN). Tali fibre, che sono molto spesso conosciute con il loro nome commerciale (raion, lycra, ecc) vengono utilizzate per la produzione di capi di maglieria, calze, tappeti, pellicce sintetiche, tendaggi, tessuti per arredamento. La loro echitettatura tessile è contraddistinta dalla sigla PC. Dal prezzo decisamente più basso rispetto alle fibre naturali, dimostrano anche una durata maggiore, a patto però che siano trattate nel modo giusto, quindi con particolari cure per il lavaggio e la stiratura (che molto spesso non è necessaria). Vediamo allora come lavare gli acrilici.

2/12 – Leggere l’etichetta

Prima di lavare qualsiasi capo, indipendentemente dal tipo di tessuto, è assolutamente necessario leggere l’etichetta riportata al suo interno con le raccomandazioni per lavaggio e stiratura. Gran parte delle fibre acriliche possono essere lavate in acqua, sia a mano che in lavatrice, se però si raccomanda il lavaggio a secco, è necessario portare il capo in lavanderia per non rovinarlo. Fate attenzione inoltre ai capi che avete realizzato voi stesse, divertendovi con i ferri, l’uncinetto o utilizzando stoffa, ago e forbici. In questo caso le raccomandazioni per il lavaggio non sono presenti all’interno del capo, ma si trovano sull’etichetta dei filati o dei tessuti utilizzati.

3/12 – Prelavaggio

Innanzitutto, in caso di macchie di particolare rilievo, è opportuno procedere al prelavaggio usando un comune detersivo da bucato a mano. Sarà sufficiente cospargerne le macchie più evidenti e strofinare delicatamente in modo da facilitarne la penetrazione all’interno delle fibre. Terminata questa fase, si può passare al lavaggio vero e proprio.

4/12 – Non usare mai la candeggina

Per questo tipo di fibre non bisogna assolutamente mai usare la candeggina che avrebbe una reazione chimica che porterebbe a rovinare completamente il capo. Peraltro l’uso della candeggina non è neppure necessario perché una delle caratteristiche positive del materiale è di tornare perfettamente pulito con un normale lavaggio.

5/12 – Lavare a temperature basse

Qualora sull’etichetta non fosse presente alcuna raccomandazione di lavaggio, bisogna tenere presente che le fibre acriliche non tollerano le alte temperature quindi è di primaria importanza non agire mai con l’acqua bollente né molto calda. Di norma la temperatura consigliata è di 30/40 gradi anche perché le macchie tendono a “scivolare” su questo tipo di fibre, quindi i capi non sono mai molto sporchi.

6/12 – Non centrifugare e non usare detersivi troppo aggressivi

Il lavaggio è possibile sia a mano che in lavatrice. Con la lavatrice occorre optare per i programmi “delicati” che non presentano una centrifuga troppo energica ed è bene utilizzare anche un detersivo appropriato e non troppo aggressivo, quelli liquidi sono decisamente più adatti.

7/12 – Non mischiare colori diversi in lavatrice

Anche se le fibre sintetiche in generale, e gli acrilici in particolare, di solito non stingono (anche perché si usano temperature di lavaggio basse) è comunque opportuno evitare di inserire nel cestello capi di diversi colori e, soprattutto, capi bianchi e capi colorati contemporaneamente. Ovviamente va sempre evitato di mischiare capi sintetici e capi in fibre naturali.

8/12 – Lavaggio a mano

Se invece si opta per il lavaggio a mano, si può utilizzare del detersivo per delicati o del sapone di Marsiglia. I capi non vanno strofinati troppo energicamente e il risciacquo, in acqua fredda, deve essere accurato. Ricordate, inoltre di non strizzare troppo gli indumenti perché finireste per sciuparli.

9/12 – Asciugatura

Per l’asciugatura, innanzitutto, come detto sopra, va evitata la centrifuga in lavatrice. Chi possiede l’asciugatrice deve scegliere un programma adatto per i capi delicati a bassa velocità e temperatura. Chi invece utilizza lo stendibiancheria, deve ricordare di non esporre i capi in pieno sole per troppe ore. D’altra parte gli acrilici asciugano piuttosto velocemente perché non si impregnano d’acqua come lana e cotone.

10/12 – Stiratura

Al momento della stiratura, è opportuno controllare sempre l’etichetta per sapere se il calore del ferro da stiro è tollerato e a quale temperatura regolarlo. Tuttavia una delle comodità dei tessuti acrilici e che si può tranquillamente fare a meno della stiratura se si è avuta l’accortezza di stenderli correttamente per farli asciugare.

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12/12 Consigli

  • Le fibre acriliche possono accumulare elettricità statica eccessiva e una piccola quantità di ammorbidente nel risciacquo finale eliminerà il problema

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