Come riscaldare la casa senza il gas

1/10 – Introduzione

I sistemi di riscaldamento a gas sono più frequenti negli appartamenti, all’interno di palazzi sia nuovi che datati. Ciò in quanto l’installazione di un impianto a gas tramite caldaia, termosifoni, bombolone centralizzato o metanodotti sotterranei comporta meno spese per le ditte edili che avranno la possibilità di allestire uguali sistemi in ogni abitazione. Se però da una parte l’edilizia risparmia, dall’altra l’aumento delle bollette e la predisposizione di un sistema unico autonomo all’interno di un condominio (con la conseguente impossibilità di decidere quando aprire e quando spegnere i termosifoni) comporta spese che di mese in mese lievitano depauperando le tasche dei consumatori. È possibile ugualmente riscaldare la casa senza l’utilizzo del gas e adottando sistemi differenti. Come? Vediamolo insieme.

2/10 Occorrente

  • Caldaie bivalenti
  • Stufe bivalenti
  • Termocamini
  • Camini a legna
  • Stufe a legna
  • Stufe alogene
  • Doppi vetri
  • Deumidificatori
  • Fonti di energia diverse

3/10 – Le caldaie e le stufe bivalenti

In sostituzione delle caldaie a gas, quelle bivalenti hanno la funzione di fornire acqua calda (nei circuiti dei termosifoni e nei sanitari) e di riscaldare l’intera casa. Con il termine bivalente si intende un sistema che sfrutta l’energia della combustione sia del legno che dei pellet. Anche le stufe bivalenti sfruttano il medesimo meccanismo, con la differenza che non sempre sarà possibile collegarle all’impianto idraulico della casa. Prima dell’acquisto sarà necessario consultare un esperto del settore e verificare la necessità di autorizzazioni condominiali.

4/10 – Il termocamino

Un’altra soluzione per avere una casa calda e accogliente è la predisposizione all’interno dell’abitazione di un termocamino. In tal caso è da sottolineare che non sempre sarà possibile installare l’impianto fisso (quello in pietra), soprattutto se abitate negli appartamenti. Sarà necessario ottenere delle autorizzazioni da parte del comune e dell’assemblea dei condomini e bisognerà tener conto del piano in cui è ubicato l’appartamento. Sarà più facile installare una canna fumaria se l’immobile è una mansarda, difficile, ma non impossibile, se lo stesso è posto al primo piano. Nessun problema se vivete in una casa indipendente.

5/10 – Le stufe alogene

Una soluzione pratica è sfruttare le stufette elettriche da accendere all’interno della stanza che si sta utilizzando. Esse, usando l’energia elettrica e consumando dalle 400 alle 1800 (o qualcosa in più) in KW, consentono un notevole risparmio energetico sia in termini di combustione (meno diossina per l’ambiente) che di impiego. In effetti le stufe alogene possono essere accese all’uopo e spente quando non servono.

6/10 – Il camino e la stufa a legna

ll camino tradizionale a legna è una soluzione per riscaldare la casa senza il gas che non tramonterà mai. Crea atmosfera, calore ed intimità. Chiaramente non tutte le abitazioni hanno la predisposizione per accogliere un camino. Per via dell’installazione della canna fumaria, il montaggio di un camino è consigliabile soprattutto in appartamenti di una certa tipologia. Come, ad esempio, villette singole o attici e superattici. Anche la scelta dell’ambiente per il camino ha una sua importanza. Solitamente è consigliabile il soggiorno o il salone. Specialmente se la posizione di queste stanze è al centro della casa, il calore del camino riuscirà a propagarsi negli altri ambienti. Secondo lo stile della propria abitazione, si possono scegliere camini classici o moderni. Ma, per riscaldare al massimo la casa, è bene optare per un camino a fuoco chiuso. Si tratta di una formula che prevede la chiusura del camino con vetro ceramico. Questo, a differenza dei camini a fuoco aperto, mantiene il calore della combustione canalizzandolo eventualmente nelle altre stanze. La possibilità di vedere il fuoco vivo rimarrà comunque, così come la derivante atmosfera conviviale. In alternativa al camino, a pari presupposti di base, si può riscaldare una casa senza il gas con una stufa a legna. Fermo restando che, in entrambi i casi, bisogna tener conto della necessità della legna. Chiaramente procurarla richiede una buona organizzazione, fra l’acquisto ed il trasporto. Senza dimenticare gli spazi occorrenti per depositarla in attesa del suo utilizzo.

7/10 – Doppi vetri e deumidificatori

Per quelle aree che non subiscono inverni pesanti (come ad esempio le zone di mare) basterà lasciare uno dei sistemi appena indicati e utilizzare qualche accorgimento per mantenere una temperatura ambiente accettabile. Un deumidificatore che aspira la condensa provocata dalla cucina o dall’esposizione a nord di una o più stanze eviterà che le stesse si raffreddino troppo. Mentre un paio di ore con una stufa accesa asciugherà l’ambiente mantenendolo caldo. I doppi vetri evitano la dispersione del calore durante l’inverno e sono adattabili a qualsiasi immobile, che sia esso un appartamento o una casa indipendente, in città come al mare.

8/10 – Fonti di energia diverse

Infine qualche consiglio per mantenere caldo un ambiente sfruttando altre fonti di energia diverse dai sistemi di riscaldamento. Quando in cucina vi apprestate ad utilizzare il forno o non dovete preparare piatti assai speziati (che necessitano quindi di un abbondante ricambio d’aria), chiudete la porta della stanza. Lasciate aperto uno spiraglio di balcone per eliminare gli odori. Il calore del forno manterrà la cucina calda senza necessariamente aprire stufe o caminetti!

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10/10 Consigli

  • Per l’installazione di stufe a pellet o di caminetti consultate un esperto, munitevi di autorizzazioni e scegliete la soluzione adatta al vostro ambiente.
  • In tutti i casi appena descritti non sempre è necessario staccarsi dal contratto del gas. Basterà avere parsimonia nel suo utilizzo!

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